Boban Pesov – NeBo

NeBo è NeBo. Per quanto semplicistica, mi sembrava la frase perfetta con cui iniziare, considerando le non poche critiche che ne hanno accompagnato la pubblicazione da parte di Magic Press. Si tratta di una raccolta di vignette prevalentemente a tema erotico ad opera di Boban Pesov, che già per la scelta del formato e l’enigmatica copertina (con tanto di avviso “per un pubblico adulto”) cattura lo sguardo invogliando il potenziale lettore ad avvicinarsi e sfogliarla.

Al suo interno scopriamo una coppia nella sua intimità, senza alcun tabù, tra frammenti, istanti, di amore e passione, sia realistici che onirici, divisi per “volumi” (che solitamente constano di una o massimo due pagine, quindi la loro utilità è più che altro quella di far capire al lettore quando avviene un cambio di situazione o personaggi). Non esiste un vero protagonista ma sono gli atti, gli intenti, le azioni e le sensazioni trasmesse ad essere al centro di tutto. Per questo la coppia che si vede può sempre essere uguale o differente, non importa, come non interessano i loro nomi, le loro vite, quel che conta è la chimica fra quelle due persone e quello che possono creare insieme.

Le strade per sfogliare NeBo sono due (dico “sfogliare” e non “leggere” solo per una minor presenza di parole, non in senso denigratorio) e sono diametralmente opposte: quella degli occhi e quella dell’anima. Al solo livello visivo osserviamo una coppia che esplora profondamente la propria sessualità, insieme oppure soffrendo la lontananza, e molti potrebbero non comprenderlo interpretandolo solo come un insieme di bei disegni a sfondo erotico e nient’altro; per fortuna esiste anche una seconda chiave di lettura, più profonda ed aiutata a volte dal poco supporto testuale presente, che ci porta ad analizzare ogni breve sezione in modo più approfondito.

Così si scopre che questo libricino apparentemente di rapidissima fruizione e monotematico in realtà nasconde molto di più al suo interno. Non che ogni pagina nasconda un messaggio profondamente impegnato, ma in linea generale alterna momenti più leggeri e dissacranti ad altri di pura carica passionale e sentimentale, e ciò rende lo rende molto carino da sfogliare anche assieme alla propria dolce metà.

Anche se “appena nato”, il progetto NeBo ha avuto la sfortuna di essere al centro di molte critiche fin dal semplice annuncio della sua esistenza, quindi mi permetterò di spendere alcune parole al riguardo. Al giorno d’oggi è fin troppo facile dire che lo stile di un disegnatore somigli a quello di un suo collega, però nessuno di noi sa se realmente ci sia stata ispirazione o quello stile si possa essere sviluppato autonomamente; prima gli artisti erano pochi e quindi facilmente riconoscibili, mentre al giorno d’oggi il mercato mondiale accoglie nel suo grembo tantissimi autori di ogni genere e credo sia inevitabile che qualcuno possa assomigliare a qualcun altro. Sempre, anche nello stile più particolare, potrebbe capitarci di trovare qualcosa di già visto.

Lo stesso discorso vale per il tema: oggettivamente i temi nel mondo sono pochi, noti e finiti (se non parliamo di storie articolate), quindi come poter condannare qualcuno perché avete visto una tematica simile già affrontata? Personalmente credo che tutto sia già stato detto, disegnato o inventato a suo modo, magari anche da autori a noi sconosciuti, quindi la vera sfida diventa trasmettere comunque qualcosa, smuovere gli animi. Il come sta all’artista stesso deciderlo, che sia per mezzo di uno stile di disegno specifico, un linguaggio diverso, o addirittura la scelta della carta e della copertina… solo così si può provare a creare qualcosa di vagamente nuovo.

Personalmente ho apprezzato NeBo ed il suo modo di rappresentare sia l’unione fisica che quella spirituale, lo trovo interessante nel suo formato e nella presentazione ed anche se, appunto, lo stile di disegno o narrazione può portarmi alla memoria anche altri artisti, ciò non lo rende meno unico e meritevole. NeBo di Boban Pesov è inimitabile nel suo essere come è. NeBo è NeBo.

Un ringraziamento speciale alla Magic Press