Era difficile approcciare il nuovo titolo della serie WWE 2K con aspettative più basse. Dopo la grande delusione che WWE 2K20 ha rappresentato per noi fan del pro wrestling, nessuno avrebbe scommesso un soldo su questo Battlegrounds. Per fortuna, Saber Interactive ha saputo stupirci in positivo con un titolo che, seppur semplice, coglie nel segno e soprattutto riesce finalmente a divertire.
Sia 2K Games che la storica compagnia dei McMahon si sono resi conto che portare sugli scaffali un ipotetico WWE 2K21 con qualità comparabile a quella del predecessore sarebbe stato dannoso, oltre che inutile. Gli sviluppatori hanno quindi deciso di prendersi del tempo e tornare con un’edizione ’22 che possa ripagare i fan dalla cocente delusione dell’anno scorso. In mezzo c’è questo WWE 2K Battlegrounds, un titolo che, a noi del settore, in fase di promozione è sembrato buttato lì come riempitivo per non perdere l’occasione di sfruttare la remunerativa licenza WWE. Contro ogni aspettativa invece mi sono trovato di fronte ad un titolo che, sebbene sterzi fortemente dall’approccio semi-simulativo della collana principale, è in grado di gettare delle solide basi per lo sviluppo di un’altra possibile serie, più arcade ed immediata, del brand WWE 2K.
Punto di forza di WWE 2K Battlegrounds è sicuramente l’immediatissimo gameplay. Un po’ come si faceva nei mai dimenticati SmackDown Vs Raw, in Battlegrounds si prende il pad e ci si cala subito nell’azione. L’estrema complessità dei comandi della serie principale, che tanto fece discutere la community, è un lontano ricordo. Qui ad ogni tasto è assegnata una semplice funzione, che sia un calcio, una presa o un pugno, e vengono evitate complicate combinazioni di tasti e direzioni a tutto vantaggio dell’immediatezza. Invitare un amico a casa per del sano couch multiplayer finalmente (e dopo troppi anni) è di nuovo possibile!
Ovviamente sul fronte della giocabilità ci sono delle imprecisioni da limare, soprattutto per quel che riguarda la differenziazione dei vari lottatori e dei loro stili, che sono sembrati un po’ troppo simili tra loro. L’introduzione dei power-up attivabili con la croce direzionale, però, contribuisce positivamente alla personalizzazione della propria strategia e del proprio stile.
Anche semplicemente guardando i folli trailer pubblicati online, ci si può rendere conto di che tipo di azione aspettarsi dalle partite che, tra l’altro, sono decisamente più brevi che in passato. Non solo i wrestler sono protagonisti di salti e gesti atletici assolutamente irreali, ma l’azione si svolge in arene capaci di creare situazioni impensabili. Si va dalla possibilità di gettare il proprio avversario in pasto ad un alligatore al saltare da un elicottero in quota moltiplicando enormemente il danno inflitto.
Questa rivisitazione di stampo arcade coinvolge anche le classiche tipologie di match come, ad esempio, il celebre steel cage match, categoria di incontri dove il lottatore deve riuscire a scalare la gabbia che circonda il ring prima degli avversari. In WWE 2K Battlegrounds, prima di evadere dalla struttura, bisognerà raccogliere delle banconote per riempire la barra di energia necessaria allo scavalcamento della gabbia. Il tutto si amalgama sorprendentemente bene e, nonostante tanta stravaganza possa sembrare spiazzante nelle prime battute, la coerenza tra le scelte estetiche e di gameplay è tale da rendere WWE 2K Battlegrounds un titolo estremamente godibile e spassoso.
In WWE 2K Battlegrounds si rivede finalmente una campagna interessante che, pur essendo completabile in una manciata di ore, risulta più che adeguata. Le vicende dei lottatori di cui prenderemo il controllo (wrestler emergenti non reali) sono raccontate attraverso le pagine di un fumetto. Sono diverse le star a comparire, ma il ruolo più importante è sicuramente rivestito dal sempreverde Stone Cold Steve Austin, il quale accetta il ruolo di talent-scout riservatogli da Paul Heyman.
Accanto alla campagna troviamo altre interessanti modalità, come King of The Battlegrounds, e un potente editor dei personaggi oltre che delle arene (quest’ultimo davvero interessante). Il numero di pro wrestlers presenti è davvero buono ed include, come di consueto, non solo lottatori attivi ma anche stelle del passato, come André the Giant e Hulk Hogan, arrivando al ricco roster femminile. Saber Interactive promette l’introduzione di nuovi combattenti, tuttavia non è chiaro quanti e quali di questi verranno rilasciati gratuitamente.
Anche il comparto estetico fa un deciso passo avanti rispetto a quanto visto in WWE 2K20. In questo caso, lo sviluppatore ha deciso di abbandonare la mal riuscita grafica semi-realistica per sposare un intelligentissimo ed azzeccato stile cartoonesco. Purtroppo anche WWE 2K Battlegrounds ci riserva qualche glitch di troppo ma, in linea generale, inquadrature, effetti visivi e modelli poligonali sono ben altra cosa se comparati alla pessima esperienza dell’anno scorso. Il frame rate si è rivelato per lo più stabile con delle rare, ma importanti eccezioni. La mia lunga esperienza di gioco si è però sempre mantenuta su livelli più che buoni, facendomi tirare più di un sospiro di sollievo visti i precedenti.
Nonostante le buone parole spese finora, WWE 2K Battlegrounds non è esente da scivoloni, alcuni anche vistosi. Anche in questa edizione è visibile l’attitudine del publisher fin troppo devota alle microtransazioni. Per sbloccare i combattenti, infatti, si possono utilizzare due tipologie di valute: una in game accumulabile attraverso numerose ore di gioco e un’altra acquistabile con moneta reale. Ottenere tutti i lottatori, includendo anche i loro numerosi outfit, richiederà tantissima dedizione a chiunque non deciderà di accorciare il processo sborsando denaro reale.
Come già detto, inoltre, il sistema di combattimento appiattisce le differenze tra i vari stili. Con più attenzione nella diversificazione di quest’ultimi e mantenendo un gameplay semplice potremmo trovarci, con le dovute proporzioni, di fronte ad un’interessante alternativa a Smash Bros. Ultimate. Anche grafica e sonoro, seppur buoni, necessitano di un livello di pulitura maggiore, ma va ammesso che, per il prezzo budget a cui Battlegrounds è proposto, i fan della WWE si porteranno a casa svariate ore di divertimento.
Saber Interactive sorprende tutti e dona alla WWE un titolo capace di farci dimenticare il passo falso dello scorso anno. Spero vivamente che 2K Games sia intenzionata a portare avanti il marchio Battlegrounds anche il prossimo anno, così da dare la possibilità allo sviluppatore di limare i pochi, ma purtroppo presenti, problemi di questa edizione. Din, din din!
Un ringraziamento speciale a Cidiverte
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