Zerocalcare – Scheletri

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Esce il 15 ottobre il nuovo attesissimo fumetto di Zerocalcare, dal titolo Scheletri, un volume cartonato in bianco e nero di 288 pagine, edito da Bao Publishing.

È il 2001 e il giovane Zero si affaccia al mondo universitario, quello della mancanza di organizzazione, del senso di spaesamento, del peso dei voti che si fa via via più grave e della realtà lavorativa che inizia a delinearsi all’orizzonte, portatrice di responsabilità e cambiamenti importanti. Accompagnato dalla sua appariscente cresta rossa punk, Zero sceglie di andare in ritirata e smette di andare in facoltà per trascorrere ben 5 ore al giorno sulla linea B della metropolitana di Roma, mentendo ogni mattina alla madre, ignara di tutto. Ma l’ombra sempre più ingombrante di quella menzogna non è l’elemento più angosciante e preoccupante della sua vita: una mattina, Zero trova di fronte casa sua un dito mozzato.

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La storia ingrana immediatamente con la rivelazione di questo mistero terrificante, un punto interrogativo che aleggia per tutto il volume e costringe Zero a guardare con occhi diversi la sua situazione e le persone a lui care, in particolare la new entry del suo gruppetto di amici: Arloc.

Zero incontra questo sedicenne dai modi bruschi e uno spiccato interesse per lo studio sulla metro nel tragitto tra un capolinea e l’altro. Fra i due nasce presto un’intesa dovuta al segreto che condividono: trascorrono entrambi la mattinata sui mezzi pubblici anziché essere rispettivamente all’università e a scuola. Complice anche la differenza d’età, Zero prende sotto la sua ala protettrice Arloc, illudendosi di poterlo salvare da quel futuro di delinquenza al quale sembra essere destinato, ma senza volersi davvero sbilanciare o esporsi a pericoli.

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Il giovane ribelle Arloc, nome che si è scelto perché la sua capigliatura ricorda quella di Capitan Harlock, è un personaggio caratterizzato magnificamente: in bilico fra una difficile situazione familiare, che lo porta ad avvicinarsi al giro di spaccio di droga della periferia romana, e la curiosità per l’arte e la letteratura, assapora per un po’ un barlume di serenità e sicurezza con Zero e la sua combriccola di amici, in particolare Lena, che cerca di appagare la sua sete di conoscenza e rispondere alle sue tante domande.

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Il precario equilibrio che si è stabilito inizia a vacillare a causa di personaggi loschi ed eventi spiacevoli, che costringono il protagonista ad affrontare alcuni dei suoi scheletri nell’armadio e a riflettere su quanto davvero privilegiata sia la situazione in cui versa (complice anche la simpaticissima e comprensiva mamma), e quanto incontri e accadimenti al di fuori del nostro controllo possano capovolgere le sorti di ognuno di noi.

Arloc inizia a mostrare sprazzi di violenza e alcune delle sue reazioni inaspettate innescano una serie di eventi legati al mistero del dito mozzato ritrovato davanti casa di Zero. Prima che la verità venga a galla, veniamo catapultati al 2020 con un salto temporale di quasi vent’anni, trovando uno Zero ormai adulto che si dedica a tempo pieno alla scrittura di fumetti e ha visto nel tempo sbiadire le amicizie dell’adolescenza, ma non i mostri che porta dentro. Quando meno se lo aspetta, il passato torna a bussare alla porta e dovrà affrontare molte verità da cui cerca di sfuggire.

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Scheletri è un thriller dal ritmo denso e serrato, sospeso fra il 2001 e il 2020. Non mancano scene violente e temi scomodi, affrontati con grande onestà e senza filtri, ma alleggeriti dagli inconfondibili riferimenti alla cultura anni ’80 e dagli esilaranti monologhi interiori di Zero, segno inconfondibile della scrittura di Michele Rech.

Ottima la gestione orizzontale della trama e lo snodarsi della vicenda. Scheletri parla di crescita, di errori giovanili e paure, delle amicizie che cambiano forma e, a volte, svaniscono, e dei mostri che continuiamo a portarci dentro anche a distanza di anni.

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Il tema della crescita personale è filtrato dallo sguardo degli amici di una vita, che in un punto imprecisato nel futuro si allontanano inesorabilmente, presi come sono sono dalle loro vite che avanzano e si espandono al di fuori del piccolo giro di amicizie e di Roma stessa. Zerocalcare ce ne parla senza mentire sui sentimenti meno nobili che si annidano nel nostro cuore, come quel sottile desiderio che i nostri fallimenti siano anche quelli di chi ci sta attorno e quella sorta di tradimento che si avverte quando un amico riesce incredibilmente a liberarsi delle catene di una vita mediocre.

Difficile non provare empatia per le crisi e i dubbi vissuti dal protagonista, a partire dal senso di inadeguatezza proprio dell’adolescenza (e non solo), fino all’oblio che attanaglia quando ci si concentra a tal punto sul lavoro da dimenticarsi di vivere la propria vita, lasciandosi alle spalle amici e famiglia.

Scheletri è una lettura sagace, divertente, ma anche cupa e disincantata.

Un ringraziamento speciale a Bao Publishing

Melancoliae Articoli
Una traduttrice made in Italy appassionata di videogiochi (in particolare j-rpg), fumetti (Bonelli, americani e giapponesi), anime, letteratura fantasy e sci-fi e serie tv.

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