A settembre farà finalmente il suo debutto Life is Strange 2, ma nell’attesa Dontnod Entertainment e Square Enix hanno avuto la graditissima idea di lanciare un’avventura stand-alone completamente gratuita, ambientata nello stesso universo narrativo, per darci un assaggio di cosa ci aspetta.
Le fantastiche avventure di Captain Spirit ha per protagonista Chris Eriksen, bambino di 9 anni caratterizzato da una fervida immaginazione e il sogno di essere un supereroe. Le sue fantasie su lotte tra il bene e il male, tesori nascosti e viaggi interspaziali lo aiutano ad evadere da una realtà molto triste.
Rimasto orfano di madre, il ragazzino si ritrova a vivere da solo con suo padre, a cui vuole un gran bene. Lui è un ex-campione di basket, di base un buon uomo, ma ormai perso nel vizio dell’alcool che lo porta ad avere brutti scatti d’ira e sparlare. Insomma, Chris è ad un passo dall’essere affidato ai servizi sociali, veramente una pessima situazione.
Dopo la mezza delusione di Vampyr, Dontnod torna a dare del suo meglio, e ciò che ci troviamo davanti promette grandi cose per la seconda stagione di Life is Strange. Per quanto sia molto breve, quest’avventura riesce a proporre in maniera semplice una storia profonda e complessa, fatta di drammi umani realistici che suscitano facilmente empatia. Ma tranquilli, torna anche un pizzico di soprannaturale.
Chris è un personaggio meraviglioso, che nonostante le sue stravaganze dimostra spesso una maturità e una consapevolezza fuori dal comune per la sua età. La sua fissa per i supereroi non è casuale, ma molto ben contestualizzata. Chi conserva un ricordo della propria infanzia riuscirà a rispecchiarsi nei suoi giochi e nella sua capacità di vivere avventure incredibili grazie al potere dell’immaginazione, quella così pura e vivida che solo i bambini possiedono. Impossibile non sorridere.
Nel gioco sono presenti diverse missioni da portare a termine, alcune anche piuttosto ostiche (se incontrate delle difficoltà potete consultare la nostra guida), ma al giocatore viene lasciata comunque una grande libertà sul da farsi, e volendo si potrebbe arrivare al finale in pochissimo tempo ignorando quasi tutto, anche perché non ci sono trofei da poter guadagnare.
Se siete dei fan di Life is Strange però vi consiglio di spolpare il titolo in ogni suo minimo dettaglio, perché al suo interno sono nascosti dei collegamenti che sarà un piacere scoprire. Non si tratta di easter egg fini a sé stessi, ma riferimenti che acquistano un senso all’interno della storia. Tra questi, ci sono la Blackwell e il professor Jefferson.
Ma ci sono anche piccoli indizi su qualcosa che probabilmente ritroveremo nell’attesissimo sequel, in cui tra l’altro tornerà anche Chris stesso.
Tecnicamente gli sviluppatori hanno effettuato il salto di qualità che speravo. La grafica è decisamente migliore rispetto a quella di Life is Strange, con modelli più dettagliati e animazioni più fluide. Il gameplay è stato leggermente innovato con delle piccole ma gradite novità. Sono inoltre assenti schermate di caricamento (anche se su questo aspetto bisogna considerare la dimensione molto ridotta del titolo) o qualsivoglia problema tecnico.
Tutto funziona alla perfezione e bisogna riconoscere che il team di Dontnod si è impegnato per offrirci un gran bel biglietto da visita di Life is Strange 2: speriamo che il gioco completo sarà altrettanto curato.
Anche artisticamente è stato fatto un ottimo lavoro, e la scelta dei brani ci fa reimmergere completamente nell’atmosfera che ha caratterizzato l’avventura di Max e Chloe. Ascoltare per credere.
Captain Spirit è un’avventura che si regge benissimo sulle sue gambe e già da sola offre una trama coinvolgente e belle emozioni. So che molti fan di Life is Strange sono infastiditi dall’assenza delle protagoniste che hanno amato, tanto qui che nel sequel in arrivo, e stanno già pensando di lasciar perdere il nuovo lavoro di Dontnod, ma se siete tra questi fatevi il favore di provare Captain Spirit, perché sono certo che vi ritroverete a cambiare idea.
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