“Ognuno è anomalia unica e irripetibile in una serie di anomalie uniche e irripetibili, nel bene e nel male”.
Le parole di Lorenzo Palloni nell’introduzione ad Anomalia sono preziose per capire il volume stesso; il fumettista affronta il tema dell’anomalia, dell’essere unici, spiegando come il fumetto sia particolarmente adatto a raccontare tutto questo. Mai parole furono più azzeccate per descrivere qualcosa.
Anomalia, edito da DOUbLe SHOt, è un fumetto assolutamente unico, non facile da raccontare. Si tratta di una raccolta di sette storie realizzate da un collettivo di autori, ognuno con la sua particolare e unica visione, che però riescono a stabilire un saldo filo conduttore tra tutte le pagine del volume. Si passa per un racconto fantastico, dalle tinte oscure, di un ragazzo innamorato di una creatura marina, ad un futuro distopico dov’è possibile forzare le persone a far parte di una specie di mente condivisa; non sempre il focus del discorso è ben visibile come nel caso dell’episodio In Panchina, di Alessandra Marsili, in cui il tema della diversità e del bullismo sono facilmente individuabili. Inoltre ogni storia ha uno stile grafico assolutamente diverso dal precedente e soprattutto, nelle storie più particolari come The Slaughter House di Romani e Ferrara, o Visualizzato di Antonio Marino, è difficile anche solo leggere le tavole stesse, essendo contraddistinte da uno stile complicato da decifrare.
Superato questo scoglio, però, ci si trova davanti a storie che rappresentano davvero un’anomalia così forte che le parole di ogni tavola riecheggiano nella testa per molte ore a seguire, dando spazio a moltissime riflessioni. È forse questo l’aspetto più affascinante dell’intera opera: per quanto spigolosa e a tratti difficile, dà modo di riflettere e di uscire dalla tanto amata comfort zone per immergersi in tematiche spinose, la cui analisi può mettere a rischio ogni certezza. Soprattutto in Figli del Mare di Michelangelo Tani e Omen di Luca Testi, rispettivamente la prima e l’ultima storia, è evidente che il punto di vista che si sceglie di fissare è quello sbagliato, ma questo non impedisce al lettore di affrontarlo in tutto e per tutto, scontrandosi con le proprie convinzioni morali rispetto alle tematiche trattate, e provare comunque un forte senso di empatia nei confronti dei protagonisti.
Anomalia, in un certo senso, è anche questo: capacità di scardinare i principi e farci vedere, per una volta, il mondo da un insolito punto di vista. Dall’altra, come anticipato, ha anche il compito di far riflettere il lettore su futuri distopici che sembrano lontani anni luce dalla sopra citata comfort zone, ponendo domande che, per quanto possano mettere a disagio, prima o poi ognuno di noi avrebbe dovuto porsi.
Come anticipato, ogni episodio ha uno stile unico e molto spesso aiuta a sottolineare il senso di disagio che si prova nel leggere di tematiche così particolari, ma non è la regola. Lo dimostrano i già citati Figli del Mare, molto realistico ma colorato con morbide tonalità pastello, e Omen, in bianco e nero ma dallo stile molto cartoonesco e tondeggiante, che oppongono a tematiche tutto sommato molto forti degli stili, al contrario, piuttosto delicati.
C’è, però, un piccolo neo all’interno dell’opera: per quanto ogni storia sia unica nel suo genere e abbia una solida morale di fondo, una di esse costituisce, a mio avviso, l’anello debole della raccolta. Si tratta di Solitudo, di Natoli e Piergentili; nonostante, infatti, il nobile intento di mostrare una realtà a cui quasi nessuno pensa mai – la solitudine provata da un anziano e il suo senso di alienazione rispetto ad una società che va fin troppo in fretta – la storia non è proprio tra le più emozionanti, manca di potenza emotiva, rimanendo solo superficialmente sul grottesco e rischiando quindi di creare un certo senso di distacco rispetto al lettore. Una mossa pericolosa dal momento che le altre storie, invece, sono in grado coinvolgere appieno nella stessa angoscia provata dai protagonisti.
Tuttavia, come una rondine non fa primavera, una sola storia non può decidere le sorti di una raccolta, soprattutto quando le altre, al contrario, offrono un impatto emotivo davvero interessante.
Anomalia resta un’opera affascinante, interessante e non banale, capace di trasmettere forte i propri messaggi sia attraverso dei plot ben costruiti, sia attraverso degli stili grafici che di certo non passano inosservati; un’opera da leggere tutta d’un fiato o a piccole dosi, sta al lettore e alla sua sensibilità stabilirlo, ma sicuramente vale la pena investire del tempo in un volume come questo.
Un ringraziamento speciale a DOUbLe SHOt
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