Marga Biazzi (in arte BlackBanshee) con Piccole Ballate Crudeli ci dona un volume che è un piacere per gli occhi ed un balsamo per la mente, estremamente affascinante e magico. Unisce natura, mito e morale in modo crudo e bellissimo al tempo stesso.
Personalmente la seguo dal Lucca Comics del 2017 e pian piano l’ho vista crescere, tanto che ogni volta il suo stand nella zona delle autoproduzioni veniva saccheggiato già nei primi giorni della fiera. Finalmente una casa editrice, ovvero la Shockdom, ha avuto occhio e coraggio per pubblicare ed ampliare un suo progetto (difatti, rispetto al volume precedente, questo Piccole Ballate Crudeli consta di 10 storie e di una Piccola Gallery Crepuscolare) dandogli la visibilità ed il successo che merita.
Le storie raccolte in Piccole Ballate Crudeli sono suddivise tra le quattro stagioni. Ognuna è di diversa lunghezza e si ritrovano tutte unite dal filo conduttore della natura e del “piccolo popolo“. BlackBanshee non attinge al folklore di un unico posto, ma si lascia trasportare dalla storia stessa e dai suoi protagonisti: in inverno c’è una civetta che diventa una bella fanciulla, in un altro racconto magari troviamo una giovenca che assume forma umana (ricordando il mito di Giove ed Io) o in un altro ancora l’ambientazione è palesemente asiatica. Questa apertura all’interno del racconto permette di non avere vincoli e spaziare liberamente, lasciando percepire quanto l’autrice non abbia fatto nulla per imposizione, ma principalmente per suo volere e piacere (cosa importantissima per la riuscita di un volume).
Ogni storia ha un forte impatto sul lettore ed il termine “crudeli” viene seguito fedelmente e sviscerato appieno: l’essere umano viene mostrato nel pieno della sua malvagità rivolta a danno della natura, così come viene totalmente mostrata la reazione della natura stessa, disposta a ricorrere ad ogni mezzo per tutelarsi. Il fatto che i personaggi poi possano rendersi umani o trasformarsi in fate e figure mitologiche, permette di dare alla natura una voce e soprattutto un volto, da cui non ci si aspetterebbe violenza o crudeltà.
I personaggi naturali che popolano le Piccole Ballate Crudeli non sono buoni o cattivi, ma sanno essere riconoscenti tanto quanto sono in grado di difendersi o attaccare per cibarsi. Sono la forma più pura che si può trovare in un personaggio perché non hanno preconcetti, sono totalmente distaccati da certe dinamiche e non generalizzano: sono totalmente al di sopra degli esseri umani a cui si rapportano.
Non si può non menzionare il fantastico e distintivo tratto di Marga Biazzi: delicato ed unico, trasmette intenti ed atmosfere con la massima cura. I colori sono morbidi, i contorni ben definiti… tutto il suo stile di disegno è un connubio perfetto tra realismo ed onirismo, che proietta perfettamente il lettore nel mondo magico in cui sono ambientate le storie. Un’altra menzione sul disegno dell’autrice riguarda alcuni personaggi completamente originali: non solo ha umanizzato animali o disegnato appunto flora e fauna in modo credibile, ma ha persino ideato alcuni animaletti di sana pianta creando qualcosa di unico e bellissimo, un vero valore aggiunto per i lettori, che conferma ulteriormente la bravura e creatività di BlackBanshee.
La lettura è veloce ed intrigante, ogni tavola è talmente ben articolata e ben progettata per essere una piccola opera d’arte che non ci si stanca mai di tornare a sfogliare. Ogni storia inoltre conserva in sé una morale, un insegnamento che andrebbe decisamente ascoltato.
Consiglio Piccole Ballate Crudeli praticamente a chiunque: che siate amanti degli animali e della natura o appassionati di storie, miti e leggende, questo volume fa al caso vostro. Regala un momento di pausa della realtà che proietta in un mondo misterioso tutto da esplorare.
Un ringraziamento speciale alla Shockdom
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