Deck Nine e Square Enix ci offrono un’ultima occasione per salutare Max e Chloe con un episodio bonus del prequel Life is Strange: Before the Storm, chiamato semplicemente “Addio“, incluso delle edizioni speciali del gioco.
La storia qui raccontata ci riporta all’origine di tutto, al “big bang” di Life is Strange: i giorni in cui Max è sul punto di trasferirsi con la famiglia a Seattle e, cosa ancor più grave, Chloe si ritrova ad affrontare la tragica morte del padre. Il titolo dunque si rivela significativo per più motivi, poiché racchiude in sé l’addio tra le due amiche, l’addio di una figlia al padre e, per i giocatori, l’addio ad una storia che hanno amato e porteranno sempre nel cuore.
L’episodio ha una durata davvero molto breve (un’ora circa) e si focalizza più di tutto su una giornata di svago delle due ragazzine, qui preadolescenti, con Max tormentata dal pensiero di rivelare subito alla migliore amica che entro tre giorni andrà a vivere molto lontana da lei, oppure rimandare la cosa per pensare a divertirsi e trascorrere insieme degli ultimi indimenticabili momenti. Un’idea di base che ho trovato interessante e coinvolgente, soprattutto dal momento che in un paio di occasioni ci sarà data l’opportunità di dire tutto o tacere.
Mentre Maxine caratterialmente è quasi identica alla sua versione da teenager, fa il suo effetto vedere una Chloe tanto familiare in alcuni comportamenti, quanto complessivamente molto diversa: studiosa, positiva, curiosa e piena di vita. Nonostante il poco tempo a disposizione, la caratterizzazione delle due protagoniste va dunque a completare ed arricchire ciò che abbiamo imparato a conoscere finora in maniera soddisfacente.
A fare da amarissima ciliegina sulla torta a tutto ciò, troviamo il momento in cui Chloe apprende dell’incidente del padre, che anche stavolta è in grado di commuovere almeno un po’.
Narrativamente l’episodio si trascina dietro un problema generale di Before the Storm, ossia il suo non combaciare in maniera del tutto perfetta con il gioco originale, anche se nel caso specifico si tratta di un “difetto” molto poco evidente, e dunque trascurabile.
Sul fronte delle scelte da compiere ci sono soluzioni interessanti, ma nulla di particolarmente eclatante, anche perché ci troviamo di fronte ad una storia già ben definita, in cui manca ancor meno che in tutto il prequel la sensazione di poter guidare gli eventi. Anche il triste finale (molto bello), per quanto ci si possa arrivare con due risvolti differenti, è giustamente uno solo.
“Addio” vi terrà compagnia per pochissimo tempo, e non vi lascerà mai a bocca aperta con trovate imprevedibili, ma è abbastanza curato da svolgere egregiamente il suo compito di “ultimo saluto” a questa grande storia, e tanti tra i milioni di fan di Life is Strange l’apprezzeranno senza dubbio.
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