Dark Souls Remastered (Nintendo Switch)

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Voto:

Che questa sia la generazione dei “Remastered” non c’è ombra di dubbio. Ricordo ancora come Sony e Microsoft, nella fase di lancio delle attuali console, tentarono disperatamente di riempire le proprie (povere) line-up avvalendosi di versioni ripulite dei classici. E fu così che ci ritrovammo a giocare i vari Halo, The Last of Us, Gears of War eccetera una seconda volta su console progettate per sopportare carichi ben maggiori. All’epoca molte persone storsero il naso e le polemiche, durante questi anni, non hanno accennato a placarsi, anzi, hanno continuato a rinvigorirsi ogniqualvolta una “nuova” edizione rimasterizzata veniva presentata (qualcuno sta per caso pensando a Skyrim?). Devo ammettere che io, personalmente, non ho mai avuto una posizione avversa a questo tipo di operazioni, a patto che non siano utilizzate come palliativo per mascherare periodi scevri di uscite.

Il caso di Nintendo Switch è, però, quanto mai peculiare. Questa piccola console ibrida delle meraviglie, per una serie di fortuiti eventi, non solo si è dimostrata (ovviamente) il campo di gioco perfetto per le esclusive Nintendo, ma ha anche spinto una miriade di sviluppatori, major o indie che siano, a riproporre i propri lavori in versione portatile. Ed è così che abbiamo iniziato ad assistere ad insoliti ma incredibilmente vincenti connubi, con Rockstar che, per la prima volta, ha portato un proprio gioco su piattaforma Nintendo, Bethesda e EA Sports che hanno mostrato un enorme interesse per Switch e tanto altro ancora.

Dark Souls Remastered Nintendo Switch Boss
Dark Souls: Remastered. Sottotitolo: preparatevi a morire anche in modalità portatile.

From Software ha pertanto trovato terreno fertile per portare il primo Dark Souls, in versione Remastered, su Nintendo Switch, a qualche mese di distanza dalle versioni PlayStation 4 e Xbox One. Rimarrei davvero sorpreso se qualcuno tra i nostri lettori non conoscesse questo fondamentale videogame. Dark Souls non è soltanto un capolavoro assoluto, ma è un titolo che, dalla sua prima uscita nel 2011, è stato capace più di chiunque altro di influenzare giocatori, critica e soprattutto sviluppatori e game designers. È una pietra miliare del videogame moderno, contemporaneamente un punto di arrivo e di partenza evolutivo, un’avventura action-RPG capace di soddisfare il gamer nato negli anni ’70/’80 e quello, ben più giovane, alla ricerca di una sfida impegnativa.

In questa recensione eviterò di trattare e descrivere caratteristiche straconosciute del titolo (gameplay, intreccio, nemici, boss…) limitandomi semplicemente nell’affermare che Dark Souls, qualunque sia la piattaforma su cui preferiate giocarlo, è uno di quei videogiochi che bisogna assolutamente provare. La versione per Switch, per fortuna, non fa eccezione e dona una nuova prospettiva ad una già fantastica esperienza. Non lo avete mai giocato e l’unica console che possedete è una Switch? Bene, uscite di casa e compratelo senza indugio, magari con tanto di Amiibo di Solaire, un’autentica chicca per tutti gli appassionati.

Dark Souls Remastered Nintendo Switch Fortezza di Sen
Mi spiace dirvelo ma la Fortezza di Sen è ancora dannatamente difficile da affrontare.

Voglio sgombrare subito il campo da possibili dubbi e spiegare il motivo del voto così alto con cui ho voluto premiare questa edizione. A mio parere è quantomai stupido confrontare questa Remastered per Switch con le controparti per PS4 e XOne, console decisamente più potenti e attrezzate per reggere non solo i famosi 60fps, ma anche i vari (ma minori) miglioramenti grafici apportati. Sono convintissimo che i possessori della console Nintendo non si sentiranno discriminati nel sapere che il fuoco nei falò è meno realistico, che i “muri di nebbia” sono meno voluminosi e che la vegetazione non si muove con il vento. Sono perfezionamenti davvero di contorno e che, per esempio, non forzerebbero un utente Xbox One a comprare la versione Remastered se già in possesso di una copia per Xbox 360 (sia benedetta la retrocompatibilità).

