Cosplay Girl, il romanzo sul cosplay di Valentino Notari

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Cosplay Girl è il romanzo d’esordio in Mondadori per Valentino Notari, cosplayer internazionale e rappresentante per l’Italia ai campionati mondiali di cosplay per coppia di Nagoya 2016.

Alice è una studentessa universitaria con la passione del cosplay. Da che ha memoria è sempre stata nerd, e quando scopre il mondo delle fiere e dei cosplayer capisce di non essere sola, ma di far parte di una community più vasta e radicata in tutto il mondo, molto più grande della piccola realtà di provincia nella quale è vessata e bullizzata dai coetanei a causa del suo peso. Mentre sta gareggiando per la qualificazione ai campionati mondiali di cosplay viene tradita dal ragazzo che credeva essere il suo grande amore. Le amiche le voltano le spalle e tutto attorno a lei non fa altro che andare storto; perfino la community l’accusa di andare a letto con i giudici nel tentativo di vincere le gare.

Proprio quando tutto sembra andare per il verso sbagliato incontra Federica, una cosplayer internazionale con la quale decide di dare un nuovo senso alla propria vita, ai propri sentimenti, e mettere su una nuova esibizione mai vista prima per vincere la qualificazione e rappresentare l’Italia al campionato del mondo.

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Valentino Notari nei panni di Sanji (One Piece) assieme a Desirè Tirolo durante il World Cosplay Summit 2016 – Foto di Japan Daily

Come in tutte le comunità formate da esseri umani, anche il mondo del cosplay non è esente da gelosie, dinamiche scorrette o tossiche, e Alice si ritrova a subire tutto questo. Fortunatamente la community è carica di empatia ed inclusività, specialmente per quanto riguarda la parte LGBTQ+. L’autore ci racconta di un mondo estremamente attento e rispettoso delle persone, siano esse binarie, non binarie o fluide. La stessa protagonista si ritrova a dover fronteggiare una tempesta dentro di sé, portandola a ridefinire da zero la sfera dei propri sentimenti e della propria sessualità.

Il romanzo ha il particolare pregio di poter parlare di cosplay, cultura nerd e geek in una storia pubblicata da una grande casa editrice. Il lettore viene trasportato nel mondo cosplay vivendo la progettazione, il confezionamento, la fabbricazione degli accessori e le prove dell’esibizione: tutto quello che avviene dietro le quinte di un contest. Tuttavia, per quanto sia evidente lo sforzo proferito dall’autore, la narrazione non riesce ad essere immersiva. Il punto di vista della protagonista non è ben definito e molto spesso sono presenti digressioni che estraniano il lettore facendogli perdere più volte l’attenzione su ciò che sta accadendo.

Con i personaggi non si migliora: molti di loro appaiono piatti, quasi delle macchiette, e l’esempio migliore è la rivale di Alice, colei che le fa terra bruciata intorno senza che al lettore venga spiegato un motivo plausibile, ma solo perché l’ha presa in antipatia e vuole il suo ragazzo. Inoltre il personaggio di Alice non ha una vera e propria evoluzione: paradossalmente quasi tutti gli altri personaggi del romanzo compiono un arco di trasformazione o di redenzione; l’unico cambiamento evidente di Alice è nella sfera sessuale, tralasciando però tutte le altre insicurezze presenti nella sua vita, come l’ossessione per il peso .

Si sente anche l’assenza di un finale vero e proprio. Questo non aiuta di certo la caratterizzazione dei personaggi, perché proprio dalla chiusura della vicenda si sarebbe capito se la protagonista cambia, si trasforma o finisce per stagnare nel suo essere.

Valentino Notari cosplay overwatch
Valentino Notari a Volta in Cosplay nei panni di Junkrat (Overwatch) – Foto di Aleksander Photography

Cosplay Girl poteva essere un’ottima vetrina per il cosplay, la sua inclusività, i suoi valori e, potendo considerare molti cosplayer come dei veri propri artigiani, anche la sua unicità. Il romanzo invece finisce per essere una storia breve e leggera, con tratti da teen drama, che sembra voler a tutti i costi strizzare l’occhio al movimento MeToo e alla comunità LGBTQ+ senza creare attorno a tutto ciò una vera e propria narrazione, relegata invece a mero sfondo.

Il mondo delle fiere, quello dei cosplay e la community di cosplayer, non vengono approfonditi abbastanza. Questi aspetti in alcuni passaggi appaiono così marginali che se al posto del cosplay si fosse parlato di una gara canora o di un qualsiasi sport di coppia sarebbe cambiato ben poco. Un vero peccato.

Un ringraziamento speciale a Mondadori

Nerd ancora da prima di conoscerne il significato e sfogliavo i fumetti ancora prima di saper leggere. Cinema, fumetti, manga e libri sono il mio bisogno quotidiano.

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