Helen Bristol – L’anima di Kairos

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Voto:

Prendete una ladra che confinata dietro le sbarre proprio non ci sa stare; offritele la libertà in cambio di una pericolosissima missione di recupero di un idolo da cui dipende (o almeno così si crede) l’esistenza del popolo di Kairos; metteteci anche dei fanatici religiosi intergalattici, una squadra di saccheggiatori professionisti e tanta azione: il risultato che otterrete sarà vivace, fresco e decisamente divertente!

Come esordio nel mondo della Nona Arte, “Helen Bristol – L’anima di Kairos” è piuttosto ispirato: si tratta infatti della tesi di laurea di Elisa Romboli (disegni, colori e lettering) – proposta all’Accademia delle Belle Arti di Bologna – che, con Marco Scali ai testi, ci racconta di una squadra di fuorilegge tutta al femminile, o quasi, se non si considera Sakari, l’unico maschio, che soffre drammaticamente di vertigini… piuttosto scomodo per chi ha scelto di fare del pericolo il proprio mestiere.

Dinanzi al furto di un preziosissimo idolo kairossiano, l’Alto Consolato si trova costretto a chiedere aiuto alle capacità “ladresche” di Helen Bristol, che entra in scena con la stessa spavalderia, lo stesso ritmo battente e lo stesso senso dello humor dichiaratamente dalla parte del “simpatico fuorilegge” di Danny Ocean in “Ocean’s Eleven”.

Helen accetta l’incarico e si lancia in una frenetica caccia agli Erer – fanatici religiosi che vogliono imporre la loro fede a tutti i popoli conosciuti – che hanno sottratto l’idolo ai kairossiani, ma tutto ciò a patto di poter radunare una squadra scelta di “professionisti”, nella quale spiccano l’ingegno di Valery, la temerarietà di Sakari e i capelli ramati e il fascinoso broncio della bella Michelle, di cui la nostra protagonista è perdutamente innamorata .

Grazie all’ausilio di discutibili travestimenti e tecnologie fantascientifiche altrettanto strampalate, la squadra riesce a intrufolarsi tra le linee nemiche, ma sembra che il semplice recupero dell’ambita statuetta non basterà a riportare la pace nella galassia.

Parola chiave dell’opera dell’opera è “minimalismo“, tanto nel segno grafico quanto nella sceneggiatura. Il tratto di Romboli ricorda lo stile disneyano, anche se in versione più adulta, e i disegni, a volte appena sbozzati, rimangono eleganti e leggeri nella loro semplicità. Sempre divertente è poi ritrovarsi in mezzo ad avveniristiche tecnologie fantascientifiche, e vedere i nostri protagonisti maneggiare con con disinvoltura pericolose noccioline esplosive, pilotare giganteschi robottoni, e conservare importanti artefatti in cassaforti quantiche che si espandono e rimpiccioliscono fino ad entrare in un taschino.

Scelta vincente dal punto di vista della sceneggiatura è stata quella di fare economia su tutto quello che risulterebbe accessorio (humor a parte!), superfluo e poco utile ai fini del racconto, valorizzando così le dinamiche veloci e leggere della storia e lasciando al lettore il divertimento di una lettura spedita e allegra.

Tuttavia, a volte sostenere questa dinamica da film d’azione risulta una scelta un po’ troppo sbrigativa: il vissuto dei personaggi non appesantisce la trama e viene svelato solo dove estremamente necessario, ma soprattutto nel caso degli antagonisti, soffrono un po’ troppo questa fumosità, rimanendo indefiniti, fin troppo piatti e ancorati al momento in cui vengono presentati senza che si riesca a vederne uno sviluppo futuro.

Tanto stereotipata la costruzione dei “cattivi”, quanto dinamica quella dei “buoni”, se così possiamo chiamarli, che ci vengono presentati come una chiassosa banda di “caotici fuorilegge dal cuore tenero”, e a cui ci si affeziona così tanto da dimenticarsi della loro natura ladresca.

Anche se poco innovativa dal punto di vista stilistico, strutturale e della storia, questa nuova proposta di Shockdom si rivela una lettura divertente, fresca e senza troppe pretese.

Tutto lascia intendere che vedremo nuovamente all’opera la squadra di “caotici buoni” di Helen Bristol – anche perché troppo è stato lasciato in sospeso – in nuove rocambolesche e movimentate avventure.

Un ringraziamento speciale a Shockdom

IndianaJuls Articoli
Appassionata di arte, illustrazione e letteratura, si è lasciata trasportare nel meraviglioso mondo del fumetto... e ora non può più farne a meno! * arte * fumetto * illustrazione * letteratura * GdR

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