Giovanni Esposito – Quasirosso

Giovanni Esposito ha pubblicato da poco con Shockdom il suo fumetto d’esordio, Quasirosso, una raccolta delle sue migliori strisce pubblicate online affiancate da brevi storie inedite.

Non è facile recensire fumetti che non abbiano una storia organica come base, proprio perché l’autore si mette in gioco con momenti, pillole, mini-trame condensate in poche pagine. Questo può essere un punto a favore per chi scrive specialmente strisce, in quanto solitamente ha personaggi ben consolidati che ripropongono diversi momenti ed azioni, spesso con l’obiettivo di far ridere o riflettere con leggerezza, ma per Giovanni Esposito il discorso è leggermente diverso.

Quasirosso è un fumetto armonico: non è solo riflessione, divertimento, leggerezza, erotismo, drammaticità, ma è tutte queste cose insieme ed anche di più.

Il volume esordisce con il personaggio protagonista (versione autobiografica dell’autore ideata a sua immagine e somiglianza) che dichiara di aver avuto fin da piccolo una mente molto vivace ed in continuo movimento, ma con qualche difficoltà nel distinguere la realtà dalla fantasia. Una caratteristica che il medico chiama “iperattività immaginativa“, aggiungendo che sarebbe passata con il tempo… ovviamente non è andata così. Questo espediente fornisce un senso narrativo a tutto Quasirosso ed è quello che basta per non renderlo una semplice raccolta di accadimenti svincolati gli uni dagli altri.

Il tratto di Esposito rende appieno la dimensione della fantasia unita a quella della realtà ed alterna pagine dallo stile più agile e semplice ad altre decisamente più complesse, più studiate. Non c’è alcun timore nell’esporsi: alcuni racconti hanno una base totalmente nera, altri sono delicati, altri quasi infantili. Quasirosso ci mostra la varietà e profondità umana, quella presente in ciascuna persona: ognuno di noi ha un lato ancora bambino, uno maggiormente maturo, un altro più timoroso e così via.

Lo stile di disegno di questo artista è unico ed indimenticabile, rimane nella memoria e si fa riconoscere. È uno stile delicato, quasi romantico e melanconico nella maggior parte dei tratti, ma sempre dolce, e dolcemente accompagna il lettore nel corso delle pagine.

L’autore si mette a nudo e facendolo senza alcuna remora ci permette di entrare nella sua vita ed osservare di riflesso anche la nostra. Solitamente non consiglierei mai un volume di questo tipo e lo guarderei con scetticismo, ma questo è diverso da tutti gli altri prodotti simili: non è una raccolta fine a sé stessa, sono spezzoni di vita affrontati in modo alternativo, visti con occhi differenti e sinceramente, questi occhi, mi piacciono.

Un ringraziamento speciale a Shockdom