La tecnica degli Origami, dal giapponese 折り紙, ossia l’arte di piegare la carta, risale al XIV secolo. È usanza giapponese, infatti, regalare un origami a forma di gru come simbolo di purezza.
Dopo circa due anni dall’uscita di Origami, gioco di Christian Giove del 2017 edito in Italia da dV Giochi, ecco che compare il nuovo lavoro dell’autore, Origami Leggende, uno stand-alone che può anche essere combinato con Origami come espansione.
All’interno della scatolina, compatta e funzionale come quella del suo predecessore, troviamo 92 carte origami, suddivise in 4 nuove famiglie di origami (Animali polari, Animali esotici, Dinosauri, Creature leggendarie) e 20 personaggi (suddivisi in due colori), 18 carte Carta di riso, il regolamento ed il consueto origami primo giocatore, questa volta da realizzare a forma di un simpatico pinguino.
Anche in questa versione le carte hanno una doppia funzione: sono sia una risorsa (le pieghe) che l’oggetto da collezionare per guadagnare punti vittoria. Il setup resta pressoché lo stesso: il numero di famiglie in gioco è pari al numero di giocatori, così come anche il numero di coppie di personaggi. Poi si distribuisce un numero di carte scoperte fino al raggiungimento di almeno 10 pieghe ciascuno, e si determina il primo giocatore. Infine si mischia il mazzo di pesca e si genera un’offerta di quattro carte a faccia in su.
Le azioni disponibili sono due (non c’è più l’azione speciale delle carte come in Origami):
- Pescare carte dalla fila centrale per un valore totale di 4 pieghe, rispettando il consueto limite di 8 carte in mano
- Giocare un origami pagandone il costo in pieghe e posizionandolo in una delle proprie due collezioni, col rispetto della regola secondo cui la differenza del numero di origami tra le due collezioni può essere massimo di uno
Lo scopo del gioco, come sempre, è totalizzare il maggior numero di punti grazie alle carte giocate.
Le novità principali di questa versione sono caratterizzate dai seguenti elementi:
- Origami ad effetto continuo: fintanto che l’origami è visibile in cima ad una propria collezione l’effetto descritto è attivo
- Personaggi: ogni personaggio va giocato al centro del tavolo ed ha un effetto che impatta su tutti i giocatori. Appena si gioca un personaggio è possibile, in aggiunta, giocare gratuitamente in una propria collezione un origami disponibile dall’offerta comune. Dal momento che ogni personaggio ha due versioni, una gialla ed una rossa, se è già in campo una delle due versioni la stessa viene rimpiazzata dal suo alter ego
- Carta di riso: entrano in gioco soltanto con la famiglia degli animali polari, hanno il valore di 1 piega, ed appartengono ad un mazzetto di carte separato nonostante contribuiscano al raggiungimento del limite di carte in mano. Il loro effetto è duplice, potrebbe essere penalizzante da un lato ma potenzialmente redditizio se combinato con le carte giuste
Origami Leggende mantiene inalterate le meccaniche del suo predecessore, così come anche tutte le relative qualità: è un gioco facile da spiegare, ma per niente banale e giocabile a diversi livelli, a seconda dell’abilità e dell’esperienza dei giocatori. Nelle prime partite si predilige un approccio più tattico ma, con l’aumentare dell’esperienza e della conoscenza delle carte, si aprono scenari strategici più ampi e combinazioni di carte molto potenti ed efficaci.
La scalabilità e la versatilità restano ottime, in due il gioco è prevalentemente tattico e più controllato mentre, con l’aumentare del numero di giocatori, il ventaglio strategico si allarga (con l’aumento del numero di famiglie e personaggi in gioco) ma anche la durata ne risente, pur rimanendo entro i limiti di un’oretta.
Anche se Origami Leggende può essere tranquillamente giocato come gioco a sé stante, credo che dia il suo meglio proprio in combinazione con Origami come espansione. Lo stesso autore in un’intervista rivela che il primo Origami era nato con molte più famiglie, che poi sono state ridotte a cinque, e che Leggende quindi va a completare il gioco originale. La logica del sistema Origami si fonda proprio sulla combinazione di famiglie di origami differenti, e dai relativi possibili intrecci di effetti, cosa che ne garantisce anche un’elevatissima longevità e flessibilità. Il gioco si presta bene al mixing di famiglie, anche se ce ne sono alcune che hanno maggior senso ed efficacia se giocate in combinazione con almeno altre due (e quindi in 3 o 4 giocatori).
Anche gli effetti dei personaggi, dal momento che impattano su tutti i giocatori, rappresentano un forte elemento di interazione e di strategia, dato che bisogna saperle giocare al momento giusto per massimizzare il proprio vantaggio rispetto agli avversari, cosa maggiormente controllabile in due giocatori. Le illustrazioni, a cura di Francesco Perticaroli, restano bellissime da vedere nonostante l’ambientazione sia pressoché assente ed il gioco sia un card game astratto del tipo pesca e gioca.
Origami Leggende si è rivelato un degno successore del primo Origami e, nonostante sappia regalare ottime partite se giocato a sé stante, esprime il suo massimo potenziale in combinazione con il gioco originale, esaltandone le potenzialità, la rigiocabilità e l’interazione tra i giocatori.
Un ringraziamento speciale a dV Giochi
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