Il rinvio di Godzilla vs Kong al prossimo anno ha rischiato di lasciare un vuoto titanico in questo 2020, ma per fortuna ci pensa SaldaPress a provvedere al nostro regolare fabbisogno di mostri grossi, con un volume unico dal titolo Godzilla – La guerra dei 50 anni, al quale da ottobre seguirà anche un mensile dedicato al Re dei Mostri.
La guerra dei 50 anni racchiude in un’edizione pregevole l’intera miniserie a fumetti scritta e disegnata da James Stokoe, pubblicata originariamente da IDW Publishing tra il 2012 e il 2013. In quest’opera l’autore ha infuso tutto il suo amore nei confronti del GodzillaVerse, pescandovi a piene mani per dar vita ad un racconto che non potrà fare a meno di emozionare chi condivide la stessa passione.
Come dice il titolo stesso, la storia ricopre mezzo secolo ed ha inizio nel 1954 (guarda caso proprio lo stesso anno che ha segnato il debutto di Godzilla al cinema), con il titanico mostro che emerge dalle acque e mostra per la prima volta al mondo tutta la sua potenza devastante attaccando Tokyo. Il giovane tenente del corpo di difesa giapponese Ota Murakami e il suo migliore amico Kentaro si trovano a fronteggiare questa nuova minaccia e, con un’operazione tanto spericolata quanto disperata, riescono a salvare centinaia di vite e trarre in trappola il lucertolone atomico.
Tutto sembra finito qui, con la vittoria degli esseri umani, ma qualche mese più tardi Godzilla viene avvistato di nuovo e i due ragazzi, proprio in virtù dello straordinario coraggio dimostrato a Tokyo, vengono chiamati ad arruolarsi in una nuova unità chiamata A.M.F., che sta per Anti Megalosaurus Force: nulla di più sensato, dal momento che la comparsa di (tanti) nuovi mostri nei decenni a seguire richiederà l’intervento di soldati specializzati.
La guerra dei 50 anni riprende questioni care al Godzilla classico, come quella della bomba atomica e sostanzialmente dell’essere umano come vera minaccia del pianeta nonostante mostri giganteschi che seminano caos e distruzione. Questo concetto Ota sembra arrivare a comprenderlo pienamente sul finale, dopo mezzo secolo passato a dare la caccia al lucertolone, un lasso di tempo in cui sviluppa un legame complesso con lui, fatto di astio, competizione, ma in un certo senso anche di affetto. Godzilla rimane per decenni al centro della vita di Ota, ma il mostro si è mai accorto della sua presenza? Sarebbe capace di distinguere il suo avversario storico tra tutti gli altri uomini incontrati sul suo cammino? Queste domande ad un certo punto iniziano a bruciare nella mente del protagonista, sfociando in un finale a suo modo anche commovente.
La storia, pur essendo sbrigativa in alcuni momenti, ha di certo molti aspetti interessanti, ma il fumetto dà davvero il meglio di sé nei disegni. Non ho amato molto i personaggi umani, ma mostri e ambientazioni sono caratterizzati da una cura a dir poco maniacale. Stokoe per mezzo del suo stile particolare ci mostra ogni minima scaglia di Godzilla, ogni minimo frammento dei palazzi che crollano al suo passaggio, perseguendo anche nel character design l’evidente desiderio di omaggiare al meglio quei film classici che ama tanto. Oltre questo bisogna sottolineare che persino nelle azioni più concitate le dinamiche rimangono sempre comprensibilissime.
Completa ed arricchisce il volume una corposa sezione extra in cui l’autore spiega tutti i ragionamenti alla base della creazione del fumetto, come e perché ha inserito certi dettagli in un modo anziché in un altro e qual è stato il processo di lavorazione, con tanto di pagine di prova.
Godzilla – La guerra dei 50 anni è un volume che non può assolutamente mancare nella libreria di ogni buon fan dei kaiju. James Stokoe illustra magnificamente una storia interessante, che si rivela una miniera d’oro di easter egg e citazioni al GodzillaVerse. È palese che sia un lavoro fatto con sincera passione e l’autore, proprio come il protagonista del suo racconto, sembra quasi rivolgersi direttamente a Godzilla per dirgli: “ti ho seguito per tutti questi anni, voglio che anche tu ti accorga finalmente di me.”
Un ringraziamento speciale a SaldaPress
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