Kairos, di Ulysse Malassagne

L’edizione integrale di Kairos di Ulysse Malassagne arriva in Italia grazie a Edizioni BD sotto forma di un pregiatissimo volume cartonato di quasi 200 pagine.

Kairos è un fumetto molto più complesso di quanto non possa sembrare leggendo la sinossi disponibile online, o addirittura rispetto a una prima e sommaria lettura, perché dietro un’ambientazione favolistica nasconde dei temi molto forti che possono benissimo essere trasposti nella contemporaneità.

Ma permettetemi prima di presentarvi brevemente la storia: Nills e Anaëlle decidono di passare un rilassante weekend nella casa di campagna ormai in disuso della ragazza; tutto sembra andare per il meglio, finché nel cuore della notte un drappello di draghi umanoidi compare da un portale magico e rapisce Anaëlle. Nills, messo alle strette, decide quindi di seguirli per riavere la sua amata. Da quel momento si troverà catapultato in un mondo abitato da draghi dove non potrà fare altro che contare su sé stesso.

Già dalle prime pagine Malassagne riesce a delineare il carattere dei protagonisti lanciando piccoli indizi che dimostrano la sua abilità nel comporre una sceneggiatura completa e ben eseguita senza usare parole o informazioni di troppo. Ciò inoltre permette al lettore di comprendere le azioni dei personaggi (senza necessariamente entrare in empatia), scegliendo se giustificarle o condannarle.

L’intera storia ruota attorno a Nills e al suo spasmodico bisogno di ritrovare Anaëlle, un bisogno che si evolve diventando sempre più assoluto. I riflettori vengono puntati su una sfumatura di amore fra le meno trattate, ovvero quella della dipendenza, in cui un componente della coppia non riesce a stare senza l’altro e farebbe di tutto, anche le cose più sconsiderate, per riaverlo con sé, smettendo di riflettere riguardo a cosa sia giusto o sbagliato.

Kairos però non parla solo di amore, ma anche di obblighi familiari e doveri verso il proprio paese: Anaëlle è la futura regina di quel mondo e non può scappare dal suo destino, soprattutto perché è l’ultima erede e il suo paese è in crisi. Nills lotta per Anaëlle, Anaëlle lotta per la sua libertà ed indipendenza. Entrambi in questo brevissimo lasso di tempo (perché tutta l’azione se ben consideriamo si risolve in meno di un giorno) maturano, compiendo anche scelte da cui difficilmente potranno tornare indietro. Il vederli cambiare sarà molto interessante, perché la situazione di emergenza metterà in risalto le vere fondamenta dei loro sentimenti e ciò che per loro è realmente una priorità.

L’interiorità dei due elementi della coppia emerge fortissima, costringendo il lettore a partecipare alle loro scelte, a vederli vincere o fallire decidendo come rapportarsi agli eventi volta per volta. Kairos da questo punto di vista è un fumetto molto “libero” perché non impone nessun pensiero al lettore e gli permette di formulare le proprie considerazioni senza alcun limite; Kairos vuole raccontare una storia e non importa quale posizione prenda il lettore, l’importante è che il messaggio arrivi.

I protagonisti sono decisamente ben caratterizzati e forse proprio per questo e perché l’azione si riduce ad un lasso di tempo brevissimo, la maggior parte dei personaggi secondari diventa parte dello sfondo stesso: personaggi con background promettenti, che mostrano abilità e caratteri particolari, non hanno neanche una briciola dello spazio che meriterebbero all’interno della storia, quasi risultando (a mente fredda) al pari di pallidi accessori. Probabilmente avrei preferito un minor numero di personaggi secondari ma meglio caratterizzati, che non mi lasciassero con la scomoda sensazione di incompiutezza.

Ulysse Malassagne ad ogni modo si distingue non solo per la storia, ma anche per i disegni: il suo tratto ben riconoscibile delinea sfondi fantastici e riesce a trasmettere bene l’espressività dei personaggi, oltre che ad illustrare le scene di lotta riuscendo sempre a rendere chiare le dinamiche delle azioni (obiettivo fin troppo spesso mancato da molti autori). Malassagne mostra cura per la sua opera anche tramite i vari personaggi: ognuno di loro (in questo caso persino i secondari) è diverso dall’altro e ben caratterizzato esteticamente fin nei minimi dettagli.

Sinceramente credo che Kairos possa essere una storia interessante per la maggior parte dei lettori, anche perché a parte la minima delusione per non aver visto ben approfonditi alcuni personaggi secondari molto interessanti, posso affermare che per me è stata una lettura soddisfacente. Credo che lo rileggerò molto volentieri per apprezzarne meglio sia la storia che i disegni; non è assolutamente un volume da sottovalutare e non è etichettabile solo come “romantico“, “avventura” o “fantasy“, perché racchiude tutti questi generi e molto di più.

Un ringraziamento speciale a Edizioni BD