L’Agente Segreto, di Giuseppe Andreozzi e Chiara Raimondi

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Voto:

L’Agente Segreto è un thriller avvincentissimo, ma anche una graphic novel che ha la rara capacità di mantenere un ritmo battente dalla prima all’ultima pagina. Nonostante la mole ed il peso della trama, tutto vola via in un soffio.

Shockdom grazie a Giuseppe Andreozzi e Chiara Raimondi si propone di trasporre e rielaborare a fumetti l’omonimo romanzo di Joseph Conrad. Personalmente non ho ancora avuto la fortuna di leggere quest’ultimo, quindi non posso giudicare analogie e differenze tra l’originale e questa versione, ma farò del mio meglio per parlavi del volume come prodotto a sé stante.

La storia è ambientata dopo il tristemente famoso 11 settembre, nell’Inghilterra del 2005. Il protagonista, Verloc, è un pakistano immigrato in Gran Bretagna, che gestisce un sexy shop e vive assieme alla moglie Winnie ed al fratello disabile. Sembrerebbe un normale marito e lavoratore modello, se non fosse che appartiene alla cellula operativa di Al Qaeda a Londra ed ospita riunioni di questa all’interno del suo negozio. Verloc collabora anche con l’MI5, l’ente per la sicurezza ed il controspionaggio. Nessuno sa di queste sue attività segrete.

Ne L’Agente Segreto la trama viene immediatamente messa in moto da una richiesta particolare: l’MI5 ha bisogno dell’aiuto del protagonista affinché spinga la cellula terroristica ad effettuare un attentato. Perché una richiesta tanto scellerata? Perché bisogna favorire il passaggio alla camera di alcune norme antiterrorismo che minano la libertà individuale.

Passato, presente, lo scorrere dei giorni viene scandito dalle scelte, dalle bugie e dalle omissioni. I giorni passano per i personaggi mentre per noi volano i minuti: Andreozzi e Raimondi riescono ad ingabbiare il lettore in quel mondo, stimolando la curiosità e premendo sull’attualità del tema.

Il riadattamento de L’Agente Segreto è scorrevole, estremamente contemporaneo e ben fatto. Ogni personaggio è talmente reale da avere un enorme peso specifico all’interno della storia ed ognuno di loro evolve in modo autonomo e perfettamente umano. Non ci sono forzature, la storia si lascia quasi narrare da sola nonostante i vari cambi temporali e di location, e questo perché gli autori sono talmente bravi da non far “ubriacare” il lettore, dando alla graphic novel un ritmo che seguono come nella migliore delle sinfonie.

I disegni sono pura estasi: il tratto, la cura dei particolari, l’espressività dei personaggi, è tutto ineccepibile. Chiara Raimondi mostra un’eleganza fuori dal comune e riesce, tramite l’uso di colori specifici, a trasmettere ulteriormente l’emotività del momento. Non c’è un elemento fuori posto, ogni cosa è studiata, dalla dimensione delle vignette al posizionamento dei balloon per i dialoghi.

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Questa graphic novel è l’emblema di quanto la ragione ed il bene possano essere soggettivi. Nessuno è escluso da ciò, neanche lo Stato o chi ne dovrebbe fare le veci. Così tutti escono perdenti e sconfitti nonostante abbiano agito per il giusto. Fede, amore per una persona cara, il bene di molti al prezzo del male per pochi, come si può giudicare quale di questi principi sia realmente più giusto? Sono tutti intangibili e personali. Come si può misurare la fede? Quanto si è disposti a perdere per garantire un buon futuro a chi si ama?

Non sono domande a cui è facile rispondere, in particolare dopo una lettura che scorre veloce come un fiume in piena; alla fine rimaniamo attoniti e resta solo un silenzio colmo di interrogativi. L’accoppiata Andreozzi-Raimondi è stata in grado di fare qualcosa di immenso: smuovere gli animi, nel profondo, a livello etico, morale, politico, culturale.

L’Agente Segreto è un piacere per gli occhi e per la mente, tremendamente attuale come pochi. Un’opera che non possiamo ignorare e non dobbiamo dimenticare.

Un ringraziamento speciale a Shockdom

Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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