Mars, di Fuyumi Soryo – Volume 1 della New Edition

Sfogliare le pagine del primo volume di Mars ha risvegliato in me una grande nostalgia. Del resto, lo lessi poco più tardi del 1999, anno della prima pubblicazione in Italia, e il ricordo di una me teenager chiusa nella sua cameretta a leggere questa serie è ancora vivido. Grazie a questa bellissima New Edition targata Star Comics, nuovi lettori e lettrici, nonché i nostalgici come me, potranno (ri)scoprire un intramontabile classico del genere shōjo, ora in un nuovo formato che include testi riveduti e corretti.

Scritto e disegnato dalla maestra Fuyumi Sōryō, Mars è una storia d’amore e di crescita sbocciata tra due adolescenti che non potrebbero essere più diversi fra loro: da un lato abbiamo Kira, ragazza timida e introversa, quasi completamente incapace di comunicare col prossimo, e dall’altro Rei, il “bello e dannato”, noto a tutti come soggetto poco raccomandabile, superficiale e addirittura violento.

Le premesse, come vedete, sembrerebbero ricalcare in pieno il cliché del genere shōjo, in cui la brava ragazza riesce a trasformare il teppista di turno nel principe azzurro dei suoi sogni. Ma non lasciatevi ingannare: sebbene la Sōryō ponga come base per la sua storia una situazione di partenza poco originale, riesce a strutturare un manga molto complesso e maturo, che tocca temi spinosi e oscuri difficilmente presenti in uno shōjo.

Ma il coinvolgimento emotivo è forse l’aspetto più riuscito dell’opera, quello che vi farà seguire col fiato sospeso il tortuoso percorso che attende Kira e Rei, ancora prima dei disegni inconfondibili dell’autrice, col suo tratto etereo ed elegante e i volti estremamente espressivi, e ancora di più dei tremendi misteri che, come un’ombra, inseguono i due giovani protagonisti senza dargli tregua.

Il primo incontro fra Kira e Rei avviene in modo del tutto casuale. Lei è seduta in un parco, completamente immersa in un disegno che ritrae una mamma e il suo bambino, quando Rei le si avvicina per chiederle le direzioni. Per ridurre il contatto al minimo indispensabile e non rivolgergli nemmeno la parola, Kira si affretta a segnare le indicazioni sul retro del suo disegno per poi allontanarsi in fretta e furia. Rei resterà profondamente colpito dal grande talento artistico di Kira, e soprattutto dalla dolcezza e compassione che trasudano dalla scena che ha congelato su carta. Da quel momento, i due si avvicineranno gradualmente e con naturalezza, ma non senza sfide e difficoltà.

L’arte visiva è un elemento chiave di tutta la serie e ricorre in diversi punti chiave. La pittura coinvolge infatti, in modi molto differenti, sia Kira che Rei, legandoli in modo indissolubile fin da questo primo incontro e fungendo da catalizzatore per il trauma passato dell’uno e il brillante talento dell’altra, come un pendolo che oscilla fra passato e futuro.

Già nel primo volume, la Sōryō sparge svariati tasselli che andranno gradualmente a comporre un puzzle ideato magistralmente, e che vedrà i due protagonisti scontrarsi con demoni che non ci si aspetterebbe da un manga pensato per un pubblico di adolescenti. Il percorso di evoluzione intrapreso dai due giovani, sia individualmente che come coppia, non procede linearmente ma vedrà succedersi alti e bassi, un aspetto che aiuta fin da subito il lettore ad empatizzare con Kira e Rei, perché non possiamo non ritrovare alcuni tratti di noi stessi in questi due ragazzi così imperfetti e smarriti, ma anche capaci di grande forza.

Sebbene alcune situazioni del manga siano piuttosto estreme e inconsuete, i personaggi restano fortemente ancorati alla realtà e non perdono mai di credibilità. Grazie alla magnifica rappresentazione che ne fa la Sōryō, nessuno di loro risulta essere statico, neppure i personaggi negativi: tutti, indistintamente, commettono errori, a volte affrontano i propri demoni e altre cercano di sfuggire al passato, talvolta si chiudono in sé stessi, altre intervengono con forza sulla realtà che li circonda.

Il ricordo, il trauma, la ricerca di sé, le incomprensioni con la famiglia, i rapporti disfunzionali fondati sulla violenza, le aspettative inarrivabili della società o della famiglia, il bullismo, i sogni per il futuro: tutti i temi portanti di Mars riescono a fare breccia nel cuore del lettore perché, almeno in una certa misura, hanno sfiorato le vite di tutti, in fasi diverse del nostro percorso.

Mars è anche un manga fortemente intriso di sofferenza, a tratti molto estrema, ma questo non fa che rendere ancora più coinvolgenti e gioiosi per il lettore i momenti di felicità, talvolta fugaci, dei personaggi, come le amicizie e gli amori che sbocciano, o i progetti futuri più entusiasmanti che iniziano a delinearsi all’orizzonte.

Per la sua maturità e per i temi così importanti che tocca, nonché l’ottima struttura della narrazione fino alla risoluzione del mistero finale, sarebbe riduttivo considerare Mars solo un’opera per ragazzi. Non lasciatevi scappare questo magnifico classico, nella sua nuovissima edizione.

Un ringraziamento speciale a Star Comics