È ormai una mossa commerciale rodata, soprattutto per i prodotti videoludici nipponici, quella di creare una miriade di spin-off di un gioco di successo nei medium più disparati; basti pensare ad esempio a Yoko Taro, celebre autore di Nier, che negli anni ha fatto evolvere la narrativa della sua saga tramite libri, fumetti o addirittura spettacoli teatrali. Se però ci spostiamo dalle realtà così “autoriali”, molto spesso queste “espansioni” sono create principalmente per vendere un prodotto extra a dei fan super appassionati, ed è proprio questo il caso.
Hanbei l’immortale. Sekiro Side Story, come eloquentemente suggerisce il titolo, è un manga a volume unico che narra l’origine del personaggio di Hanbei, uno degli NPC più carismatici di Sekiro: Shadows Die Twice, cercando di condensare in una manciata di capitoli la sua vita precedente agli eventi del gioco. L’autore scelto per quest’operazione è il semisconosciuto Shin Yamamoto, già coinvolto in progetti simili, essendo ad esempio la penna dietro Monster Hunter: Flash, anch’esso spin-off della rispettiva saga.
Rispetto alla media di questi prodotti, i disegni sono molto più curati e dettagliati, avendo l’autore uno stile molto realistico che ben si confà alle atmosfere del videogame e che riesce a riprodurre quasi alla perfezione i design originali di FromSoftware. L’unico punto debole in questo senso sono le teste dei personaggi, fin troppo “plasticose” rispetto ai corpi, facendo quasi pensare siano state disegnate da una persona diversa per poi essere incollate sui corpi, ma anche per gli sfondi è più o meno lo stesso.
Come è lecito aspettarsi, la storia narrata in questi capitoli è altamente sbrigativa, non avendo il tempo per dilungarsi in momenti di riflessione o approfondimento, e limitandosi quindi a mostrare qualche forte riferimento all’opera originale (tra i quali Isshin Ashina, le scimmie o mosse del personaggio quali l’Ichimonji o il Contrattacco Mikiri), nonché descrivere il lento, anche se narrativamente rapido, cambiamento di Hanbei da soldato dello shogunato a reietto immortale tramite una manciata di incontri significativi.
Anche se vengono introdotti un paio di personaggi “nuovi”, questi non hanno il tempo di esprimere loro stessi, finendo per rimanere solo delle macchiette appena accennate, utili al completamento del percorso del nostro protagonista per poi sparire così come sono apparsi. La supervisione della casa madre si nota solamente per la fedeltà degli eventi narrati, riuscendo incredibilmente ad esser coerenti con quanto già noto da Sekiro: Shadows Die Twice, e per la fedeltà ai design dei nuovi personaggi, anch’essi incredibilmente pertinenti con il mondo di gioco.
L’edizione italiana di Hanbei l’immortale. Sekiro Side Story è edita da Dynit, si compone di 192 pagine ed è venduta (di listino) a circa 12 euro, prezzo che ritengo un po’ alto per un prodotto del genere. Va detto che pur trattandosi di un’opera consigliata unicamente agli irriducibili del gioco, dal momento che non va ad aggiungere nulla al bagaglio culturale di chi non si è già appassionato al mondo creato da FromSoftware, è comunque una lettura molto valida, che nel suo intento si eleva al di sopra della media dei prodotti di questo tipo, spesso di qualità assolutamente più bassa.
Un ringraziamento speciale a Dynit
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