Anch’io, come molti che hanno vissuto la propria adolescenza durante i primi anni 2000, ho avuto il mio periodo di fissa con Buffy, poi però ho perso completamente di vista le avventure della Cacciatrice, ignorando anche l’esistenza di una serie a fumetti che faceva da sequel alla serie tv. Ora SaldaPress mi ha fornito un buon motivo per tornare nell’infernale cittadina di Sunnydale, pubblicando un fumetto reboot il cui primo volume è intitolato “La scuola è un inferno“.
La sensazione che ho avuto sin dalla copertina è stata piuttosto strana, perché da un lato mi sono tornati in mente tanti ricordi del passato e mi sono fatto un bagno di nostalgia, mentre dall’altro ho dovuto realizzare che avevo davanti una Buffy rinnovata, con lo smartphone in mano e gli auricolari wireless alle orecchie. Sì perché questo reboot è ambientato ai giorni nostri, una scelta che può intrigare come far sorgere più di qualche perplessità. Molti dei miei timori però sono svaniti quando, sfogliando le prime pagine del volume, ha cominciato a ronzarmi in testa l’iconica sigla della serie: l’ho preso come un ottimo segno.
In effetti, nonostante la nuova collocazione temporale delle vicende, lo spirito dell’originale è rimasto intatto e da subito assistiamo all’eliminazione di un vampiro da parte di Buffy per salvare la vita a Xander e Willow, rincontrando poco dopo anche il bibliotecario (o meglio, Osservatore) Giles. I personaggi sono rimasti quelli che conoscevamo, caratterialmente ma anche esteticamente, giacché ci vengono proposti con le stesse fattezze dei loro attori. D’altronde questo nuovo fumetto nasce sempre da Joss Whedon, creatore della serie tv, che sembra aver supervisionato a dovere il lavoro svolto da Jordie Bellaire (sceneggiatrice) e Dan Mora (disegnatore).
Le novità più evidenti di questo primo volume sono una storia tutta nuova e l’uso degli smartphone. Spesso in reboot di questo tipo si tende a forzare la mano con gli elementi moderni, soprattutto quelli legati alla tecnologia, per rimarcare l’operazione di svecchiamento attuata, mentre qui è stato raggiunto un ottimo equilibrio tra passato e presente. L’aggiornamento appare molto naturale e plausibile, e mentre da un lato abbiamo gli smartphone (che hanno anche un ruolo decisivo all’interno della trama) dall’altro non mancano i vecchi tomi polverosi di Giles.
In quanto alla trama, La scuola è un inferno rappresenta una (ri)partenza davvero esplosiva. Oltre a presentarci i personaggi principali, il volume ci mette davanti allo strano caso di vampiri che sembrano immuni al classico paletto di frassino e facciamo anche conoscenza con una creatura mitologica che qui si rivela strettamente legata alla figura della Cacciatrice. Il finale poi presenta un cliffhanger notevole, che mette subito una gran voglia di scoprire cosa accadrà nel secondo volume (in uscita il 23 luglio).
Per il resto, tra questioni di amici, ragazzi, famiglia e scuola non manca l’impronta teen, ma viene mantenuta sempre entro i giusti limiti. Forse in alcuni punti della storia si preme un po’ sull’acceleratore e sicuramente viene messa tanta carne al fuoco, ma complessivamente la lettura scorre che è un piacere, coinvolge e affascina, riuscendo a riproporre sorprendentemente le atmosfere uniche e inconfondibili di Buffy.
Dan Mora illustra tutto questo con uno stile da tipico fumetto americano, perfettamente funzionale allo scopo, ma privo di peculiarità che lo differenzino davvero da tanti altri, anche se bisogna riconoscere che le tavole sono sempre molto ordinate. A soddisfare gli occhi con qualcosa di più particolare comunque ci pensa la cover gallery a fine volume.
Buffy – La scuola è un inferno spalanca le porte a quello che si presenta come un reboot a fumetti molto promettente. Per i vecchi fan si tratta di un nuovo punto di partenza entusiasmante e tutto da scoprire, mentre per i più giovani è consigliatissimo come prodotto con cui iniziare a conoscere Buffy, per poi magari andare a recuperare anche la serie tv.
Tremate vampiri, la Cacciatrice è tornata ed è più agguerrita che mai!
Un ringraziamento speciale a SaldaPress
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