Control (PC)

control gioco pc 2019 remedy

Voto:

Circa un anno fa, trovandolo ad un prezzo stracciato, ho avuto modo di recuperare Quantum Break, titolo precedente di Remedy Entertainment prodotto in esclusiva Microsoft, che devo dire non mi è affatto dispiaciuto; artisticamente e graficamente era sicuramente di alto livello, invece il gameplay, pur non essendo “tragico”, ricadeva in quel filone di giochi in terza persona eccessivamente lineari nei quali, in fin dei conti, non si fa che percorrere un lunghissimo corridoio scriptato tra una cinematica e l’altra.

Passati tre anni ed ed accantonato l’accordo commerciale con Microsoft, lo studio finlandese scatena tutta la sua creatività con Control, la naturale evoluzione del suo predecessore, che riesce a rompere e trascendere molti limiti di questo tipo di TPS eccessivamente guidati, narrando una storia tanto complessa quanto comprensibile e ben scritta, il tutto con un budget limitato rispetto alle classiche produzioni AAA.

control game pc screenshot 1

La protagonista di questa nuova avventura è Jesse Faden, una ragazza in cerca di suo fratello Dylan, preso in custodia da Agenti Federali anni prima in seguito a un “Altered World Event” avvenuto nella cittadina di Ordinary, che li ha visti coinvolti in prima persona. Grazie al “contatto” e la guida di una vecchia amica, Jesse si reca a New York e si imbatte nel misterioso Federal Bureau of Control, nel quale il gioco si svolge. Non aggiungo altro riguardo la trama perché è uno dei maggiori punti di forza del titolo e qualsiasi dettaglio in più potrebbe portare a uno spoiler involontario, data la natura complessa e sfaccettata della vicenda: vi basti pensare che ci sono molti rimandi, sia per regia che per estetica, a Twin Peaks, essendo dichiaratamente uno dei prodotti preferiti da Sam Lake, creative director del gioco e colonna portante di Remedy.

La direzione artistica infatti è veramente magistrale: le ambientazioni sono il frutto di un connubio assolutamente vincente tra minimalismo moderno e stile della CIA anni ’60/’70, condito da una composizione delle scene e una regia degne di un film di David Lynch. Ciò che stupisce di Control è come ogni dettaglio sia inserito per un motivo, come nella sua cripticità riesca comunque a risultare chiaro e comprensibile ad un giocatore attento, trovando ulteriori esplicazioni ed approfondimenti nei collezionabili forse meglio gestiti degli ultimi tempi: divisi tra documenti, registrazioni, visioni e “telefonate”, risultano tutti tasselli utili alla comprensione d’insieme e neanche quelli più comici sono davvero superflui o dimenticabili, essendo inoltre posizionati in luoghi defilati ma mai nascosti con malizia.

control 2019 gameplay

Il gameplay si può annoverare nel genere TPS solo all’apparenza, poiché parte da questa base per poi espandersi verso nuovi lidi. Infatti la prima arma che otterremo è la Service Gun, pistola dimensionale alla quale potremo cambiare, andando avanti nel gioco, forma e modalità di fuoco, potendo scegliere 2 varianti su 5 tra le quali switchare in combattimento. Inoltre sia Jesse che la Pistola sono migliorabili grazie a slot per Mod che troveremo nella mappa: sbloccandoli potremo aumentare le percentuali di vita, danno, recupero dell’energia, eccetera. Oltre alla Pistola di Servizio, tramite gli Oggetti di Potere la nostra protagonista potrà apprendere 4 diversi poteri telecinetici come il classico lancio di oggetti, il controllo mentale dei nemici e il volo, che renderanno effettivamente più vario ed interessante il gioco, senza limitarsi a fare solo da contorno come succede spesso.

Altra nota di merito va alle mappe, che presentano un design mai scontato, sviluppandosi spesso in verticale e rivelandosi ricche di zone da esplorare e ri-esplorare una volta ottenute nuove abilità e/o pass per la sicurezza di livello più alto. Anche la struttura delle missioni contribuisce all’immersione nel gioco, lasciando al giocatore totale libertà di muoversi nello spazio, avendo tra l’altro a disposizione delle bellissime missioni secondarie che invogliano a non proseguire con la storia principale per mettersi, invece, ad approfondire lo strano luogo nel quale ci si trova (basti pensare che anche i poteri principali sono inseriti come missioni secondarie). A tutto ciò si aggiungono delle missioni “a tempo” che definirei addirittura terziarie per la loro funzione principalmente di grinding e che io personalmente non ho apprezzato moltissimo, anche se ad alcuni potrebbero piacere.

control game paranormale

In questa sinfonia dall’altissimo valore artistico però non mancano alcune note stonate: forse il difetto più grande risiede nell’ottimizzazione, che su console porta il gioco a girare addirittura a 900p sulle versioni standard di PS4 e Xbox One, raggiungendo dei 30fps neanche troppo stabili solo su PS4 Pro e Xbox One X. Su PC per fortuna la situazione è di gran lunga migliore, se non si attiva il Ray Tracing: riusciamo ad avere una grafica bellissima e dei 60fps abbastanza stabili che non subiscono mai cali drastici. Inoltre è impressionante come non generi del lag la (seppur limitata) distruttibilità dell’ambiente per mezzo della telecinesi, tra fisica degli oggetti e particellari voluminosi.

Un’altra pecca è riscontrabile nell’albero delle abilità, che si riduce a meri upgrade in potenza delle skill pre-acquisite, con solo due singole caselle che aggiungono effettive abilità, ma sempre dipendenti dai poteri base (come lo schianto sui nemici dal volo). Non ottimale neanche il bilanciamento delle varianti della Service Gun, che finisce per rendere la versione base un must-pick grazie alla sua versatilità, eclissando quasi tutte le altre. Avrei inoltre gradito una migliore gestione dell’inventario delle Mod, sia quelle personali che dell’arma, poiché la presenza di slot limitati costringe il giocatore a far pulizia (di una Mod alla volta) per poter ricevere quelle di livello superiore, rendendo il loot un po’ troppo macchinoso.

control game paranormale

Control è un videogioco fantastico, la riprova che non c’è bisogno di un corridoio scriptato e soporifero per creare una narrativa intrigante, con una regia ispirata ed un world-building dettagliatissimo, né tantomeno di usare per forza le coperture alla Gears in una mappa che è solo una successione di arene, per creare un TPS divertente da giocare. Control è tutto questo, un gioco assolutamente sorprendente in tutte le sue sfaccettature, minato da qualche piccolo problema che però non influisce sul godimento dell’opera intera. Se non l’avete ancora acquistato, il consiglio è di farlo al più presto: non è un’esperienza da lasciarsi sfuggire!

Lorexio Articoli
Professare l'eclettismo in un mondo così selettivo risulta particolarmente difficile, ma tentar non nuoce. Qualsiasi medium "nerd" è passato tra le sue mani, e pur avendo delle preferenze, cerca di analizzare tutto quello che gli capita attorno. Non è detto che sia sempre così accurato però.

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