Benvenuti nelle terre Arziane dove, a causa di uno strano morbo, tutte le creature hanno iniziato a vagare senza meta e a dedicarsi ad attività insolite e stravaganti. Toccherà a voi, con i vostri eroi, riuscire a trovare questi giovani avventurieri e salvarli.
Roam è un gioco da tavolo per 2-4 giocatori di Ryan Laukat (Above and Below, Near and Far) edito in Italia da dV Giochi, basato su meccaniche di piazzamento e controllo, maggioranze e deck building.
Il setup è molto semplice: per prima cosa si pescano 6 carte Territorio e si forma una griglia 3×2 con il lato del territorio visibile al fine di formare una mappa, poi ogni giocatore riceve 3 carte personaggio iniziali e 24 segnalini Esplorazione contrassegnati da uno specifico colore.
Ogni giocatore si dispone presso uno dei 4 lati della mappa ed allinea conseguentemente i suoi 3 personaggi iniziali. Subito dopo si scoprono casualmente 4 tasselli Artefatto, disponibili per tutti i giocatori. Infine si assegnano le carte di riepilogo del turno, una delle quali contraddistingue il primo giocatore, e si forma una riserva di monete, tasselli Artefatto dal lato coperto ed il mazzo di carte Territorio.
Una partita a Roam si articola in diversi round, in cui ogni giocatore nel suo turno usa uno dei propri personaggi disponibili a faccia in su, per piazzare i segnalini sulla mappa, e lo capovolge per indicare che è stato già usato. Ogni personaggio presenta una specifica configurazione di piazzamento, da rispettare rigorosamente in base all’orientamento rispetto alla mappa, senza possibilità di ruotarla o capovolgerla.
Se una casella è già occupata, viene saltata. Piazzando un segnalino sopra un simbolo moneta, si riscuote dalla riserva un equivalente numero di segnalini moneta. Quando un personaggio presenta un simbolo di casella tratteggiata, è possibile sfruttare anche quel piazzamento pagando 2 monete.
Alla fine del turno di uno dei giocatori, se c’è una carta Territorio con tutti e 6 gli spazi occupati da un segnalino, si gira la carta territorio sull’altro lato e si rivela creatura che è stata ritrovata in quel territorio. La carta viene assegnata a chi ha il maggior numero di segnalini del proprio colore su di essa. In caso di parità tra due o più giocatori, si procede in ordine di turno a puntare monete, con un meccanismo di asta scoperta in base alle proprie possibilità, per potersi aggiudicare la carta.
Ogni carta presenta una nuova configurazione di piazzamento utilizzabile dal giocatore nei round successivi.
Se all’inizio del turno di un giocatore tutte le proprie carte sono capovolte, allora è necessario girarle nuovamente tutte sul lato utilizzabile, a meno che non si faccia ricorso al riposo anticipato pagando una moneta per ciascun personaggio a faccia in su rimasto, affinché tornino nuovamente disponibili.
Ogni giocatore, come azione aggiuntiva, può anche acquistare e/o utilizzare una o più tessere Artefatto che forniscono ulteriori bonus e potenzialità di azione. Si gioca fino a che un giocatore ha 10 personaggi davanti a sé (inclusi i 3 di partenza), dopodiché si completa il round in corso e si contano i punti vittoria raffigurati in cornice romboidale sulle carte. Colui che ha più punti è il vincitore. In caso di parità vince chi ha più monete.
Sono disponibili anche ulteriori varianti di gioco: l’Avamposto, che assegna ulteriori punti a chi riesce a circondare con i propri segnalini un segnalino avversario, ed il Doppio Segnalino, che segue le regole base con l’eccezione che è possibile piazzare 2 segnalini su uno spazio territorio anziché uno. Si prevede anche una variante introduttiva che abolisce l’uso dei tasselli Artefatto.
Roam rappresenta il perfetto gioco introduttivo ad alcune delle meccaniche più utilizzate nei giochi da tavolo moderni, che qui sono tutte presenti in modo bilanciato ed efficace. Il regolamento è breve, semplice e chiaro, senza eccezioni o cavilli a complicare le cose, a fronte di una componente tattica per niente banale.
Uno degli elementi di novità riguarda la configurazione bloccata delle carte personaggio nei confronti della mappa, cosa che aggiunge un pizzico di asimmetria. Nel corso della partita i giocatori sgomiteranno molto per accaparrarsi spazio, monete, artefatti e carte territorio/personaggi, situazione che si acuisce con l’aumentare del numero di giocatori.
In 2 giocatori il gioco è leggermente più largo, anche se godibile lo stesso, mentre è in 4 giocatori che Roam dà il suo meglio in termini di interazione, sia diretta che indiretta. Ovviamente anche la durata della partita dipende dal numero di giocatori, anche se non si dovrebbe andare oltre un’ora di gioco.
Man mano che si va avanti ci si costruisce il proprio deck di personaggi in maniera intelligente e consapevole, con la possibilità di potenziarlo grazie alle azioni aggiuntive delle carte Artefatto. L’utilizzo combinato di entrambi porta risultati vantaggiosi per sé e punitivi per gli altri. Alcuni tasselli, ad esempio, consentono di spostare e di rimuovere segnalini altrui vanificando alcune mosse dei nostri avversari.
La componente aleatoria è praticamente inesistente e questo consente a tutti i giocatori di giocare con gli stessi mezzi, premiando così le scelte migliori. La longevità è infinita dal momento che ogni partita è diversa dall’altra in base alle combinazioni utilizzate, alle scelte dei nostri avversari, ai territori ed ai personaggi pescati di volta in volta. Non c’è ambientazione, visto che il gioco è essenzialmente un astratto, ma i disegni e le frasi sono comunque piacevoli e divertenti.
I materiali infine sono ottimi. Le carte sono di grandi dimensioni e resistenti al punto da non dover essere necessario l’utilizzo delle sleeves protettive. I tasselli ed i segnalini sono grandi e robusti e la scatola è compatta e ben dimensionata.
Roam è il gioco perfetto per i neofiti che vogliono avvicinarsi al mondo dei giochi da tavolo moderni, per imparare nuove meccaniche e cimentarsi in sfide interattive ed intelligenti. È adatto anche ai giocatori più esperti in cerca di qualcosa di leggero e veloce, in cui siano comunque presenti diverse tipologie di meccaniche su cui soffermarsi a pensare con ingegno se non si vuole perdere la partita.
Un ringraziamento speciale a dV Giochi
Sul gioco nulla da eccepire, sui materiali qualcosa.
Le carte sebbene telate sono sottili il che provoca scollamenti agli angoli nel mischiarle.
Lo scatolo striminzito!!
Ciao Matteo, in verità le carte telate sono abbastanza resistenti e non necessitano neanche di bustine protettive, soprattutto se mischiate con criterio e non come se fossero le carte per la briscola. La scatola è dimensionata per i componenti che contiene, nulla di più. Comunque gioco davvero carino.