Something is Killing the Children 1: Non Andate nel Bosco rispecchia tutti i crismi che dovrebbe avere un primo volume promettente: intriga, regala emozioni e riesce ad alternare azione a dialoghi in un equilibrio magistrale, raggiungendo l’obiettivo massimo, quello di spingere il lettore a continuare la serie.
Già dalla copertina e dal titolo si capisce facilmente che la storia ha tinte dark e, una volta tanto, la copertina è coerente con l’interno del libro (cosa che ultimamente accade di rado), facendo da ottima presentazione e anticipazione.
Qualcosa sta uccidendo dei bambini, qualcosa di mostruoso miete giovani vittime una dopo l’altra, e in alcuni casi non se ne ritrovano neanche i corpi. Come se non bastasse quando in un’eventualità del genere sei l’unico sopravvissuto, tutti tendono a guardarti con sospetto pensando che in qualche strano e assurdo modo tu possa essere il colpevole di crimini tanto aberranti. Eppure qualcuno sarà in grado di svoltare completamente la situazione: Erica Slaughter, che a quanto pare ne ha già affrontati non pochi di quei “cosi”.
La trama di Something is Killing the Children 1 potrebbe sembrare semplice e lineare, forse prevedibile: c’è un mostro (o più mostri) ammazza-bambini e poi c’è l’eroe che salva tutti quanti. Sappiate però che non è affatto così ed è qui che si vede la magia messa in atto da James Tynion IV: ci sono sia il mostro che l’eroe, ma le dinamiche che emergono sono tantissime e talmente complesse da rendere il mondo di questo fumetto quasi reale e tangibile, infondendo in chi legge lo stesso terrore che si prova nel sentire un rumore mentre si è soli in casa di notte o dopo aver visto un buon film horror.
I personaggi sono ben studiati e caratterizzati, interagiscono in base al loro background (ed esso interagisce con loro), non assumono semplicemente dei ruoli, ma arrivano a sembrare delle vere e proprie persone. A tutto ciò si aggiunge un approfondito studio anche nei disegni, ed è in questo caso che il tratto di Dell’Edera fa la differenza, poiché riesce a trasmettere il forte dinamismo che permea la narrazione, mettendo il lettore quasi di fronte a un film. Anche l’emotività arriva senza alcun filtro e incomprensione e ciò fa capire che sicuramente Dell’Edera è la persona giusta per questa sceneggiatura.
Notevole, oltre allo stile unico dell’autore, è la costruzione delle vignette: spesso in questo fumetto non esiste il limite della singola pagina, così che le strisce della narrazione, anziché andare “a capo”, continuano nella pagina vicina rendendo la narrazione consequenziale e pulita, aiutando anche il colpo d’occhio per eventuali confronti e particolari da notare. Ci sono inoltre vignette totalmente strutturate al di fuori della tipica gabbia dei fumetti seriali (come ad esempio in Marvel e Bonelli), e ciò conferisce alla narrazione un ritmo proprio, senza dover scadere in pesanti espedienti che rallenterebbero la storia.
L’inquietudine e la curiosità che riesce a smuovere Something is Killing the Children 1 sta proprio nell’estremo realismo e plausibilità che ha tutta la storia, nell’ottimo equilibrio fra detto e non-detto, in una narrazione a forte impatto, piena di tanti indizi che, seguiti come briciole su un sentiero, portano a dei retroscena molto importanti.
Something is Killing the Children 1: Non Andate nel Bosco è un ottimo primo volume e ho delle aspettative altissime sui prossimi: c’è ancora tanto da scoprire e considerando ciò che ho appena terminato di leggere è davvero difficile che James Tynion IV riesca a deludere. Un fumetto che parla di mostri, intrighi, ma anche di abbandono e dolore, un fumetto che riesce a unire il silenzio al fervore e al rumore del combattimento disperato per la salvezza dei bambini.
Un ringraziamento speciale a Edizioni BD
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