Prima di tuffarci a capofitto nella recensione, vorrei fare una dovuta premessa dal retrogusto nostalgico. Chi scrive ha passato, come molti di voi, centinaia e centinaia di ore con il pad in mano giocando all’originale Crash Team Racing su PlayStation. Ricordo vividamente come io e uno sparuto gruppo di amici affrontammo l’epocale spesa del Multitap solo per giocare a CTR (e qualche videogame di wrestling) in quattro. Eravamo poco più che bambini e per noi un acquisto simile rappresentava davvero un oneroso sforzo economico, ma questo breve racconto di vita dovrebbe farvi intuire quanto il sottoscritto abbia venerato il titolo originale di cui Nitro-Fueled porta orgogliosamente e più dignitosamente la bandiera.
Activision ha recentemente mostrato di aver un ottimo fiuto per gli affari cavalcando perfettamente il tangibile sentimento nostalgico che serpeggia nel mondo nerd. Il publisher statunitense ha compiuto davvero un ottimo lavoro, prima con il remake dei primi tre Crash Bandicoot e successivamente con Spyro, intuendo poi che i tempi fossero maturi per ripubblicare un altro grande classico, appunto Crash Team Racing. Intento commerciale a parte, bisogna ammettere obiettivamente l’eccellente qualità (soprattutto artistica) di questi remake che, sebbene non esenti da difetti, si sono guadagnati un quasi unanime rispetto di critica e utenza.
Già posso immaginare la prima domanda che chiunque abbia giocato, anche distrattamente all’originale, mi chiederebbe: ma la grafica com’è? Ragazzi, potete dormire sogni tranquilli in tal senso. Il comparto grafico e quello artistico di Crash Team Racing: Nitro-Fueled sono assolutamente eccellenti. Seguendo il tracciato solcato dai precedenti remake, anche questo kart racing game può vantare un’estetica da urlo. Lo studio Beenox è riuscito non solo nell’impresa di restituire un ottimo adattamento contemporaneo del titolo del 1999, ma anche a colmare quei buchi che sull’originale titolo sviluppato da Naughty Dog, sarebbe stato impossibile riempire vista la limitatissima potenza di calcolo della prima PlayStation.
Le piste sono state riadattate magistralmente e i fondali sono carichi di dettagli, vitali in ogni aspetto e ogni nuovo elemento aggiunto dai designer trova una perfetta integrazione col contesto. Mi verrebbe da pensare quasi che, 20 anni fa, se fosse stato possibile a livello tecnologico, i circuiti sarebbero stati modellati esattamente come lo sono ora in Crash Team Racing: Nitro-Fueled.
La medesima cura è stata ovviamente riservata al riadattamento di tutti gli altri aspetti del titolo originale. I personaggi, ad esempio, sono eccellentemente realizzati; la modalità avventura è stata ripresentata e opportunamente rilucidata per l’occasione; le varie modalità aggiuntive sono tutte lì, dalla caccia ai cristalli alle battaglie. Anche il gameplay è stato ottimamente trasposto e restituisce le medesime sensazioni che l’originale Crash Team Racing era in grado di garantire, dall’appagante sistema di turbo fino all’intelligente gestione dei frutti Wumpa, che non solo garantiscono migliori performance del motore, come le monetine in Mario Kart, ma migliorano la qualità delle armi ottenute tramite le casse disseminate sui percorsi.
Il grande lavoro svolto in Crash Team Racing: Nitro-Fueled, però, non si ferma solo all’ammodernamento delle sezioni originali, ma ha comportato anche l’aggiunta di interessantissime novità che ben si amalgano con il resto a partire dall’area Pit Stop. Qui, infatti, si possono spendere le monete guadagnate a seguito delle proprie gare utilizzandole per comprare nuove skin per i personaggi, Kart, decalcomanie e altre interessanti personalizzazioni cosmetiche. Quest’ultime, inoltre, sono numerosissime e, sebbene purtroppo non influenzino le caratteristiche del veicolo e del pilota, aiutano a personalizzare l’esperienza del giocatore che sicuramente apprezzerà le possibilità di editing proposte. La già citata modalità avventura si arricchisce dell’opzione Nitro-Fueled che permette al giocatore di cambiare il personaggio utilizzato e la sua estetica in qualunque momento.
L’aggiunta più corposa è ovviamente rappresentata dal gioco online, tecnologia assente sul primo Crash Team Racing per ovvie ragioni. Al momento in cui scrivo posso garantire che nessun problema di lag è stato riscontrato e, fattore ancora più importante, Activision ha promesso in diverse occasioni che il gioco verrà continuamente aggiornato con contenuti gratuiti, nuovi personaggi e piste, che porteranno addirittura all’ormai ufficiale arrivo di Spyro nel roster di Crash Team Racing: Nitro-Fueled.
