Samuel Stern 7 – L’Agenzia è arrivato in edicola e i lettori questa volta possono trovarlo sia in edizione normale, con la particolare copertina ad opera del noto trittico Piccioni-Di Vincenzo-Tanzillo, che in edizione “white cover” tutta da far personalizzare in qualche futura fiera o evento per festeggiare il cinquantesimo prodotto editoriale di Bugs Comics.
La sceneggiatura del numero precedente, Valery, era stata affidata a Luca Blengino, mentre per L’Agenzia vediamo tornare Fumasoli e Filadoro, aiutati da Marco Savegnago, quindi assistiamo ad un “ritorno alle origini”, oserei dire una sorta di passo indietro considerando quanto fosse frizzante e dinamica la penna di Blengino; non che non apprezzi questa sceneggiatura, non fraintendetemi, ma il ritmo è decisamente più lento (forse anche troppo) e viene ulteriormente rallentato da moltissime scene statiche esplicative in alcuni casi inutili al lettore per la comprensione della vicenda, poiché riassumibili in sguardi e intenti da parte dei personaggi.
Questo calo ritmico comunque non inficia sulla qualità della storia, perché gli autori hanno tantissimo da raccontare e tanta carne da mettere al fuoco. Come preannunciato dal titolo stesso, la protagonista di questo numero sarà proprio “L’Agenzia” e senza rischiare di incorrere in alcuna sorta di spoiler, cercherò di farvi capire al meglio cosa mi ha trasmesso questo fumetto.
L’Agenzia è un altro importante elemento per il mondo di Samuel Stern, un pezzo della scacchiera che potrà essere più o meno ricorrente, ma che sarà sempre da prendere in considerazione e da scoprire con l’avanzare degli eventi, esattamente come la figura angelica vista in Samuel Stern – L’isola dei perduti.
In Samuel Stern 7 vedremo il protagonista intraprendere insieme a Padre Duncan un’avventura lontana dalla loro amata Edimburgo. I due andranno a Uddingston per una segnalazione ricevuta da Malachi Mason, scrittore specializzato in esoterismo e complottismo di cui nessuno sembra conoscere il volto, tranne il prete che dice di averlo incontrato a un convegno sugli esorcismi.
La storia è abbastanza lineare, com’è giusto che sia per questi primi numeri: sebbene alcuni possano sostenere che sette numeri sono “tanti”, vi assicuro che uscendo una volta al mese le pagine per raccontare ciò che si vuole sono ben poche e bisogna razionare le informazioni cercando di trovare un buon equilibrio tra tutti gli elementi, quindi c’è ancora tantissimo da scoprire, appoggiandosi sempre a qualcosa che movimenti la lettura.
Tuttavia devo riscontrare una piccola pecca: per me in questo numero è mancato il fattore sorpresa, la svolta che fino ad ora ha caratterizzato le precedenti storie, anche se gli autori si sono fatti perdonare con un finale (ovviamente aperto) molto riflessivo, completo, che solleva tantissimi quesiti nella mente del lettore.
Quindi Samuel Stern 7 è migliore dei numeri precedenti? È peggiore? È impossibile rispondere a una domanda così diretta che implica come risposta solamente un “sì” o un “no”; posso dire che la riflessione, le spiegazioni, gli intrighi, l’introduzione di alcune novità, sono stati fattori predominanti in questo volume e hanno messo in secondo piano l’azione, cosa che potrebbe non piacere a tutti, anche se qui si parla puramente di gusto personale e con questa recensione spero di avervi fornito gli strumenti per scegliere autonomamente.
Un cosa è certa: la storia di Samuel Stern procede in modo sempre più articolato, creando un mondo coerente e pieno di sfaccettature dove nulla viene lasciato al caso, un mondo in grado di coinvolgere e far affezionare sempre di più i lettori. Se amate il libraio di Edimburgo, sicuramente questo settimo volume rappresenta un tassello necessario per comprendere i futuri sviluppi della storia principale.
Un ringraziamento speciale a Bugs Comics
🛒 Da agosto Samuel Stern 7 è acquistabile sullo shop di Bugs Comics
Commenta per primo
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.