Harry Potter e la Maledizione dell’Erede – parte uno e due (edizione speciale scriptbook)

Voto:

Se siete nati negli anni novanta avrete sicuramente sentito parlare del maghetto più famoso di tutti i tempi: Harry Potter, colui che è sopravvissuto.

Genere fantasy, per un pubblico che varia dai più piccoli fino ad arrivare facilmente agli adulti, piace per la sua immediatezza e facilità di lettura. Dopo 7 libri e 8 film la saga sembrava finita del tutto e niente faceva sperare in un sequel. Alla fine questo è arrivato sotto forma di spettacolo teatrale, e racconta di un mondo dove Harry è ministro della magia, è sposato con Ginny (sorella di Ron) e ha ben 3 figli, James, Lily e Albus Severus. Harry Potter e la Maledizione dell’Erede quindi non è un libro vero e proprio, ma letteralmente il copione dello spettacolo teatrale al quale, per il momento, è possibile assistere solo a Londra.

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Harry Potter e Ginny (foto dello spettacolo teatrale)

La trama è di facile lettura come i romanzi che lo precedono e altrettanto interessante grazie a molti colpi di scena. L’inizio è quello classico: Londra, binario 9 e 3/4, in attesa del treno per la famosa scuola di magia di Hogwarts, la differenza è che stavolta a partire non sono Harry, Hermione e Ron ma, diciannove anni dopo, i loro figli! Il libro pone il riflettore su Albus Severus, secondogenito di Harry, che porta due nomi di rilievo nel mondo dei maghi: quello di Albus Silente, il vecchio preside di Hogwarts sacrificatosi nell’intento di distruggere Voldemort, e Severus Piton, personaggio dalle varie sfaccettature. Il ragazzo deve fare i conti con la pressione di essere il figlio del famosissimo mago Harry Potter e tutti per questo si aspettano molto da lui, compreso il padre stesso: da qui parte una lotta psicologica tra padre e figlio, tema che ho trovato davvero molto ben curato e profondo. La trama parte subito con un colpo di scena che un lettore di Harry Potter non si aspetterebbe: Albus diviene subito amico di Scorpius, il figlio di Draco Malfoy (vecchio Mangiamorte) su cui grava peraltro il sospetto di essere in verità figlio di Voldemort. Il resto del libro è un viaggio nel tempo che ripercorre molti avvenimenti passati, nonché una vera e propria lotta contro il tempo per evitare che il peggio accada e che il signore oscuro faccia ritorno.

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Albus e Scorpius (foto dello spettacolo teatrale)

I temi fondamentali su cui il racconto si focalizza sono i rapporti tra padre e figlio e l’amicizia dei due maghetti.

Pochi sono i nuovi personaggi, il testo si rifà principalmente ai vecchi Harry, Draco, Ron e tutti gli altri. I nuovi protagonisti sono però particolari, diversi dai loro padri, anche se su una linea sottile messa in rilievo in alcuni punti si  possono notare delle similitudini. Belle ed emozionanti sono le comparse di vecchi personaggi che fanno riaffiorare ricordi profondi nel lettore. Le vicissitudini sono riprese dai prequel, infatti è importante una conoscenza di questi ultimi per apprezzare al meglio la storia, i particolari tra le righe e, dettaglio non meno importante, farsi prendere da certe emozioni.

La bellezza di quest’opera è insita nella sua struttura di copione che riesce a far percepire in modo eccelso  la messa in scena della storia, ed è in grado di formare immagini nitide nella mente del lettore, immergendolo in maniera efficace nelle vicende. Sicuramente una bella idea, anche se magari non apprezzata da tutti, che è capace di far vivere intense emozioni anche a chi non può assistere allo spettacolo teatrale di Londra vero e proprio.

L’acquisto del libro è consigliatissimo, se non obbligato, a tutti i fan di  Harry Potter. Lo definirei una ulteriore chiusura della saga in grado di regalare belle soddisfazioni agli appassionati. Si tratta di una lettura piuttosto piacevole anche per chi ha poca dimestichezza con la saga del maghetto, anche se ovviamente in questo caso si ignorerebbero tutti quei piccoli dettagli e riferimenti che fanno la forza del libro e lo rendono davvero meritevole di essere acquistato.

In sintesi Harry Potter e la Maledizione dell’Erede mi ha soddisfatto su tutti i suoi punti e mi dà la speranza che da qualche parte nel mondo J.K Rowling sia alle prese con un nuovo vero romanzo capace di dare il via ad una nuova fantastica storia.

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Appassionato soprattutto di videogiochi, sono riuscito a coadiuvare ciò al mio lavoro, riuscendo cosi ad avere sempre una scusa buona per una partitella assieme ad amici.

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