Siete andati a vedere Spider-Man: Far From Home ed ora avete una voglia matta di saperne di più su Mysterio? Bene, Panini Comics ha pubblicato un volume a fumetti che fa proprio al caso vostro: Spider-Man VS Mysterio, raccolta di alcuni dei più epici scontri tra l’Uomo Ragno e il Maestro delle Illusioni.
I Marvel Studios sono riusciti a portare sul grande schermo, anche grazie alla bravura di Jake Gyllenhaal, la miglior versione live-action possibile del villain, ma con alcune modifiche necessarie al suo background, in maniera tale da poterlo calare nel contesto del Marvel Cinematic Universe. Nei fumetti Quentin Beck nasce come stuntman ed abilissimo tecnico degli effetti speciali, pazzo e narcisista, che si presta al crimine non tanto per denaro o potere, quanto per il gusto di sfoggiare le proprie capacità mettendo sotto scacco i tanto osannati supereroi.
È proprio in questo che risiede il fascino di Mysterio: non ha alcun potere speciale, è un uomo comune estremamente ingegnoso che nel corso della sua carriera è riuscito ad ingannare persino eroi dotati di super-sensi come Spider-Man e Daredevil, facendo perdere loro la cognizione della realtà e a volte mettendo davvero sottosopra le loro vite. Con lui non ci sono mai certezze, è morto e risorto innumerevoli volte e sotto la sua “boccia per pesci” si sono avvicendate almeno altre due persone oltre a Quentin. Insomma, un personaggio con cui gli sceneggiatori Marvel si sono sempre potuti sbizzarrire.
La sfida: Le origini, Mysterio
Con mia sorpresa, il volume Panini si apre con una storia relativamente recente (nonché molto breve) del 2010, La sfida: Le origini, tratta dal numero 4 di Web of Spider-Man 2. Molto carina e con un bel tocco di esoterismo, visivamente apprezzabilissima. Ci dà modo di osservare in azione alcuni trucchetti classici del villain (e anche un po’ ridicoli a dirla tutta), come le scarpe con le molle e una pistola che spara ragnatele simili a quelle dell’Uomo Ragno.
La follia di Mysterio – Schiacciare il ragno
Almeno per quanto mi riguarda, il bello inizia con gli Amazing Spider-Man 66 e 67 del 1968, che raccontano un’unica storia divisa in due parti, intitolate La follia di Mysterio e Schiacciare il ragno. Evaso di galera, Quentin inizia a minacciare la città per far uscire Spidey allo scoperto ed attirarlo in trappola, così da ottenere la sua vendetta. All’ennesima provocazione riesce nel suo intento, scaraventando il supereroe all’interno di un Luna Park in miniatura, per divertirsi a torturarlo dall’alto. La sceneggiatura è di Stan Lee, mentre i disegni di John Romita Sr. (che tendenzialmente preferisco a Ditko).
C’è poco da fare, le storie classiche hanno sempre un fascino unico, permettono di riscoprire un’epoca in cui i fumetti Marvel erano molto diversi e comprendere meglio come si è evoluto il tutto, fino ad arrivare al boom cinematografico dei giorni nostri. In particolare mi fanno sempre sorridere una certa ingenuità di fondo e alcuni dialoghi troppo didascalici, ma ci sono anche molte parti in cui risulta evidente il motivo per cui questi fumetti, e soprattutto personaggi come Spider-Man, siano entrati così tanto nel cuore di milioni di ragazzini, magari infondendo loro coraggio e aiutandoli a superare le proprie insicurezze.
Per fare un esempio, c’è un momento di Schiacciare il ragno in cui Spider-Man in preda a una situazione molto difficile dice: “Per quanto io sia piccolo, per quanto tutto sembri inutile, non devo arrendermi! La mia statura non conta! Neanche la mia vita conta! Nessuno può vincere tutte le battaglie, ma nessun uomo dovrebbe cadere senza lottare!”
The Mysterio Manifesto
La parte centrale di Spider-Man VS Mysterio è occupata eccezionalmente dalla miniserie The Mysterio Manifesto (2001 – mai ristampata finora), scritta da Tom DeFalco e disegnata da Lee Weeks. Dal punto di vista dei disegni lo stile non mi fa impazzire, lo trovo un po’ “ingessato”, ma la storia è molto interessante, oltre che piena di colpi di scena e disorientante proprio come si addice a Mysterio. Al centro delle vicende troviamo Spider-Man e Daredevil, entrambi in lutto per la perdita di persone care, rispettivamente Mary Jane e Karen Page; ovviamente Mysterio si approfitterà di questo loro momento di debolezza, assieme al complice Jack il Matto. Qui nulla è come sembra.
Mysterioso
Conclude il volume la storia Mysterioso (Amazing Spider-Man 618/619/620) del 2010, scritta da Dan Slott e illustrata da Marcos Martin. Qui chi ha giocato il videogame Marvel’s Spider-Man ritroverà diversi personaggi e situazioni familiari. Le vicende ruotano attorno alla famiglia mafiosa del Maggia, sull’orlo della distruzione a causa di Mister Negativo e i suoi demoni interiori, guidati da Testa di Martello. Spider-Man, aiutato anche dal capitano della polizia Yuri Watanabe, interverrà per mettere fine a questa guerra tra gang.
“E Mysterio che c’entra?” vi chiederete. Beh, lascio scoprire a voi qual è il suo ruolo in tutta questa faccenda; sappiate solo che ci sono dei risvolti sorprendenti. Nel complesso, la storia è avvincente e i disegni di Martin non solo rendono i personaggi molto espressivi, ma portano ai nostri occhi alcune tavole spettacolari.
Nelle sue 200 pagine, Spider-Man VS Mysterio riesce ad offrirci un’interessante panoramica su quello che è uno dei villain più affascinanti dell’universo di Spider-Man. Forse io avrei preferito trovarci anche la sua primissima apparizione o comunque storie più focalizzate sulle sue origini, ma nell’ottica del “VS” capisco benissimo il perché di questa selezione e mi ritengo senza dubbio soddisfatto, inoltre la riproposizione di The Mysterio Manifesto dopo tanti anni dona un valore in più al volume.
Addentratevi nella fitta nube di fumo di Mysterio e scoprite quanto può essere labile il confine tra realtà e finzione.
Un ringraziamento speciale a Panini Comics
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