South Park – stagione 21

south park stagione 21

Voto:

Fan di South Park, esultate, perché dopo una stagione più deludente dell’altra finalmente la vostra serie animata preferita è tornata a splendere.

Dopo un periodo di sperimentazione, Parker e Stone ora sono riusciti a trovare un ottimo equilibrio tra la formula classica e quella nuova basata su puntate e stagioni legate da un filo comune. Difatti i 10 episodi qui proposti sono godibili anche presi separatamente, ma allo stesso tempo portano avanti discorsi delle precedenti stagioni, quel poco che basta per non peccare del tutto d’incoerenza o sacrificare quanto costruito negli ultimi due anni (non senza qualche piccolo problema ogni tanto).

Oltretutto anche gli episodi di questa stagione stessa sono in qualche modo legati tra loro e tutti assieme formano un quadro generale abbastanza omogeneo, tant’è che c’è anche un bel cliffhanger finale, ma questa caratteristica stavolta è stata messa in secondo piano.

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Gli autori hanno messo da parte la satira esplicita e spesso poco efficace adottata ultimamente, per tornare ad una critica più subdola, nascosta tra le righe di storie surreali e numerose scoregge. Il bello di South Park in fondo è sempre stato quello di nascondere sotto una facciata di comicità molto volgare dei contenuti profondi e della satira potente che non guarda in faccia a nessuno. E mentre scrivo mi sento su di giri, perché quasi non ci speravo più, ma lo spirito originale della serie è tornato, mettendo in campo idee fresche ed originali che piegano in due dalle risate e al contempo offrono discreti spunti di riflessione.

I lampi di genio di questa stagione sono evidenti già dal primo episodio “White People Renovating Houses“, dove si parla dei dispositivi casalinghi a comando vocale come Amazon Echo e Google Home (molto popolari negli Stati Uniti ma praticamente sconosciuti da noi). Ebbene, per tutto il tempo nell’episodio vengono pronunciati i loro veri comandi, e questo alla première ha causato il caos (e l’ilarità) tra molti utenti che si sono visti aggiungere alla lista della spesa oggetti improbabili o hanno sentito i loro dispositivi ripetere le più disparate oscenità. Date un’occhiata voi stessi:

Ad ogni modo si tratta solo di un piccolo esempio, perché fidatevi, in questa stagione non c’è una singola puntata che sia da buttar via. Vengono messi sul piatto un bel po’ di argomenti, ma con una disinvoltura tale da non far percepire mai che siano troppi. Si parla ad esempio della distrazione alla guida causata dai cellulari, della tendenza al vittimismo di molte persone (qui Cartman su tutti), o dell’ipocrisia dilagante, portata all’estremo mostrando reazioni spropositate alla scoperta di due colleghi di lavoro che instaurano una relazione sentimentale.

Come sempre, la serie sfrutta quasi in contemporanea gli argomenti più attuali durante la messa in onda degli episodi, e dunque non mancano esilaranti riferimenti ad IT e Stranger Things, con annessa parodia della moda anni ’80 che ha investito l’intrattenimento, per non parlare di come viene presa in giro Netflix. O ancora, viene trattato in maniera divertente il tema del business che ruota attorno alle fake news, che riescono a proliferare particolarmente all’interno di Facebook, senza dimenticare Trump (che è tornato più Garrison e meno caricatura del presidente degli Stati Uniti) e le tensioni con la Corea del Nord.

Un’altra chicca è costituita dalle autocitazioni presenti in alcune puntate, che rimandano persino al lungometraggio South Park: Bigger, Longer & Uncut (1999), oltre che ai più recenti giochi Phone Destroyer e Scontri Di-Retti. A quest’ultimo è stato addirittura dedicato un intero episodio. Il risultato di tutto ciò è che si percepisce anche una bella sinergia tra i diversi prodotti dedicati a South Park, molto apprezzabile dagli appassionati della serie come il sottoscritto.

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Ci sono voluti due anni di sbandate, ma con questa ventunesima stagione Matt Stone e Trey Parker sono tornati saldamente al volante della serie. South Park è di nuovo in grandissima forma, probabilmente anche arricchita da quanto sperimentato nelle stagioni precedenti, e la paura che cominciasse a risentire dei tanti anni sulle spalle è del tutto svanita.

https://youtu.be/nUpjgP4EUbU

RocketSimoon Articoli
Appassionato di film e videogiochi da quando c'erano ancora videocassette e floppy disk, da meno tempo anche di serie tv. Sono curioso per natura e per questo non specializzato in un unico genere, ma tendo a preferire horror, thriller e azione.

2 Commenti

  1. non sono d’accordo con quest aopinione,sarà anche vero che la vecchia comicità in parte è tornata,ma la relazione di Cartman non ci azzecca assolutamente niente,il personaggio di Cartman è stato totalmente rovinato,il vecchio Cartman non si sarebbe mai puntato una pistola alla testa prchè la ragazza lo voleva lasciare,Cartman fidanzato??? ma ch esi sono fumati??? Cartman era quel bambino vigliacco debole ma che aveva carattere e si sapeva imporre,il classico stronzo della situazione,nelle ultime due stagioni invece si è parlato solo della loro relazione annacqua-episodi,voto 0/10

    • Ciao Leo, grazie del commento. In realtà rispetto alle ultime due stagioni qua c’è un Cartman molto più riconoscibile, appunto perché finora col suo fidanzamento l’avevano reso un po’ mollaccione, e invece qui è tornato a fare lo stronzo come al solito. Praticamente ha reso Heidi il suo nuovo “giocattolo” da manipolare senza ritegno (pensa alla storia del pollo fritto…), finendo per farne una sua copia, perché alla fine Cartman non è altro che un egoista e narcisista senza speranza, che prima di tutti ama se stesso. E pure le sue minacce continue di suicidio ovviamente non sono vere, ma tutta una scusa per stare sotto i riflettori.

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