Sono passati più di due anni dalla prima uscita in Early Access di Double Kick Heroes, un rhythm game già molto interessante anche nella sua versione non definitiva. Ora, al suo rilascio ufficiale, il piccolo gioco in pixel art dei francesi Headbang Club mostra i denti (o i plettri, per restare in tema).
Il gioco non si differenzia molto dalla versione ad accesso anticipato per le meccaniche base, quanto per un grandissimo miglioramento nella responsività e l’intuitività dei comandi, un miglior polish generale, oltre che per i contenuti e le modalità disponibili. Infatti oltre alla (spassosissima e finalmente completa) campagna, nella quale i nostri protagonisti a bordo della loro Gundillac falceranno più zombie e demoni possibili a suon di metal e freddure ricche di riferimenti ai videogiochi e alla musica, sono presenti moltissime altre modalità di gioco.
Nella già nota modalità Arcade si possono giocare a piacimento tutti i livelli sbloccati nella storia principale a qualsiasi difficoltà (le ultime veramente toste); Hellgate permette di creare livelli personalizzati con l’editor in game, giocare quelli degli utenti caricati sul workshop di Steam, oppure cimentarsi nei livelli creati ad-hoc grazie a collaborazioni con band di spessore come Gojira, Jiner, Carpenter Brut, The Algoritm e altre; Fury Road, infine, è una modalità simil-roguelike nella quale si devono superare più livelli possibili, ottenendo, alla fine di ognuno, potenziamenti per la Gundillac sia estetici che di gameplay sotto forma di Carte Bonus.
Il gameplay rimane ancora molto divertente, anche se il problema della “ripidità” della curva di difficoltà dopo le prime due selezionabili è ancora presente, rendendolo un gioco anche molto ostico per i meno appassionati dei rhythm game. Questo accade perché, oltre a dover premere a ritmo due file di note, rispettivamente con le frecce destra e sinistra, nei livelli più avanzati sarà necessario spostare l’auto dei protagonisti in alto o in basso nella strada per evitare le orde di zombie che la potrebbero danneggiare, facendo finire la partita dopo troppi colpi. Nella campagna sono stati aggiunti anche dei livelli Boss Fight, che però, pur essendo graficamente molto interessanti, non aggiungono nulla a in termini di gameplay, risultando quasi più semplici dei normali livelli.
Esteticamente si riscontrano dei miglioramenti apprezzabili, con un overhaul grafico che ha aggiunto parecchi dettagli alla pixel art dei protagonisti e dei nemici, molto più belli che nella versione Early Access. Solo la strada e gli scenari in background possono risultare un po’ scarni, ma sarete troppo concentrati sul gameplay per notarlo, a meno che non usiate la Chill Mode per suonare le canzoni dei livelli senza alcun nemico, cosa estremamente consigliata dato che ogni traccia è perfetta per il mood che vuole trasmettere e, pur ricalcando gli stereotipi dei generi che vuole emulare, riesce ad essere incalzante e fomentante. Le tracce inoltre non sono più solo strumentali come nell’accesso anticipato, ma, grazie alle numerose collaborazioni, molto di esse sono cantate o con assoli degni di nota.
Double Kick Heroes è un indie veramente ben fatto, con un gameplay solido ed impegnativo (soprattutto per i neofiti), che ha gran cura e amore sia per i videogiochi che per la musica Heavy Metal, in qualsiasi sottogenere essa sia suonata. Al netto di qualche piccolo difetto dato principalmente dall’esiguità del budget, è un gioco da non perdere per tutti gli amanti di questo connubio e grazie ai livelli custom può vantare una longevità quasi infinita.
Special thanks to Hound Picked Games
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