Sarò schietto: i giochi in accesso anticipato non mi piacciono. Ho sempre pensato che fossero una scusa per finanziare lo sviluppo del gioco attraverso l’acquisto di un prodotto incompleto (se non alle prime fasi di sviluppo) e al contempo di risparmiare sulla fase di testing facendo testare tutto al giocatore e assecondandone i feedback. Ora che ho fatto la mia premessa brontolona da “Non ci sono più i giochi di una volta”, passiamo al nuovo survival mmorpg in accesso anticipato con il quale mi sto rodendo il fegato: Dark and Light.
Sviluppato da Snail Games, il gioco si presenta come il classico mmorpg fantasy con tre razze giocabili (umani, elfi e nani) e con un vasto mondo pieno di creature pronte a farvi a brandelli non appena abbandonata la sicurezza dello spawn point.
Il tutorial iniziale vi guiderà passo per passo (quasi prendendovi teneramente per mano) nella raccolta di risorse e nel crafting, le cui ricette di creazione verranno sbloccate con l’avanzamento di livello. La varietà di strumenti craftabili spazia dalle semplici armi e classici utensili (no, non ci sarà bisogno di crafting table cuboidi questa volta) ad armi d’assedio e sfarzose armature fino a veri e propri castelli… perché niente fa capire al nabbo di turno chi è il boss di zona come un enorme castello in pietra con tanto di drago sputafuoco da guardia all’ingresso.
Interessante peculiarità è quella di poter addomesticare le creature che incontrerete attraverso la creazione di strumenti quali selle, briglie e morsi (già vista in recenti giochi dello stesso genere ma qui puoi cavalcare un drago… UN DRAGO!!!), che va a braccetto con il sistema di tribù e clan che permette ai giocatori di smetterla per qualche minuto di ammazzarsi tra di loro e di coalizzarsi in modo da creare fiorenti città, imponenti fortezze e tornare ad ammazzarsi tra di loro… con stile.
La magia sarà parte integrante dell’esperienza e vi permetterà non solo di usare numerosi e mortali incantesimi contro creature e giocatori ignari, ma vi permetterà addirittura di plasmare il mondo attorno a voi e di piegare la natura stessa al vostro volere (insomma una cosa alla “Fenomenali poteri cosmici” ma senza minuscolo spazio vitale).
L’editor di creazione del personaggio è piuttosto standard, ma si rivela in grado di permettere la creazione di personaggi peculiari e sempre diversi (no, le nane non hanno la barba e smettetela di chiederlo) oltre a mostri disumani che dovrebbero essere relegati nella dimensione onirica dell’incubo.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, il gioco fa acqua da tutte le parti. Infiniti tempi di caricamento, crash improvvisi, numerosi bug grafici e un framerate ballerino anche a basse risoluzioni infestano quello che a prima vista sembrerebbe un gioco dalle grandi potenzialità. L’instabilità degli incredibilmente numerosi e popolati server rende la sezione pvp ostica, nonché ancora a me sconosciuta. Discorso a parte va fatto per l’ottimizzazione del gioco che sembra essere presente (in quanto pubblicizzata nel banner iniziale) solo per i sistemi grafici Nvidia, mentre risulta poco curata o addirittura assente nei confronti di Radeon, cosa che risulta un pochino irritante visto che sembra essere una moda degli ultimi tempi. L’utilizzo del motore grafico Unreal Engine di quarta generazione è un balsamo per gli occhi, messi davanti a un vasto mondo reso con magistrale perfezione e realismo, che però non basta a distrarci dalle numerose e fastidiose imperfezioni di questo titolo.
Dark and Light può essere una buona avventura capace di regalare ore e ore di intrattenimento alla pari di serie più note e affermate, ma al momento è come un bambino che sta muovendo i primi passi in un mondo di giganti, ha bisogno di supporto da parte degli utenti per crescere e soddisfare le aspettative di tutti noi.
Ora scusatemi ma ho lasciato il mio drago vicino ad un villaggio di pastori e non vorrei che… come non detto.
Special thanks to Maverick PR
Bell’articolo, molto interessante!