Ermete Trismegisto, dal greco antico Ἑρμῆς ὁ Τρισμέγιστος, è un personaggio leggendario dell’età pre-classica identificato come il patrono dell’alchimia. Tra i tanti obiettivi dei suoi studi il più significativo è quello della creazione della pietra filosofale, sostanza catalizzatrice capace di risanare la corruzione della materia, procurando l’immortalità, l’onniscienza e la trasformazione dei metalli in oro.
In Trismegistus – La Formula Finale, gioco da tavolo di Daniele Tascini e Federico Pierlorenzi per 1-4 giocatori, edito da Giochix, i giocatori interpretano il ruolo di giovani alchimisti che, grazie alla realizzazione di esperimenti, artefatti e trasmutazioni di metalli, concorrono con l’obiettivo di diventare il più grande successore di Trismegisto.
Una partita si svolge in 3 round e, in ognuno di essi, ciascun giocatore dovrà sfruttare 3 dadi per eseguirne le varie azioni grazie al relativo potere.
Dopo aver preparato il setup, spiegato dettagliatamente in 28 punti e suddiviso in preparazione generale e preparazione dei giocatori, ogni round si articola in diversi turni giocatore, costituiti dalle seguenti fasi:
- Selezione del dado preso da una ciotola sul tabellone: il dado va posizionato sul Tracciato Potere della propria plancia, a seconda del suo Potere (da 1 a 5, pari al numero totale di dadi presenti in una ciotola in quel momento). È possibile modificare il potere, il simbolo ed il colore di un dado tramite appositi segnalini guadagnati nel corso della partita
- Azioni: è possibile scegliere tra un ventaglio di 6 azioni principali e 3 azioni gratuite (sbloccare una Formula con l’oro, completare un esperimento, usare il potere di una Formula). Gli effetti di ciascuna azione principale dipendono dal simbolo e dal colore sul dado selezionato. Le azioni principali sono:
- Spendere 1 o più Potere per ottenere Materiali grezzi
- Spendere 1 o più Potere per ottenere Essenze Alchemiche
- Spendere 1 o più Potere per effettuare Trasmutazioni di Materiali
- Spendere esattamente 3 Potere per ottenere un Artefatto
- Spendere esattamente 1 Potere per ricaricare un proprio Artefatto
- Spendere esattamente 1 Potere per ottenere una carta Esperimento
- Reazioni degli avversari: dopo aver effettuato una delle azioni principali menzionate sopra, e qualsiasi azione gratuita, qualunque altro giocatore può girare a faccia in su un proprio segnalino Reazione per eseguire una delle seguenti Reazioni (facendo riferimento al dado di chi ha svolto l’azione principale):
- Ottenere 1 Materiale grezzo dalla riserva
- Ottenere 1 Essenza Alchemica dalla riserva
- Trasmutare 1 Materiale
- Ricaricare un proprio Artefatto
- Pulizia Laboratorio: se il Potere del dado sulla propria plancia è sceso a zero lo si sposta nel riquadro dei dadi usati. Se è il terzo dado si sposta anche il segnalino Ordine di Turno sul tabellone. Si rimuovono gli eventuali segnalini bonus, sui tracciati Maestria, sbloccati in questo turno
I Materiali (Piombo, Rame, Stagno, Mercurio, Ferro, Argento ed Oro) si distinguono in grezzi e raffinati (tranne il Piombo, che è sempre grezzo, ed Argento ed Oro, che sono sempre raffinati). Tramite l’azione di Trasmutazione è possibile trasmutare i materiali secondo una specifica sequenza indicata sulle plance giocatori. Per svolgere quest’azione occorre anche spendere una corrispondente quantità di Essenze Alchemiche (Fuoco, Acqua, Aria, Terra), grazie alle quali è possibile avanzare sui corrispondenti Tracciati Maestria per ottenere ulteriori benefici e punti vittoria.
Gli Esperimenti sono costituiti dalle apposite carte, ciascuna caratterizzata da uno dei 4 simboli/colori delle Essenze Alchemiche, e possono essere eseguiti soddisfacendo i relativi requisiti di Materiali e Posizione sul relativo Tracciato Maestria. Gli Esperimenti forniscono simboli, bonus e punti vittoria ed inoltre contribuiscono allo sblocco delle Tessere Formula necessarie per la costruzione della Pietra Filosofale (tessere che, a loro volta, sbloccano bonus e forniscono punti).
Gli Artefatti sono tasselli che, una volta disponibili negli appositi slot sulla propria plancia Laboratorio, forniscono simboli e bonus aggiuntivi ogni volta che si esegue una Trasmutazione di materiali adiacenti allo slot corrispondente.
