Ad uno primo sguardo distratto, Aggretsuko (o Aggressive Retsuko) potrebbe facilmente ingannarvi: colori vivaci, adorabili personaggi antropomorfi e una generale impronta kawaii. Ma questa nuova serie animata giapponese da poco sbarcata su Netflix sembrerebbe ben più adatta ad un pubblico adulto di quanto lo sia ai bambini. Le tematiche che affronta sono infatti legate al mondo del lavoro e i 10 brevi episodi non mancano di toccare, seppure con ironia e leggerezza, la monotonia, la solitudine e le frustrazioni, il tutto racchiuso nella cornice della società giapponese.
Dobbiamo il character design di Retsuko a “Yeti“, che ha ideato questo personaggio per la Sanrio, conosciuta principalmente per l’iconica Hello Kitty. La dolce panda rossa è approdata sugli schermi nel 2016, con un anime della Fanworks diretto da Rareko, mai distribuito al di fuori del Giappone. Avvalendosi dello stesso staff artistico, Netflix ci ripropone oggi le difficoltà e gioie quotidiane di Retsuko con una serie animata insolita, breve e divertente.
La protagonista Restuko (chi ha familiarità con la lingua giapponese noterà che il primo kanji che compone il nome, 烈, significa “furioso”), si introduce al pubblico con queste parole: “Ho 25 anni. Sono single, segno zodiacale scorpione, gruppo sanguigno A”. La seguiamo in ufficio, fino al dipartimento di contabilità per il quale lavora da cinque anni, passando per un asfissiante e stancante viaggio in metro: diventa subito chiaro come l’apparente calma e carica positiva sfoggiate da Retsuko saranno la maschera necessaria ad affrontare una tipica giornata in ufficio, dove compostezza e sorrisi sono la sola arma contro soprusi e ritmi di lavoro massacranti.
Incontriamo così personaggi bizzarri ed esilaranti, rappresentazioni senza mezzi termini di colleghi e superiori che non è difficile immaginare in tante altre aziende del Giappone (e non solo): un boss maschilista e incredibilmente esigente, che ordina ripetutamente alla protagonista di portargli del tè (“una mansione da donne”) e la denigra costantemente agli occhi di tutti; la collega pettegola sempre alla ricerca di gossip, il leccapiedi e così via. Fra situazioni imbarazzanti ed episodi che mettono a dura prova la calma della nostra panda rossa, il turno di lavoro giunge finalmente al termine, svelando il grande segreto della protagonista. La sua valvola di sfogo, quell’hobby che non può rivelare a nessuno, è gridare a squarciagola le sue frustrazioni cantando canzoni death metal al karaoke.
Nonostante le gag comiche e la sgargiante patina di colori, la serie ci mostra uno spaccato crudo e cinico della realtà lavorativa giapponese e dei giovani che la vivono. Nel corso degli episodi, Retsuko affronterà quesiti importanti che riguardano la vita fuori e dentro l’ufficio. Desidera davvero continuare a lavorare? C’è una fuga o un’alternativa a una vita lavorativa di denigrazione costante? Cosa manca alla sua esistenza? Ad aiutarla in questa fase delicata saranno Washimi e Gori, due donne con posizioni importanti nell’azienda, che riusciranno addirittura a condividere con lei l’esperienza del karaoke.
Sebbene la serie rappresenti quella che è il mondo del lavoro giapponese, con elementi strettamente culturali che vanno da una gerarchia fortemente marcata e la conseguente impossibilità di ribellarsi o rispondere a tono a un superiore, fino agli sfiancanti ritmi di lavoro e ore di straordinario senza fine, qualunque giovane riuscirà a rispecchiarsi in almeno alcuni aspetti della vita di Retsuko.
Aggretsuko è una serie insolita e divertente, che combina un design kawaii a tematiche a volte spinose. La scelta di utilizzare personaggi antropomorfi riesce perfettamente nell’accentuare il contrasto con le scene in cui Retsuko rivela le sue vere sensazioni, passando improvvisamente a disegni dai tratti più duri. Anche personaggi più caricaturali riescono talvolta a mostrare sfaccettature e angolature interessanti, come il tremendo boss della protagonista, che regala in alcuni momenti degli spunti di riflessione inaspettati. Consigliata in particolare ad un pubblico adulto, in grado di coglierne appieno le sfumature e le tematiche.
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