Dogma: A Clash of Religions, un gioco di fede e di arcani

Anno 2670, le grandi religioni sono ormai diffuse e consolidate in tutto il mondo, eppure, nonostante guerre sante e divulgazioni, non ce n’è ancora una che domini su tutte le altre. Ecco che all’improvviso, per dare una svolta a questa situazione, una divinità decide di ridare vita agli antichi profeti con lo scopo di creare una nuova religione che domini su tutte le altre e ponga fine a tutte le diatribe.

In Dogma: A Clash of Religions, gioco da tavolo per 2/4 giocatori di Immanuel Casto (sì, proprio lui!) e Dario Massa edito in Italia da Studio Supernova, due giocatori (oppure due coppie) si scontrano fino all’ultimo profeta in un living card game basato sulla meccanica del pack building.

Il concetto del pack building consiste nel costruire mazzetti di carte personali, chiamati Arcani, da utilizzare nello scontro con il proprio avversario: a differenza del deck building, dove i giocatori costruiscono il proprio deck da cui pescare casualmente le carte, ogni pack di carte viene utilizzato ad informazione aperta ogni volta che viene scelto dal giocatore.

La preparazione di una partita a Dogma dipende dalla modalità di gioco che si preferisce seguire. In particolare:

• Modalità predestinazione (partite introduttive): ci sono Arcani predefiniti nel manuale.
• Modalità chaos: i giocatori costruiscono gli Arcani scegliendo contemporaneamente le carte da una riserva precostruita.
• Modalità libero arbitrio (torneo): ogni giocatore sceglie liberamente le proprie carte (cosa che richiede la disponibilità di almeno due scatole del gioco).

Ci sono 4 tipologie di carte disponibili nel gioco, e cioè Profeta, Culto, Reliquia ed Intervento Divino.

I Profeti sono i protagonisti del gioco, caratterizzati da punti Fede, che ne identificano la resistenza, dal Fervore, che ne determina la velocità delle azioni, e dall’abilità personale. Ogni Profeta inoltre ha delle immunità e/o debolezze nei confronti di specifiche religioni o poteri. Inoltre su ogni carta Profeta sono indicati i vincoli per costruire il rispettivo Arcano, cioè le possibili carte Culto che si possono associare a quel Profeta.

Le carte Culto si dividono in 4 tipologie, caratterizzate dal relativo simbolo, e cioè: Testo Sacro, Dottrina, Fedeli ed Usanza. Su ogni carta è indicata la religione associata, l’effetto di gioco, i danni che può infliggere ed il testo tematico (flavour text senza effetti sul gioco).

Le carte Reliquia possono venire equipaggiate dai Profeti per potenziarsi, proteggersi o godere di abilità aggiuntive.

Le carte Intervento Divino sono carte dall’effetto istantaneo che i giocatori potranno invocare durante lo scontro.

La modalità di gioco più comunemente utilizzata è la modalità chaos, che è quella che richiede una preparazione iniziale. Per prima cosa bisogna mescolare le carte Profeta e formarne un mazzetto separato. Successivamente bisogna mescolare tra loro le carte Culto, Reliquia ed Intervento Divino a formare un altro mazzo.

Successivamente si dispongono sul tavolo 12 mazzetti, ciascuno composto da 2 carte Profeta e da altre 7 carte (prese dal secondo mazzo di carte miste precedentemente formato), con il dorso rivolto verso l’alto. Le carte rimanenti vengono riposte nella scatola.

I giocatori prendono il primo mazzetto alla propria sinistra, lo esaminano e scelgono tutte le carte che desiderano. Le carte selezionate vanno immediatamente messe in uno dei mazzetti chiamati Arcani secondo le regole di costruzione precedentemente descritte. Quando entrambi i giocatori hanno esaminato il primo mazzetto lo posano e passano al successivo.

Quando un giocatore ha completato tutti e cinque i suoi Arcani dichiara conclusa la preparazione e l’altro giocatore potrà esaminare solo un altro mazzetto, in aggiunta a quello che ha in mano, dopodiché dovrà mettere di fronte a sé 20 danni per ogni mazzetto aggiuntivo che vorrà esaminare.

Successivamente si dispongono sul tavolo tutti i segnalini di gioco, mentre ogni giocatore riceve le 3 tessere Ordine (I, II, III) che serviranno per la scelta delle azioni da compiere.

Per iniziare la partita si procede con la fase di Apertura: entrambi i giocatori scelgono un Arcano contenente un Profeta ed organizzano la propria area di gioco personale.

Successivamente la partita si svolge a turni: ogni giocatore sceglie segretamente la propria tessera Ordine per poi rivelarla contemporaneamente e risolverla secondo l’ordine di priorità della tessera, oppure, in caso di parità, inizia il giocatore col Profeta attivo col valore di Fervore più alto (in caso di ulteriore parità si risolvono in contemporanea).

