Piccole Donne (2019)

Voto:

Piccole Donne, nuovo adattamento dei romanzi di Louisa May Alcott, è un film del 2019 scritto e diretto da Greta Gerwig. Il cast è a dir poco stellare: accanto a Meryl Streep e Bob Odenkirk, poco presenti in scena ma perfetti nel loro ruolo, troviamo Saoirse Ronan, Emma Watson e Timothée Chalamet. Non è un film privo di difetti, ma tutto sommato fa il suo lavoro e permette di rivivere ancora una volta le avventure delle sorelle March.

Tutti conoscono la trama di quella straordinaria epopea domestica che è Piccole Donne, e Gerwig la rispetta fedelmente: Meg (Emma Watson), Jo (Saoirse Ronan), Beth (Eliza Scanlen) ed Amy (Florence Pugh) sono quattro sorelle che si trovano a fronteggiare le gioie e i dolori della vita quotidiana ai tempi della guerra di secessione americana.

piccole donne 2019 cast

Anziché seguire l’ordine cronologico degli eventi, però, il film alterna gli avvenimenti di Piccole Donne e Piccole Donne Crescono, e si concentra principalmente sulle avventure della beniamina di ogni ragazzo o ragazza che si sia immerso nella lettura di questi libri: la scapestrata e buffa Jo March, interpretata a dir poco magistralmente dalla Ronan. Le sue scene con Chalamet, il Theodore “Laurie” Laurence che stavamo aspettando, rendono perfettamente l’idea della grande amicizia tra i due. Il feeling tra i due attori è notevole, riescono a strappare una risata in ogni momento, specialmente nelle gag comiche senza dialoghi.

Peccato invece per la resa della storia d’amore tra Jo e Fritz Baher (Louis Garrel), forzatissima e poco approfondita: sembra che i due si innamorino senza motivo, e anche la scena “sotto l’ombrello”, forse una delle più romantiche mai scritte, è priva di pathos.

piccole donne 2019 jo e laurie

Viene dato molto spazio anche alla più piccola delle sorelle March, Amy: forse è il personaggio reso meglio all’interno del film, perché è l’unico in cui si intravede la crescita a cui la portano le delusioni della vita. Poi c’è Beth che, come nel libro, si conquista un posto nel cuore degli spettatori.

Grande delusione per come è stato trattato il personaggio più problematico dal nostro punto di vista moderno, forse anche per il taglio femminista che si è voluto dare al film: Meg, che viene relegata a poche e brevissime scene, ma che nonostante ciò è resa abbastanza bene dall’interpretazione di Emma Watson; ad un certo punto sembra quasi pentita della sua scelta di vita, mentre nel romanzo è l’unica che mantiene la sua aspirazione di diventare moglie e madre dall’inizio alla fine.

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Piccole Donne non è certamente un film indimenticabile, anche a causa di un montaggio confuso che fa apparire le scene slegate fra loro al di là del disallineamento temporale, e che le rende difficilmente comprensibili a chi non ha la lettura del romanzo come background.

L’alternarsi delle linee temporali dei due romanzi, seppure innovativo nell’ambito degli adattamenti cinematografici di questi ultimi, non permette di apprezzare al meglio la crescita psicologica delle protagoniste, tema che invece è centrale in questo classico. A salvarlo contribuisce l’aura immortale dell’opera della Alcott, nonché le abilità attoriali del cast e il fascino che il period drama esercita sul pubblico: costumi e ambientazioni sono infatti un suo punto di forza.

    Haydée Articoli
    Sono essenzialmente un topo di biblioteca, ma mi sono appassionata al cinema all'università. Onnivora, ma solo per quanto riguarda l'arte.

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