C’è un faro in mezzo al mare, lassù, in Bretagna, la cui esistenza ha segnato la vita di molte persone, dagli abitanti di Sein, terra desolata e bruciata dal sale, ai molti marinai che hanno navigato lungo le coste bretoni. Ar-Men, “l’inferno degli inferni”, è il faro costruito sullo scoglio più irraggiungibile a nord dell’Île de Sein e quella che ci racconta Emmanuel Lepage è la storia di questo solitario baluardo sull’impietoso oceano Atlantico: una storia fatta di tante vite, molte spezzate dalla ferocia delle acque, molte che hanno resistito all’aspra vita su quegli scogli, quasi tutte ammaccate dalla furia del mare.
Nel racconto di Lepage, finzione e realtà documentata si intrecciano, andando a creare un’aura quasi sacrale attorno all’imperturbabile faro che ha resistito all’impeto di migliaia di tempeste. La vita di Germain, l’ultimo guardiano di Ar-Men prima che il faro diventasse automatizzato, fa da cornice narrativa a molte altre storie – vere o leggendarie – che ruotano attorno a Sein e al suo scoglio più inaccessibile: c’è la storia di Dahut, indiscussa regina dell’edonistica città di Ys, che combatte da sola contro gli intrighi orditi dal malvagio sacerdote Vinvaleo; c’è la storia di Moizez, giovane naufrago cresciuto a Sein e vittima delle più becere superstizioni, la cui vita si intreccia indissolubilmente con la costruzione del faro; ma c’è anche la storia della figlia di Germain, del suo collega guardiano Louis, e del bag noz, il vascello fantasma delle leggende bretoni.
Insomma, quando si attracca sulle scivolose pietre di Ar-Men si entra in un territorio in cui il tempo si dilata infinitamente e si fonde con il mito e con la leggenda. Solo i rituali e i gesti ormai automatizzati necessari al funzionamento del faro riportano Germain alla realtà e lo aiutano a non impazzire, a non cadere in un vortice di tormentosi ricordi. La meccanicità e la ripetitività lo rassicurano ma in quell’isolamento in cui ha deciso di vivere, in cui niente può toccarlo e in cui si sente al sicuro, si pone inevitabilmente domande sulla libertà e sullo scopo del singolo nella comunità: Germain ha tentato di essere isola, ma i suoi fantasmi lo hanno inseguito perfino su quell’irraggiungibile sperone di roccia in mezzo al mare.
Sicuramente bisogna essere predisposti a un certo tipo di riflessioni, scenari, storie e ambientazioni per apprezzare appieno Ar-Men, ma il primo impatto con il volume è oggettivamente folgorante: sfogliarne le pagine significa planare su panorami mozzafiato che sembrano usciti dai pennelli di William Turner, significa riuscire a sentire l’umidità e la salsedine nelle ossa, percepire gli umori della natura e dei personaggi attraverso l’espressività che Lepage riesce a dare alle “inanimate” masse d’acqua.
L’unica fonte di disturbo è forse l’eccessiva monotonia negli scenari e nella tavolozza utilizzata, strumento narrativo tuttavia più che efficace nella resa della schiacciante routine di un luogo battuto tutto l’anno dai venti e dalle onde, in cui l’uomo non può che sottomettersi al volere e ai ritmi della natura.
Interessanti sono poi le riflessioni filosofico-religiose stimolate da Lepage, che non propone soluzioni ma mette continuamente a confronto superstizione e scienza, monolitismo cristiano e spiritualismo pagano le cui tracce ancora si intravedono nell’idea di mondo tipica delle popolazioni del Nord.
Più che una graphic novel, Ar-Men è un manuale grafico di filosofia e riflessione, da leggere nei giusti tempi, concedendosi le giuste pause per riflettere o solamente per perdersi negli aspri paesaggi del nord Europa. Una storia che può essere letta una pagina dietro l’altra, oppure aprendo il volume e decidendo se abbiamo bisogno di essere tranquillizzati dal dolce sciabordio di un mare piatto o scossi e svegliati dalla furia di fredde onde spumose.
Ar-Men non è un libro per tutti, ma d’altronde neanche l’inaccessibile scoglio da cui prende il nome lo è.
Un ringraziamento speciale a Tunué
🎵 Non c’è niente di meglio che rilassarsi con un po’ di musica e qualcosa da leggere tra le mani: la playlist che vi consiglio oggi accompagnerà i vostri pensieri mentre osserverete le onde dai robusti parapetti di Ar-Men.
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