Le tessere Ordine sono di 3 tipologie:

• I (Convocazione): serve a sostituire il Profeta attivo, e tutte le carte ed i segnalini ad esso associati, con uno presente nella retroguardia. Il lato scelto determina qual è il Profeta entrante.
• II (Intervento Divino): il simbolo Intervento Divino serve a giocare la prima carta visibile del proprio mazzo di Interventi Divini; il simbolo dell’atomo (appello alla razionalità) serve a dare 30 danni a tutti i Profeti attivi; gli altri due simboli servono a risolvere le prove di fedeltà durante la partita.
• III (Carta Culto): serve ad attivare la carta Culto corrispondente al numero scelto dal giocatore e ad attivarne gli effetti. Se un Profeta è immune ad una certa tipologia di carta allora non ne può ricevere alcun danno; se invece un Profeta è debole verso una certa tipologia di carta ne riceve un danno raddoppiato.

Molte carte possono essere attivate con un simbolo specifico ed altre possono provocare potenziamenti/ indebolimenti permanenti, segnalini malefici coi relativi molteplici effetti diversi e, ovviamente, i danni finalizzati a sconfiggere i Profeti avversari.

Quando un Profeta viene sconfitto, cioè quando riceve un ammontare di danni pari al suo valore di Punti Fede, tutti i segnalini e le carte ad esso associate vengono scartate ed il giocatore deve mettere in gioco un altro dei propri Profeti presenti nella retroguardia (se disponibile).

La partita termina quando un giocatore sconfigge tutti i Profeti dell’avversario diventando così il vincitore.

La variante a 4 giocatori, suddivisi in 2 squadre da 2 giocatori ciascuna, si gioca secondo modalità analoghe con l’unica differenza che consiste nello scegliere segretamente, e poi rivelare, anche apposite tessere Bersaglio che servono a definire il Profeta oggetto del proprio attacco (se quello a destra o quello a sinistra). In questa modalità si determina la squadra vincitrice che avrà sconfitto tutti i Profeti avversari.

Dogma è un gioco particolare, che si lascia scoprire ed apprezzare lentamente, e questo sempre di più partita dopo partita con l’aumentare dell’esperienza.

Iniziando con la partita introduttiva, la modalità predestinazione, si comincia a familiarizzare con le meccaniche del gioco, ma siamo ben lontani dalla sua essenza peculiare. Iniziare a giocare con dei mazzetti precostituiti aiuta all’inizio e serve solo per imparare a giocare, ma non lascia intravedere il vero potenziale del gioco. Questo perché la vera essenza di Dogma risiede proprio nella parte preliminare della partita, nella modalità chaos, quella cioè in cui i giocatori costruiscono i propri Arcani scegliendo carta dopo carta tra quelle disponibili.

La scelta di ogni Profeta è fondamentale ed è legata a molteplici aspetti strategici, ad esempio il suo Fervore che ne determina l’iniziativa in azione, ed in base ad essa si scelgono poi le carte Culto e Reliquia da associare come un vero e proprio equipaggiamento in battaglia, tanto più efficaci se ben combinate tra loro. A fronte di queste scelte ne deriva che la componente aleatoria è molto bassa.

La fase delle azioni, il cuore tattico del gioco, è una prova sul campo delle proprie scelte precedenti in quanto, non conoscendo a priori i poteri dei Profeti avversari, è tutta una scoperta e un adattamento alle situazioni contro cui ci si va a scontrare.

Di conseguenza i 4 propri Profeti dovrebbero essere pensati come membri di un team che, alternandosi nei loro interventi e con i loro punti di forza e debolezza, concorrono insieme a sopravvivere riuscendo a sconfiggere la squadra avversaria.

Grazie al fatto che le carte vengono scoperte gradualmente ogni partita è ricca di colpi di scena, fughe strategiche, attacchi mortali, effetti imprevedibili che rendono Dogma un gioco molto dinamico e divertente. La scelta del Profeta giusto al momento giusto, dell’Intervento Divino proprio quando ce n’è più bisogno, e dell’azione più adatta alle circostanze, concorrono in maniera armonica, rispetto alle valutazioni iniziali, all’esito dello scontro.

Grazie alle tantissime carte disponibili (27 Profeti, 9 Reliquie, 18 Interventi Divini e 64 carte Culto suddivise tra religione cristiana, islamica, ebraica e buddhista) la longevità è altissima ed ogni partita è diversa dall’altra, anche grazie all’elevatissima componente di interazione diretta.

L’ambientazione, seppur fantasiosa, è molto sentita grazie alla presenza di personaggi, oggetti, storie e descrizioni presenti su ogni carta e nel regolamento. Inoltre le illustrazioni sono davvero belle ed evocative.

I materiali sono di buona qualità, le carte sono resistenti ma necessitano comunque di sleeves protettive a causa dei frequenti rimescolamenti; i quick reference a cui far riferimento per ricordare alcuni effetti di gioco sono molto utili. Il gioco è fortemente dipendente dalla lingua.

Dogma: A Clash of Religions è un gioco adatto a tutti, grazie ad un regolamento chiaro e semplice, ma può essere giocato a diversi livelli di complessità dal momento che ci sono molteplici modalità di combinazione tra le carte e il loro relativo utilizzo in gioco. L’esperienza al tavolo si fa quindi sentire e i giocatori che conoscono meglio il gioco sono inevitabilmente avvantaggiati.

Un ringraziamento speciale  a Studio Supernova

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