Il Piccolo Führer

Il Piccolo Führer Antonucci e Fabbri

Voto:

Dopo essersi cimentati nella pubblicazione dell’ormai celebre fumetto satirico “Quando c’era LVI”, il duo composto da Stefano Antonucci e Daniele Fabbri torna a criticare i regimi totalitari novecenteschi, spostandosi dal fascismo al nazismo, con il loro ultimo libro illustrato “Il Piccolo Führer“. Il team ha provato ad immaginare cosa sarebbe accaduto se Hitler, sotto consiglio di Goebbels, avesse voluto adattare il suo Mein Kampf alla letteratura per ragazzi, arricchendolo di illustrazioni realizzate di proprio pugno. Le avventure del piccolo Führer attraverso numerosi pianeti e i loro abitanti avrebbero infatti aiutato i giovani lettori tedeschi ad avvicinarsi con piacere e spensieratezza al nuovo regime.

Il Piccolo Führer hitler

Il volume è diviso in capitoli, ognuno dei quali narra l’avventura del piccolo esploratore su un diverso pianeta, dove il Führer non perde mai occasione di dimostrare come i principi nazisti siano la risposta migliore a tutti i problemi e a tutte le situazioni che possono presentarsi.

La lettura è molto scorrevole grazie all’incredibile capacità comica di Fabbri e all’uso di un linguaggio adatto ai più piccoli (per il fittizio proposito dell’opera). Ogni breve episodio (sono circa 5 pagine a capitolo) è infarcito di battute e riferimenti storici agli avvenimenti che hanno caratterizzato il pre e il durante della Seconda Guerra Mondiale. Particolarmente degno di nota è l’incontro con il Luce, sul Bel Pianeta, che insegna al piccolo Führer come riuscire a parlare in modo efficiente alle folle e la nascita della reciproca antipatia con il Baffone capo del pianeta UR55.

I purtroppo non numerosissimi disegni di Hitler alias Antonucci rendono perfettamente giustizia alla controparte scritta dell’opera e la arricchiscono di una ulteriore carica comica, contribuendo inoltre a rendere la figura grottesca del Führer ancora più carina e simpatica agli occhi dei bambini. L’ostentata allegria generale dell’opera nasconde la mostruosità dei messaggi che passano quasi inosservati in un libro per l’infanzia. Il piccolo dittatore uccide, canzona e umilia tutto e tutti con una naturalezza e spontaneità quasi agghiaccianti, vittime principali dei suoi efferati atti sono gli odiati topi (gli ebrei) che impotenti subiscono le più svariate e indicibili torture.

Il Piccolo Führer volpe

Il Piccolo Führer” riesce ad intrattenere dalla prima all’ultima pagina con alcune battute e scene geniali ed irriverenti. Le note a fine libro sono particolarmente utili ai lettori: approfondiscono alcuni argomenti soltanto citati dagli autori all’interno del racconto vero e proprio, spiegando alcuni dei complessi giochi di parole utilizzati, come ad esempio per i nomi dei pianeti.

L’intento dei due autori è abbastanza chiaro: informare i lettori sui tremendi avvenimenti passati e metterli in guardia dai possibili futuri, riuscendoci alla grande, in quello che è senza ombra di dubbio uno dei lavori satirici meglio riusciti degli ultimi anni. Sono riusciti ad esemplificare in modo chiaro e diretto il funzionamento della propaganda immedesimandosi nel pensiero di uno dei maggiori dittatori del secolo scorso, e allo stesso tempo a denunciare la loro preoccupazione verso i numerosi movimenti e partiti di destra che stanno prendendo piede in Europa in questo periodo.

Il Piccolo Führer trio

Il libro è edito dalla casa editrice Shockdom e l’edizione cartonata con pagine lucide è di gradevole fattura e non presenta particolari pecche nella rilegatura.

Il volume è consigliato a tutti coloro che hanno apprezzato i lavori precedenti di Antonucci & Fabbri e anche a chi magari vuole avvicinarsi al genere satirico per la prima volta. Il duo è riuscito a dimostraci palesemente come attraverso l’uso consapevole del linguaggio, sia possibile far passare qualsiasi tipo di ideologia, anche quelle più terribili e raccapriccianti come appunto quella nazista.

    TheAGE98 Articoli
    Ho sempre avuto la mania di recensire tutto quello che leggo o a cui gioco consigliando (o costringendo) tutti i miei amici e conoscenti ad avvicinarsi a quella determinata opera.

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