“Cantami, o Diva, l’ira funesta del Pelide Achille!” Chissà se Omero avrebbe mai immaginato che la micidiale collera di uno dei suoi eroi più conosciuti e celebrati sarebbe stata rivisitata in un formato così lontano da quello originale: sintetiche, parodistiche e incalzanti strisce a fumetti! Dato che la letteratura classica è continuo rifacimento e citazione, ci piace pensare che non gli sarebbe dispiaciuto affatto.
E così, dopo essersi cimentato nel rifacimento “a strisce” di altri capolavori classici come I Promessi sposi e La Divina Commedia, con Omero a fumetti Marcello Toninelli (classe 1950), coadiuvato da suo figlio Jacopo ai colori, si lancia in questa nuova epica rivisitazione di tre classici della letteratura antica: l’Iliade, l’Odissea e la Batracomiomachia.
In comune queste tre opere hanno ovviamente l’autore (anche se è meglio non addentrarsi negli oscuri meandri della “questione omerica”), che Toninelli utilizza come collante per accompagnarci nella lettura di queste sue tavole. Nonostante i millenni che ci separano dalla nascita del cantore cieco, l’Omero di Toninelli vive in una situazione di precarietà alquanto attuale: il povero poeta inizia la sua attività “scribacchina” come corrispondente di guerra, rispondendo all’annuncio di un giornale locale. Parte dunque alla volta di Troia in compagnia del suo cane Post, che lo aiuta a redigere gli articoli sul suo PC (Portatavolette di Cera) portatile, e di Skaip, un uccellino che ha il compito di fare da spola tra la redazione e la zona di guerra.
Ed è così che Achille, Paride, la bella Elena e ovviamente gli déi, entrano in scena e danno il meglio… e il peggio di sé! Sì, perché più che esaltarne il lato eroico o divino, Toninelli ci presenta il lato “umano” di questi personaggi, che si mostrano a noi con tutti i loro difetti. Ma, come viene sottolineato nella prefazione, è proprio questo tono scherzoso e parodistico che ci consente di cogliere l’affetto che l’autore prova per questi personaggi.
È poi la volta di lasciare il palco a Ulisse e a suo figlio Telemaco, la cui vicenda viene nuovamente seguita dal povero Omero, sottopagato dalla redazione de “La Gazzetta dell’Ellesponto“, che viene ingaggiato per mettersi sulle tracce dell’eroe ormai assente da Itaca da ben dieci anni. E qui le recurring gag tipicamente “toninelliane”, capaci di colpirti quando meno te lo aspetti nonostante la loro natura prevedibilmente ricorsiva, piovono come non mai. Le vicende di Ulisse sono più che conosciute, ma anche qui la capacità di rilettura e rielaborazione ce le mostra sotto nuovi punti di vista rendendole curiosamente contemporanee.
Ma freddure inaspettate, citazioni fumettistiche e gag non finiscono qui: infatti forse non tutti sanno che Omero è fin dall’antichità considerato l’autore anche della Batracomiomachia, un poemetto scherzoso che racconta una guerra tra topi e rane. E ovviamente è di nuovo Omero ad essere ingaggiato per farci la telecronaca delle battaglie.
Una vera e propria epopea fumettistica la cui parola d’ordine è “capacità di sintesi“, innanzitutto dal punto di vista strutturale: pensate all’enorme lavoro di studio e approfondimento che si nasconde dietro alla riduzione di opere monumentali come i poemi epici nel formato di una serie di strisce di massimo tre vignette l’una! In secondo luogo da un punto di vista prettamente grafico: i “pupazzetti” di Toninelli risultano sempre molto caratterizzati e capaci, nella loro apparente semplicità, di trasmettere le linee essenziali del loro essere.
Insomma, quella di Omero a fumetti si rivela una lettura piacevole e divertente, capace di far sorridere sia chi i testi omerici li conosce già, sia chi si avvicina per la prima volta a questo sconfinato universo mitologico.
Un ringraziamento speciale a Shockdom
Commenta per primo
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.