Kappalab porta in Italia Il grande albero al centro del mondo di Makiko Futaki. L’autrice, purtroppo scomparsa nel 2016, è stata uno dei membri principali dello staff di Hayao Miyazaki fin dagli esordi dello Studio Ghibli e ha partecipato all’animazione di capolavori come Il mio vicino Totoro e Il castello errante di Howl.
Ciò che rende questo libricino di 140 pagine (che includono una bellissima gallery di disegni inediti per commemorare l’autrice) un vero gioiellino, è la cura riposta al suo interno nonché la sua poliedricità. Si tratta infatti di una lettura senza età, una fiaba illustrata in grado di far innamorare grandi e piccini e che, come ogni fiaba che si rispetti, ha più livelli di interpretazione.
La lettura è tutta un susseguirsi di immagini che assecondano la narrazione, riempiendo le pagine con i favolosi paesaggi descritti e con le rappresentazioni visive dei protagonisti. La storia si apre con la giovane Sisi che vive insieme alla nonna ai piedi di un albero immenso in una vallata fra le montagne, dove ci sono solo loro due, chiuse in un piacevolissimo ecosistema nel quale vivono anche bizzarre e simpatiche creature. Le donne riescono a condurre una vita modesta ma senza problemi, e non hanno contatti con altre persone, se non occasionalmente con un mercante in grado di fornir loro ciò che non possono procurarsi da sole.
Gli incontri fortuiti in questo posto incantevole sono ben rari, se non quasi impossibili, nonostante si narri dell’esistenza dell’onnisciente Uccello d’Oro, il quale avrebbe reclamato la cima dell’albero per il proprio nido e sarebbe in grado di rispondere a qualsiasi domanda. Da quando Sisi ha visto questo mitico volatile e si è casualmente impossessata di una sua piuma, non riesce a fare a meno di desiderare di scalare l’albero per poterlo incontrare. Consapevole di questo forte impulso, la nonna concede alla giovane qualche giorno per poter salire e poi ridiscendere dall’albero.
Da questo momento ha inizio la vera e propria avventura di Sisi, durante la quale troverà insospettati alleati e verrà spronata da un insolito mistero: perché gli animali che di solito abitano il grande albero stanno tutti migrando verso il basso?
Come la maggior parte delle opere care anche Miyazaki stesso e alla cultura che ha cercato di diffondere, Il grande albero al centro del mondo è caratterizzato da una fortissima componente naturale, che non solo offre al lettore uno sfondo fiabesco, ma permette l’introduzione di tematiche più o meno immediate su cui riflettere. La presenza di una controparte maschile tende a rispettare i canoni già visti in molte opere dello Studio Ghibli: il bilanciamento fra femminile e maschile permette ai personaggi di equilibrarsi, sbagliare e salvarsi a vicenda, ma soprattutto offre ulteriori spunti di riflessione (oltre che eventuali fantasie romantiche).
Il racconto è permeato da una grandissima sensibilità e lo stile dei disegni ricorda moltissimo le ben note e apprezzate opere dello Studio Ghibli (nello specifico lo stile è un po’ più vintage, molto acquerellato, vicino a quello di Nausicaä della Valle del vento).
Il grande albero al centro del mondo è una fiaba sana, equilibrata, che si fa amare e soprattutto si fa ricordare. È una lettura per grandi e piccini che viene incontro a tutti gli amanti del genere, a tutti i conoscitori ed estimatori delle opere di Miyazaki e dello Studio Ghibli, ma che stringe la mano anche a coloro che semplicemente vogliono leggere una bella storia.
Un ringraziamento speciale a Kappalab
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