Per rendere la partita più competitiva ci sono anche le carte Obiettivo che sono comuni a tutti i giocatori, ma solo il primo che le soddisfa può rivendicarle e forniscono punti aggiuntivi.
Alla fine del terzo round la partita termina e si contano i punti vittoria forniti da Esperimenti, Pubblicazioni (carte con obiettivo personale da soddisfare entro fine partita per ottenerne i relativi punti), Pietra Filosofale (set collection di Tasselli Formula), Obiettivi, Tracciati Maestria, Materiali e Segnalini Dado Etereo.
Il giocatore con il maggior numero di punti è il vincitore. In caso di pareggio vince colui che ha completato il maggior numero di Esperimenti.
Trismegistus è un gioco molto tecnico, stretto e con una logica ad ingranaggi. La partita di ogni giocatore gira intorno alla scelta cruciale di 9 dadi totali, ciascuno dei quali impatta notevolmente l’andamento della partita.
La meccanica di gioco è quella del draft di dadi, del set collection e dei tracciati, al fine di svolgere azioni, soddisfare requisiti e sbloccare obiettivi. I dadi sono personalizzati e caratterizzati da simboli (relativi ai Materiali ed alle Essenze Alchemiche), colori (relativi alle Trasmutazioni ed agli Artefatti) e potenza (che definisce la quantità di azioni disponibili).
Proprio per questo la scelta di ciascun dado è molto difficile, dal momento che bisogna prevederne a priori i diversi usi in base alle sue caratteristiche, così da non sprecare azioni importanti o che risulterebbero poco armonizzate con le altre (punto cruciale data la strettezza del gioco).
L’incidenza dell’alea è molto bassa ed ogni azione deve essere pensata in armonia con l’impostazione generale della partita, degli obiettivi che ci si è prefissati e dei tracciati che si intende perseguire.
Il regolamento è globalmente comprensibile, anche se leggermente disordinato nella sequenza delle informazioni necessarie, e presenta qualche lacuna e qualche punto dubbio che va risolto con l’esperienza, col ragionamento o facendo ricorso al manuale in lingua inglese.
Il simbolismo nel gioco è di fondamentale importanza, per ciascuna azione e pianificazione, ed è proprio per questo che si sente la mancanza di una simbologia ergonomica sulle plance e sul tabellone e, soprattutto, di un player aid riepilogativo. Per il resto i materiali di gioco sono complessivamente di buona qualità e piacevoli da maneggiare così come l’artwork rende bene il tema scelto.
Superato lo scoglio del regolamento, e dopo aver familiarizzato con l’insolita simbologia, il gioco scorre molto bene e la sfida diventa sempre più interessante. Tutta la partita è un concentrato di strategia dove si abbandona la strada della tattica a breve termine per guardare all’efficienza globale della propria impostazione di gioco.
L’interazione tra i giocatori è molto bassa e di tipo indiretto, la si percepisce solo nell’acquisizione dei dadi, delle carte e degli artefatti disponibili sul tabellone. Anche le carte obiettivo sono uno spunto su cui scontrarsi, ma non eccessivamente.
La durata, apparentemente breve, nella pratica è altamente influenzata dall’elevata necessità di ponderare ogni mossa, ed anche dalla fase delle reazioni dei giocatori, quindi bisogna considerare circa 1 ora per giocatore. Di conseguenza la scalabilità non è ottimale ed il gioco sembra dare il suo meglio in 2 giocatori mentre in 3 o 4 si rischia di sforare le 4 ore e di avere eccessivi tempi di downtime.
Menzione a parte merita la modalità in solitario, a cura di Dàvid Turczi e Nick Shaw, in cui il giocatore gioca come di consueto mentre c’è un algoritmo da seguire per il gioco del Botmegistus e lo scopo è quello di totalizzare più punti dell’automa. È anche possibile aumentare o diminuire la difficoltà per affrontare così diversi livelli di sfida.
Nonostante, a detta degli autori, la scelta del tema sia nata prima della progettazione del gioco, e rispetti la simbologia storica dell’alchimia, l’ambientazione si sente solo marginalmente ed il gioco è pressoché un astratto.
Trismegistus – La Formula Finale è un gioco adatto a veri hard gamers amanti dei giochi cervellotici, pieni di combinazioni ed a bassissima interazione ed aleatorietà. Inizialmente risulta macchinoso, ma con l’aumentare della propria esperienza diventa sempre più fluido ed armonioso.
Un ringraziamento speciale a Giochix
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