Io ed un mio fidato compagno di squadra siamo distesi a pancia in giù su una roccia alta, rossa e polverosa alla base del Sinai, io imbraccio un fucile da tiratore “Russian 1985“, il mio commilitone ha in mano un cannocchiale che funge da telemetro; lui mi avvisa che ha avvistato un bersaglio a circa 180 metri a ore dodici; imposto lo zeroing dell’arma a 150 metri, prendo un bel respiro, miro poco più in alto, eliminato. Un altro bersaglio avvistato ad ore uno, 260 metri circa; setto lo zeroing su 300 metri, un altro respiro profondo, miro poco più in basso ed un’altra rosea nebbiolina esplode nella mia ottica. La nostra piccola sessione di tiro al bersaglio viene bruscamente interrotta dai nemici, mi alzo in piedi e cerco di dar man forte al mio amico che è da poco stato ingaggiato in un combattimento ravvicinato, a colpi di pistola riusciamo a farne fuori tre. Sanguinanti e con l’affanno decidiamo di scendere giù dal trespolo su cui eravamo appollaiati, solo per finire miseramente sotto il fuoco dell’artiglieria ottomana.
Questo riassume bene o male ciò che è accaduto questo pomeriggio, mentre provavo la beta multiplayer di Battlefield 1 insieme ad un amico.
Il gioco è frenetico e adrenalinico, sicuramente molto di più di quanto si potesse sperare da ciò che si pensava volesse essere una rievocazione storica della Prima Guerra Mondiale. Cosa che non è.
Perché questo Battlefield vuole sì onorare quel periodo, ma prendendo la sua strada, come anche specificato dagli sviluppatori stessi; ciò che ne viene fuori è una guerra senza esclusione di colpi.
Nella demo multiplayer avremo la possibilità di utilizzare tutte le classi di fanteria: Assalto, Scout, Medico e Supporto, con alcune ovvie limitazioni all’equipaggiamento; 3 tipi diversi di aerei da guerra e un discreto numero di mezzi di terra, cavalli compresi. Lasciatevelo dire, i cavalli sono tanto divertimento.
Il gioco nella sua interezza convince abbastanza, fatta eccezione per alcune pecche per quanto riguarda il comparto tecnico come stabilità di connessione, presenza di bug grafici e tecnici (mi viene in mente il fatto che, a meno di cambiare server ad ogni partita, non si riesce ad avanzare di livello nelle singole classi) e disastrosissime scelte di marketing di cui vi parlerò meglio dopo. Fortunatamente DICE analizza il feedback piuttosto in fretta e cerca di mettersi all’opera per i bug con celerità. Il gioco all’uscita dovrebbe essere ben rifinito e senza troppi problemi.
La mappa Deserto del Sinai propostaci nella beta è semplicemente gigantesca, talmente grande che si potrebbe pensare che DICE avrebbe potuto alzare il limite dei giocatori a 128, piuttosto che a 64. Altissime dune di sabbia sommergono piccoli avamposti nel bel mezzo del niente apparente, circondati da una catena montuosa di rossa roccia desertica. La grafica è semplicemente impressionante, chiaramente utilizza lo stesso motore grafico di Battlefront (Frostbite 3), della stessa casa produttrice, senza contare che in casa DICE hanno ben pensato di riutilizzare la stessa tipologia di HUD e di menù del gioco sopracitato, il che a parer mio toglie un po’ di impatto a ciò che poteva realmente essere il titolo, ma in fondo sono gusti. Il dettaglio delle armi è comunque di qualità superiore, ad un livello quasi fotorealistico, animazioni comprese, come nel caso più eclatante della mitragliatrice leggera M1909 Benét-Mercié dove riusciremo a vedere il caricatore svuotarsi di ogni singolo colpo sparato, proprio davanti ai nostri occhi.
Le modalità di gioco sono due e sono le classiche modalità di Battlefield: Conquista, dove si vedono le due squadre impegnate nella conquista di 7 punti differenti nella mappa (da notare che la squadra in svantaggio nell’ultimo minuto di partita, riceverà il supporto di un mezzo colossale, nel caso della mappa descritta, il mezzo sarà un gigantesco treno blindato, equipaggiato con antiaerea, antifanteria ed anticarro) e Assalto (per i veterani di BF: Bad Company, corsa all’oro) in cui una squadra avrà il compito di attaccare le stazioni telegrafiche degli avversari e l’altra il compito di difenderle ed utilizzarle per chiamare attacchi d’artiglieria sugli attaccanti.
Le meccaniche del gioco sono semplici ed intuitive, inoltre il titolo EA ha probabilmente il più vasto menù di opzioni di personalizzazione dell’esperienza mai visto su console. Le opzioni variano dalla velocità di mira con ogni singolo mirino di ogni arma, alla Field of View, che su console non è poco.
In definitiva questa breve esperienza multiplayer mi ha convinto più di quanto mi aspettassi. Il titolo DICE finora si è dimostrato divertente senza essere troppo impegnativo e adrenalinico senza essere stressante. Un titolo che cerca di osare, senza però mai staccarsi dalle sue evidenti radici. L’unico vero neo, a mio parere, sta nel marketing: pare che di tutti gli eserciti disponibili, solo 2 siano di base, mentre un altro sarà incluso come bonus per i pre-order e gli altri saranno da acquistare con il pacchetto Premium ed i vari DLC. Felice di ricredermi qualora questi piani dovessero cambiare.
Battlefield 1 raggiungerà gli scaffali il 21 Ottobre: siete pronti ad affrontare il primo grande conflitto mondiale?
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