Dal 3 luglio sarà già disponibile gratuitamente la prima stagione del Gran Prix di Crash Team Racing Nitro-Fueled, chiamata Nitro Tour, che offrirà contenuti aggiuntivi come una nuova pista chiamata Twilight Tour, personaggi sbloccabili della Nitro Squad e tanto altro.
Come già menzionato, purtroppo, Crash Team Racing: Nitro-Fueled non è privo di difetti, alcuni dei quali piuttosto evidenti. Il primo di questi è sicuramente l’eccessivo livello di difficoltà che rende il gioco davvero poco accessibile ai giocatori casual, ai quali un kart game idealmente si rivolge. La difficoltà “normale” è tarata molto in alto e, sebbene un giocatore esperto non avrà enormi problemi a governarla, questa dà realmente l’impressione di essere invalicabile per i principianti. La mia personale sensazione è che tra le difficoltà “facile” e “normale” ci sia ampio spazio per l’inserimento di un livello intermedio. Senza voler per forza confrontare il gioco Activision con la diretta concorrenza, bisogna avere l’onestà intellettuale per ammettere che le vette di scalabilità raggiunte da Mario Kart 8 sono anni luce lontane dal sistema di difficoltà impostato da Crash Team Racing: Nitro-Fueled.
Sempre rimanendo sul confronto col capolavoro di casa Nintendo, risulta lampante la differenza tra i due titoli nella diversificazione dei tracciati. Per quanto belli, divertenti e perfettamente rinnovati, i circuiti proposti in Crash Team Racing: Nitro-Fueled sono inevitabilmente vecchi di 20 anni e non presentano, per forza di cose, le geniali migliorie che ben 8 episodi hanno saputo garantire a Mario e compagni. Faccio particolare riferimento, ad esempio, a tutte le diavolerie antigravitazionali inserite nell’ultimo Mario Kart, ai deltaplani e ai sottomarini che nell’originale Crash Team Racing non erano presenti. Per fortuna, in tal senso, concorrono le fantastiche piste estratte dal dimenticato Crash Nitro Kart che garantiscono un’autentica boccata d’ossigeno e rimpinguano il pacchetto di bellissimi tracciati ai più sconosciuti.
I due difetti sopra menzionati sono i veri ostacoli che Crash Team Racing: Nitro-Fueled incontra (al momento, in assenza di patch e aggiornamenti) nella sua scalata alla perfezione e al suo diretto concorrente. A questi sentirei di aggiungere altre fastidiose piccole mancanze come l’impossibilità di settare una telecamera diversa da quella standard costringendo, ogni volta, a cambiarla in gara. Altra sgradevole assenza è quella dell’auto-acceleratore, strumento intelligentissimo in un gioco che fa del freno un uso davvero sporadico e che costringe il giocatore a tenere incollato il pollice su quel dannato pulsante A per diversi minuti. Dispiace, inoltre, constatare come alcuni caricamenti siano estremamente lunghi (e ho letto che la situazione è ancora peggiore su Nintendo Switch). In ultimo, è un gran peccato constatare come le ottime personalizzazioni estetiche non influenzino, come già detto, le performance dei personaggi e dei kart andando a limitare moltissimo la personalizzazione del gameplay.
Crash Team Racing: Nitro-Fueled è un ottimo gioco di Kart venduto ad un prezzo correttissimo, il fantastico remake di un titolo iconico che ha fatto sognare milioni di giocatori. Grazie alla cura posta su grafica, gameplay e contenuti riesce a spazzare agevolmente la concorrenza di altri recenti titoli come, ad esempio, Team Sonic Racing. Sebbene godibile in ogni aspetto e forte di un massiccio supporto post lancio promesso, il gioco soffre di alcuni difetti, congeniti e non, che lo portano ad essere consigliato solo a chi non ha una Nintendo Switch dove, come ben sapete, risiede il re indiscusso dei Kart Games. Discorso diverso per tutti coloro che mangiano pane e nostalgia e che non vedono l’ora di rivivere emozioni oramai dimenticate. Chiunque abbia infatti amato, come me, l’originale titolo sviluppato da Naughty Dogs, troverà in Crash Team Racing: Nitro-Fueled un acquisto irrinunciabile.
Un ringraziamento speciale ad Activision
Trailer del Nitro Tour Grand Prix
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