Il vero orrore, quello che fa tremare le cuore e tormenta gli incubi più sordidi, quello sottile ed inaspettato ma talmente forte da riecheggiare nell’inconscio fino alla fine dei tempi, è giunto al pubblico grazie a Masques, antologica horror costituita da 5 volumi a cura di Jerry M. Williamson e pubblicati fra il 1984 ed il 2006, a cui hanno partecipato alcuni fra i più importanti autori dell’horror americano (fra cui Stephen King).
Le maschere dell’orrore sono a pieno diritto ritenute un’espansione delle antologie di Masques, innovativamente illustrate tramite il mezzo del fumetto, disponibili in Italia in un volume edito da Cut-Up Publishing e curato da Stefano Fantelli.
La raccolta è costituita da 8 racconti scelti fra i più originali e terrificanti disegnati da validissimi autori del panorama fumettistico; l’edizione italiana è impreziosita dalla copertina inquietante e mozzafiato di Fabio Listrani e il volume è confezionato con particolare attenzione ai particolari considerando la rilegatura in filo (molto resistente e duratura), copertina rigida ed opaca ed una carta tanto valida da poterne sentire la porosità al tatto, unita ad un’ottima stampa dai colori vividi, dei quali non si perde alcuna sfumatura.
Per lasciare totale libertà creativa ed espressiva, le storie hanno una lunghezza variabile, sono ovviamente autoconclusive ed hanno come unico filo comune il tema dell’horror. Ogni singolo episodio, nonostante la sua brevità, è un vero e proprio viaggio in un altro mondo, un’immersione in acque profonde ed oscure a cui il lettore non si può sottrarre.
Si percepisce che ogni racconto è scritto da penne piene di talento e ben consapevoli di come riuscire a narrare una storia completa anche in poche pagine: nessuna delle otto trame risulta incompleta ed insoddisfacente. Certo, alcuni racconti potrebbero non incontrare i gusti personali di qualcuno, ma è innegabile che la narrazione sia costruita in maniera esauriente: viene data ogni informazione necessaria a comprendere il contesto ed immedesimarsi, senza rivelare nulla di superfluo. Il lettore si trova a vivere con i personaggi quello scorcio, credendoci e vedendolo come plausibile. L’unico quesito concesso è quello che si pone al termine della lettura: “Ed ora?”.
In linea con una narrazione old-style (che per brevità e per crudezza in certi casi ricorda una versione più adulta di “Piccoli Brividi”) anche lo stile grafico è definibile come vintage, eppure in questa lettura ho sentito un sapore nuovo. Le maschere dell’orrore riesce ad unire attuale a retrò, ampliando anche in maniera esponenziale il pubblico che lo potrebbe apprezzare: i più maturi sfogliandolo potrebbero avere moti nostalgici sia per i nomi degli autori che per rimandi a vecchie antologie (come “I racconti di Zio Tibia”), mentre i più giovani potrebbero essere incuriositi da un modo di vivere l’horror per loro totalmente nuovo.
Per gli appassionati del genere horror, leggere Le maschere dell’orrore è un piacere per la mente e per gli occhi, perché questo volume racchiude in sé delle piccole opere d’arte. Una cosa importante da aggiungere è che, nonostante la loro lunghezza, i racconti non puntano unicamente a spaventare il lettore, ma a terrorizzarlo lasciando sempre una riflessione di fondo su temi molto importanti. Si parla dell’atrocità della guerra in Vietnam, dell’isolamento e la drammatica incognita del futuro a causa di una pandemia, della condanna inesorabile di una malattia mortale… tutti temi estremamente attuali.
Cut-up Publishing portando “J.N. Williamson’s Illustrated Masques” in Italia ci offre l’occasione di leggere qualcosa di completo e terrorizzante come non si vedeva da moltissimo tempo (se non per rare eccezioni). Le maschere dell’orrore è una lettura in grado di rendere felici gli appassionati dell’horror e allo stesso tempo iniziare una nuova generazione di lettori a questo genere, insegnando che il vero orrore non è costituito da sangue, spaventi e violenza, ma spesso si nasconde in cose molto più improbabili e di tutti i giorni. Lasciatevi conquistare da questo volume e vi garantisco che ne uscirete soddisfatti, turbati e segnati.
Un ringraziamento speciale a Cut-Up Publishing
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