Per chi è un utente Nintendo invece il discorso è completamente differente. Dark Souls: Remastered presenta con assoluta fedeltà quanto pubblicato oramai 7 anni fa. Il tutto è stato però ripulito e riconfezionato a dovere, includendo il bellissimo DLC Artorias of the Abyss. È stato svolto un ottimo ma doveroso lavoro sul frame rate, finalmente bloccato in modo convincente sui 30fps anche nell’infausta Città Infame, una sezione di gioco che già di per sé è davvero complessa e che, nelle versioni originali, venne resa ancora più difficile e frustrante dalla pessima fluidità video. Su Nintendo Switch, invece, tutto scorre perfettamente anche nelle situazioni più gravose, sia in modalità docked che, soprattutto, in modalità portatile. Qui la risoluzione, come lecito aspettarsi, è ferma a 720p per poi aumentare in modo dinamico qualora si decidesse di giocare sulla televisione.

Dark Souls Remastered Nintendo Switch Anor Londo
Ed è qui che la lacrimuccia segnerà il viso di tutti voi. Ci scommetto tutto ciò che volete.

Come già accaduto per altri giochi in passato, la portabilità della console dona un’esperienza completamente nuova al videogiocatore. La portata della stessa è di difficile valutazione e dipende, ovviamente, da fattori del tutto personali. Ma, per tornare agli insensati paragoni tra console differenti, davvero barattereste la portabilità con dei miglioramenti grafici? Anche qui, di nuovo, il discorso ricade su considerazioni soggettive ma bisogna avere la giusta onesta intellettuale ed ammettere che la possibilità di giocare Dark Souls, il primo e fantastico Dark Souls, on the go è un fattore che potrebbe spingere virtualmente la quasi totalità dei giocatori a preferire questa edizione.

Rispetto al gioco originale sono, in ogni caso, rintracciabili anche altri miglioramenti. Oltre al già citato DLC incluso direttamente nel pacchetto, vanno registrate anche le possibilità di consumare più oggetti nello stesso momento, cambiare patti nei falò (senza dover tornare dal leader dello stesso), oltre a diversi perfezionamenti nel multiplayer che, in questo ambito, avvicinano questa edizione alle versioni PS4 e Xbox One.

Dark Souls Remastered Nintendo Switch Moonlight Butterly
Sono passati tanti anni dall’uscita dell’originale Dark Souls e ancora rimango impressionato di fronte alla bellezza dei boss.

From Software ha deciso di portare su Nintendo Switch il proprio titolo più importante. La conversione, sebbene perfezionabile, è convincente e solida e le differenze rispetto alle altre console sono registrabili solo comparandole fianco a fianco. Lo scotto da pagare per poter contare sulla portabilità del titolo è andata a discapito dei 60fps presenti sulle console Microsoft e Sony ma, nello stesso tempo, bisogna registrare come Dark Souls: Remastered per Nintendo Switch rappresenti la versione più fedele e perfezionata possibile del titolo originale.

Un must have per chiunque non abbia mai giocato il titolo o per chi voglia riviverlo, magari convinto dalla possibilità di provarlo al parco o su un mezzo pubblico. Lodate il sole!

Vivo nella costante speranza che venga finalmente costruita un'astronave per Namek. Nell'attesa, tra una tazza di caffè d'orzo e una pizza Hawaiiana, impiego il mio tempo videogiocando e discutendo di argomenti che non interessano a nessuno. Nelle ore diurne sono un architetto.

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