Il Mar delle Blatte, surrealtà che fa scuola

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Sono sempre stato una di quelle pessime persone che non legge prefazioni e postfazioni di libri e fumetti, ma che va dritto al contenuto; sia chiaro, nella maggior parte dei casi è ancora così (specie in casi come questo, dove prendono pagine su pagine), ma le due figure che ci hanno portato quest’opera sono così fuori dal comune che può valere la pena darci un’occhiata per conoscere il folle genio che con la sua prosa ha fatto parlare i suoi sogni, così come il fumettista ancora più pazzo che ha deciso di dargli forma.

Il Mar delle Blatte nasce come racconto di Tommaso Landolfi nel 1939, e questa come altre sue opere hanno inciso l’immaginario degli artisti più variegati come Anna Marchesini, Franco Battiato, Morgan e molti altri. Tra questi spicca il nome di Filippo Scòzzari, autore di fumetti che negli anni ’80 traspose questo sogno dalle parole ai disegni. Vorrei avvertirvi dicendo che non è esattamente leggero e che non può essere letto in ogni luogo e momento, ma credo che a prescindere dal contesto e da chi siate potrebbe prendervi il cervello e portarlo a fare un giro in barca insieme ai personaggi.

il mar delle blatte fumetto immagine 1

Raccontarvi la trama in questo caso è difficile, perché abbiamo come unico punto saldo e razionale l’avvocato Coracaglina, che si incontra con suo figlio Roberto e si unisce a lui e a una ciurma molto particolare in un viaggio in nave, che avrebbe come destinazione un luogo lontano raggiungibile solo dopo aver superato diverse miglia oceaniche nonché il Mar delle Blatte, composto letteralmente da onde di scarafaggi. Durante il viaggio il figlio dell’avvocato subisce una metamorfosi e diventa l’Alto Variago Gran Grovio, capitano della nave bruto e nerboruto che vuole a tutti i costi stare con Lucrezia, donna che non lo ama e che ha il cuore promesso a un altro (se foste curiosi, “l’altro” è un serpentello azzurro con il becco da aquila). Raccontarvi le altre pazzie avrebbe poco senso, e infatti vi consiglio di non cercarlo il senso se deciderete di leggerlo.

Le persone più sensibili potrebbero essere urtate da diverse immagini e concetti che costellano questo volume: nudità, violenze psicologiche, abusi fisici, scarafaggi a pioggia e così via. Può sicuramente essere uno specchio di un modo di pensare che, per quanto originale e in parte distaccato, mostra perfettamente le ideologie comuni dell’epoca e del paese in cui è stato scritto.

Ad esempio, poco prima dell’arrivo al mar delle blatte la ciurma fa la conoscenza dei Forforiti, popolo composto da soli uomini perennemente senza vestiti a cui chiedere il permesso di proseguire; viene specificato minuziosamente come, nonostante siano solo maschi nudi, l’omosessualità (chiamata ancora “sodomia”) sia severamente vietata e preferiscano andare a rapire ragazzine non più vecchie di tredici anni per far loro partorire quaranta figli e poi ucciderle brutalmente. Inoltre, l’unica donna del racconto a come scopo essere contesa da due spasimanti, schizzare latte dai seni e cambiare idea all’ultimo sulle decisioni e le promesse fatte per tutta la storia… Sarà anche un racconto dell’anteguerra con relativo fumetto uscito nel 1983, ma se avete a cuore questo tipo di cose potrebbe arrecarvi non poco fastidio.

il mar delle blatte fumetto immagine 2

A livello grafico, lo stile di Scòzzari è incredibilmente altalenante, va da delle vignette incredibili e con colori bizzarri e d’impatto ad altre che sembrano essere state realizzate in 10 secondi dopo una bottiglia di Cynar; anche qui, ad esserne principalmente vittima è la povera Lucrezia, con i seni al vento ben definiti ma il viso spesso raffazzonato. Altro grosso problema è che, com’erano alcuni fumetti di una volta, sia nei balloon che nelle didascalie si trovano dei verbosi muri di testo che fanno da introduzione o interrompono la scena, altro elemento che lo rende poco digeribile insieme a interessanti ma lunghissime prefazioni e postfazioni.

Insomma, se siete grandissimi fan di uno dei due autori, del fumetto italiano di una volta o del surreale vecchio stampo potrebbe piacervi. In caso contrario, forse è meglio lasciar perdere: queste non sono acque solcabili da tutti.

Un ringraziamento speciale a Coconino Press

Chirano Articoli
Diplomatə al corso e al Master di Sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics di Torino, laureatə in Letteratura Giapponese a UniTO e felice di essere qua :)

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