Santa Clarita, contea di Los Angeles, quartiere residenziale abitato da famiglie rispettabili della classica borghesia americana. No, non sto parlando dell’ambientazione di uno spin-off di Desperate Housewives, ma della nuova produzione originale di Netflix: Santa Clarita Diet, uscita sulla piattaforma video il 3 febbraio. La serie, creata da Victor Fresco, si compone di 10 episodi della durata di 25 minuti ciascuno. La brevità di quest’ultimi potrebbe far pensare subito ad una sitcom, e nonostante alcune situazioni siano davvero su questi toni, la serie comunque è di tutt’altro stampo. Fresco ha saputo creare un connubio perfetto tra generi diversi.
Gli attori protagonisti sono Drew Barrymore e Timothy Olyphant, i quali interpretano rispettivamente Sheila e Joel Hammond, una coppia di agenti immobiliari dedita al lavoro e alla famiglia. La loro vita però verrà sconvolta da un avvenimento alquanto bizzarro: Sheila, non si sa per quale motivo, si tramuta in uno zombie, con tutti i problemi che questa sua nuova condizione comporta.
Non immaginatevi un mostro ributtante e in decomposizione come gli zombie di The Walking Dead, in Santa Clarita Diet la “normalità” viene prima di tutto, se di normalità si può parlare. I coniugi Hammond, infatti, faranno di tutto pur di preservare il segreto e mantenere un atteggiamento insospettabile, soprattutto con i vicini, anche quando Sheila sarà costretta a uccidere per la sua fame di carne umana, perché come ogni zombie che si rispetti anche lei deve nutrirsi e gli stratagemmi adottati sono decisamente creativi. Aggiungiamo pure una figlia adolescente con tutti i problemi della sua età e il mix è completo. Ma non vi svelo altro.
La promozione di questa serie ha centrato il punto: i teaser trailer, mostrando scene bizzarre e scioccanti, hanno destato la curiosità necessaria per fiondarcisi subito o comunque metterla in lista; o almeno dipende… per me è stato così, ma qualcun altro nel vedere la (fantastica) Drew Barrymore intenta a leccare un piede mozzato o gustarsi un hamburger di cuore umano potrebbe aver ottenuto una reazione completamente opposta. Io che adoro la Barrymore non potevo esimermi dalla visione, e devo dire che è stata davvero brava nella parte di Sheila, tra l’altro è un ruolo che si distanzia molto da quelli delle commedie romantiche in cui siamo stati abituati a vederla finora, senza nulla togliere alle sue ottime interpretazioni anche in quei film. Tutti gli attori presenti comunque hanno dato il loro contributo nella riuscita di questa serie, e la “chimica” tra i due protagonisti dà degli ottimi risultati. La storia, inoltre, riesce a catturare notevolmente l’interesse, soprattutto perché c’è un segreto da svelare: come ha fatto Sheila a diventare uno zombie? C’è una cura?
Le situazioni a cui assistiamo nel corso delle puntate sono piuttosto assurde e questa forse potrebbe essere l’unica grave pecca della serie: l’ironia è estremizzata, le gag sono al limite della parodia e questo potrebbe stufare alcuni; spesso ho avuto anche la sensazione che il tutto potesse sfociare in qualcosa alla “Scary Movie”, cosa che per fortuna non accade, ed è proprio per questo suo essere al limite e non oltrepassare quella linea che la serie funziona. Il protagonista assoluto dei momenti più divertenti è Joel, che si trova a gestire una moglie cannibale, un futuro da killer e la necessità di mantenere un atteggiamento assolutamente normale.
In conclusione, se siete appassionati dei classici zombie da apocalisse, questa serie forse non fa per voi, perchè non troverete niente del genere qui; se invece può interessarvi guardare una serie divertente e leggera, che riesca inaspettatamente ad appassionarvi nonostante litri di sangue ed arti mozzati, allora avete trovato bracc…ehm…pane per i vostri denti.
https://www.youtube.com/watch?v=OzGSZVt2dQo
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