Abbiamo visto i trailer e ci siamo goduti i personaggi che di volta in volta ci venivano presentati. Tutti gli appassionati del fumetto nipponico probabilmente lo conosceranno già: stiamo parlando di Jump Force, il nuovo picchiaduro di Bandai Namco con protagonisti i personaggi principali delle maggiori serie Shonen Jump.
Abbiamo avuto l’opportunità di mettere le mani sulla Closed Beta del gioco e c’è da dire che, nonostante la scelta di personaggi e mappe limitata rispetto a quella che sarà la versione completa, ci ha dato comunque modo di scoprirne il cuore pulsante, con i suoi pregi e difetti.
Possiamo definire il titolo come il successore spirituale di J-Stars Victory Vs (il paragone tra i due viene davvero spontaneo), ma Jump Force presenta indubbiamente una cura artistica e grafica più elevata: i combattimenti nello specifico sono spettacolari ed offrono un continuo susseguirsi di esplosioni e colpi energetici, accompagnati da bellissimi effetti particellari.
L’ormai collaudatissimo Unreal Engine 4 rende, purtroppo o per fortuna, tutti i personaggi abbastanza simili tra loro da un certo punto di vista, riuscendo d’altra parte a non omologare i differenti stili di disegno che li caratterizzano e creando al contempo un mondo di gioco reale, eliminando così il problema di ritrovarsi davanti arene troppo scontate e già viste.
Il roster dei personaggi è davvero ricchissimo, il più vario del genere, con almeno un paio di combattenti presi da ogni manga. Una vera gioia per gli occhi di tutti i fan, che in questo modo potranno godersi combattimenti prima a malapena immaginabili.
Oltre ai vari personaggi standard sarà possibile creare un proprio avatar, sia per spostarsi nell’hub di gioco, dove si potranno acquistare oggetti, accettare missioni e avviare gli scontri, sia per farlo scendere in battaglia al fianco di tutti gli altri. In questa Beta gli sviluppatori hanno dato la possibilità di scegliere tra sei avatar preimpostati, che imitano nei moveset e nel vestiario i protagonisti di Dragon Ball, One Piece e Naruto.
Purtroppo il gioco ha mostrato il fianco su alcuni aspetti tecnici. In particolare ho riscontrato numerosi cali di frame rate, soprattutto nell’hub centrale, forse dovuti al sovraffollamento dei ristretti server di gioco o un’ancora acerba ottimizzazione. In quanto picchiaduro, se il gioco fosse nella sua versione finale ciò ne comprometterebbe seriamente il gameplay, ma da qui al 15 febbraio 2019 (quando uscirà ufficialmente) c’è tutto il tempo per sistemare problemi del genere, anche grazie ai feedback di test come questo.
Il matchmaking invece è stato fulmineo, cosa non scontata, ed eventualmente durante l’attesa del proprio avversario è possibile entrare in una modalità allenamento, che permette di ammazzare il tempo e provare qualche nuova combinazione di attacchi.
Per quanto riguarda il combat system, i giocatori se le suoneranno di santa ragione con attacchi pesanti e leggeri, si avrà la possibilità di pararsi, scattare, schivare ed effettuare proiezioni tramite un tasto apposito. Nel combattimento tutti i personaggi sfoggeranno delle animazioni uniche, belle da vedere ma ovviamente ininfluenti a livello di gameplay.
Per gli attacchi speciali (caricabili con la pressione di un tasto dorsale che permette anche di scagliarli contro gli avversari) la situazione è molto diversa: sono nettamente migliori rispetto ad altri che invece risultano quasi completamente inutili. Questo, che è un problema piuttosto comune in titoli simili, inficia gravemente il bilanciamento dei match e influenza notevolmente la scelta dei personaggi, infatti gli incontri saranno presto monopolizzati da una strettissima cerchia di combattenti nettamente più performanti degli altri.
Un ulteriore tasto dorsale sarà invece adibito allo scambio tra i personaggi nella nostra squadra: le partite saranno infatti giocate in 3 vs 3, con personaggi che condivideranno la stessa barra della vita, ma la possibilità di cambiarli in praticamente qualsiasi momento ci permetterà di realizzare combo davvero devastanti.
Sicuramente il gioco completo rappresenterà un must-buy per tutti gli appassionati di manga e anime, che potranno gioire nel vedere i propri eroi riempirsi di legnate e scagliarsi a vicenda potenti raggi di energia, ma non sarà un acquisto altrettanto valido per chi cerca un buon picchiaduro competitivo. Il sistema di combattimento infatti non è molto profondo, anzi lo definirei addirittura banale, e il bilanciamento almeno per ora non è affatto entusiasmante.
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