Edizioni BD come sempre ci vede lungo con la sua collana BD Next e questa volta pubblica il volume Pazzia di JiokE (aka Giovanni Dell’Oro), artista promettente che si è fatto spazio sul web illustrando e dando voce ai peggiori disturbi e disagi immaginabili. Mai nome fu più azzeccato per un fumetto.
Stampato in un’edizione che valorizza appieno il contenuto, questo nuovo volume di Edizioni BD si presenta come particolare e disturbante già solo dall’impatto esterno: una sovracopertina protegge il fumetto avvolgendolo con uno sfondo nero su cui si staglia frontalmente una figura che urla disperata, mentre sul retro si vedono tre personaggi, apparentemente una famiglia composta da padre, madre e figlio che si tengono per mano: una visione normale, se non fosse che il bambino piange e il papà è impiccato. Nella copertina vera e propria il registro rimane lo stesso e, sempre su sfondo nero, si stagliano strane figure disegnate con graffianti tratti bianchi.
Pazzia raccoglie 11 racconti di JiokE (tra cui due del tutto inediti) che differiscono per lunghezza e seguono per l’appunto il filone del disturbo. Sicuramente non è una lettura facile da digerire, è in grado di lasciare un segno indelebile addosso, ma al contempo potrebbe ferire gli animi più sensibili: se siete persone che tendono a impressionarsi, sappiate che è bene affrontare questo fumetto con l’animo il più sereno e aperto possibile; chi conosce già l’autore grazie alle sue pubblicazioni online, invece, sarà sicuramente pronto ad affrontare una lettura di questo tipo.
L’autore riesce a trattare con una naturalezza quasi sovrannaturale temi impensabili e ogni racconto è caratterizzato da uno spiazzante effetto sorpresa. JiokE è un narratore che non si pone limiti né tabù nelle sue storie, tanto che il suo messaggio arriva sempre dritto nella mente e nello stomaco del lettore.
Il tratto dell’autore riempie le pagine bianche con un’enorme carica emotiva, gettando il lettore in un pozzo di sensazioni senza fondo, dal quale sarà libero di uscire solo quando apparirà la parola “Fine”. Lo stile di JiokE è magnetico, cattura inevitabilmente lo sguardo.
Anche se si tratta di una raccolta di racconti che cambiano contesto di volta in volta, non è facile staccarsi da Pazzia perché è estremamente coinvolgente e non si può fare a meno di essere perversamente curiosi nello scoprire fin dove possa spingersi l’autore. Fantasmi, morte, disagi o anche solo eventi sfortunati sono una minima parte di ciò che caratterizza questo particolarissimo volume.
Un consiglio spassionato: se volete leggerlo prendetevi una o due ore di piena tranquillità e immergetevi nelle sue pagine senza alcun elemento di disturbo nelle vicinanze, così da poter apprezzare appieno la grazia con cui vengono rappresentate la disperazione e la bassezza umana. Non tutte le letture sono fatte per essere allegre e intrattenere, infatti Pazzia non è di certo fra queste, ma se cercate una lettura impegnativa che tratti temi scomodi, è quello che fa per voi: non c’è da avere troppa paura, fa solo un po’ male.
Pazzia è un volume curato fin nei minimi dettagli, un gioiellino che merita di essere scoperto da molti, perché in fondo il mondo non è fatto propriamente di unicorni e arcobaleni, e così come c’è bisogno di distrazioni, c’è anche bisogno di un po’ di insana realtà.
Un ringraziamento speciale a Edizioni BD
Vi dico solo che non sapevo fosse così disturbante e lo ho letto come regalo di natale a 11 anni, l’ultimo racconto mi ha lasciato un profondo segno nell’anima, una ferita aperta che deve ancora rimarginarsi, comunque ora sono un dark più convincente, grazie jiokE, respect.