Mortebianca – Creepypasta Vol.1

mortebianca creepypasta vol 1 libro poliniani

Voto:

Uno youtuber può scrivere un libro? A causa del pessimo lavoro proposto da editori più o meno noti nel corso degli anni, il grande pubblico si è reso conto che il più delle volte coloro che sono ottimi intrattenitori su internet non sono altrettanto bravi nel portare qualcosa di valido su carta a quanti li seguono con affetto. Abbiamo assistito spesso e volentieri a grosse marchette, palesemente realizzate da ghostwriter, aventi in copertina il faccione giocondo del fenomeno di turno.

Poliniani invece ci ha abituato ad un trattamento diverso: la casa editrice veronese, pur vantando un catalogo composto da numerosi youtuber, è riuscita a scremare e, in un certo senso, a selezionare i talenti più adatti ad essere trasposti su carta nel panorama di YouTube Italia. Penso ad esempio al libro “I Veri Fantasmi” di Victorlaszlo88 o il fumetto “Erorri Motrali” realizzato da Quei Due Sul Server. Entrambi lavori molto riusciti e con una forte impronta personale da parte degli autori, cosa che io personalmente ricerco in questo tipo di prodotti, essendo più interessato a chi realizza il libro che al libro in sé al momento dell’acquisto.

In questa recensione andrò a prendere in considerazione Creepypasta Vol. 1 dello youtuber siciliano Mortebianca. Ho difficoltà a considerare Mortebianca come uno youtuber al 100%, un po’ a causa del senso comune che questo termine si porta dietro, non privo di un’accezione negativa, un po’ perché i suoi format argomentativi/narrativi sono abbastanza insoliti per gli standard della piattaforma. Lui stesso ha più volte affermato di voler fare lo scrittore e di usare YouTube principalmente per farsi conoscere sotto questo punto di vista.

mortebianca creepypasta vol.1 illustrazione 1

Per chi non lo sapesse, Mortebianca porta sul suo canale racconti da lui scritti denominati come “Creepypasta 1-2-3…”. Questi racconti a tinte per lo più horror e sci-fi sono intervallati da altri contenuti di tipo divulgativo (scientifico e filosofico) e da analisi critica di opere appartenenti alla cultura pop.

In questo volume troviamo una raccolta di alcuni dei suoi racconti rivisti e modificati per l’occasione, soprattutto per essere meglio adattati al medium differente rispetto allo standard di YouTube. Sicuramente questa è stata una scelta oculata, poiché si offre a chi già conosce le storie un incentivo per acquistare comunque il volume. I cambi di rotta rispetto all’originale o l’aggiunta di nuovi dettagli fanno sì che racconti che potrebbero sembrare già sentiti, si rivelino in realtà differenti, lasciando quindi piacevolmente sorpreso chi dal libro si aspettava una semplice sbobinatura dei video.

D’altro canto però ho come l’impressione che ci sia stata paura di osare: i racconti sono veramente corti e spesso amputati rispetto alla controparte youtubica. Raramente si superano le 8 pagine per racconto, ben poca cosa se paragonata alla lunghezza dei video, e più volte ho avuto quella spiacevole sensazione di “Ah, tutto qui?”. Potrebbe anche trattarsi di una precisa scelta di marketing volta a conquistare anche chi di libri non ne mastica, provando a fare leva sulla brevità dei racconti per invogliare più gente possibile a comprare il libro, ma in casi del genere l’estro creativo dello scrittore ne esce sempre un po’ “castrato”.

mortebianca creepypasta vol.1 illustrazione 2

Altra nota che mi sento di sottolineare è l’appiattimento generale del tono linguistico dei personaggi nei racconti (caratteristica presente anche nei video). Lo stile di Mortebianca è molto analitico e di derivazione scientifica, sono presenti tecnicismi e scelte lessicali per “addetti ai lavori” che ben si prestano quando il narratore della vicenda è uno scienziato o un individuo estremamente intelligente, ma che allo stesso tempo creano più di qualche perplessità quando a pronunciarli è una persona comune o che, da come viene presentata nel racconto stesso, non dovrebbe essere così ferrata su certe questioni. Consiglierei in questo contesto un’attenzione maggiore alle scelte linguistiche, adeguandole a ciascun personaggio.

I racconti sono molto interessanti per gli spunti che offrono. Le meta-riflessioni di stampo filosofico sulla tecnologia o i paradossi del mondo odierno sono presenti in praticamente tutte le storie, e la formazione medica dello scrittore è palese quel tanto che basta a rendere i racconti abbastanza approfonditi e verosimili sotto quel punto di vista.

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Pur trattandosi di storie apparentemente autoconclusive, in realtà fanno parte di una grande cosmologia con personaggi ricorrenti ed eventi che trascendono il singolo racconto per ripercuotersi anche sugli altri. Questo modus operandi facilita veramente tanto l’avvicinamento di nuovo pubblico, che così può appassionarsi allo stile di Mortebianca anche semplicemente pescando a caso racconti per poi scoprire, dopo averne letti/ascoltati abbastanza, che sono tutti tasselli di un grande mosaico. Come indica lo stesso titolo del libro, questo tra l’altro è il primo volume di una trilogia, che conterrà tutte e 100 le storie del primo ciclo delle Creepypasta portate su YouTube.

Creepypasta Vol.1 è indirizzato principalmente a coloro che seguono già Mortebianca, ma per le caratteristiche descritte poco sopra si presta bene ad essere acquistato e apprezzato anche da chi ancora non lo conosce. La breve ma interessantissima introduzione di Rick DuFer e le illustrazioni nelle ultime pagine completano ed impreziosiscono il libro, che sicuramente consiglio a tutti gli appassionati del genere horror e della narrativa breve.

Un ringraziamento speciale a Poliniani

TheAGE98 Articoli
Ho sempre avuto la mania di recensire tutto quello che leggo o a cui gioco consigliando (o costringendo) tutti i miei amici e conoscenti ad avvicinarsi a quella determinata opera.

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