Psychonauts 2 (Xbox Series X)

psychonauts 2 xbox recensione

Voto:

Ho sempre adorato Tim Schafer, la sua mentalità, il suo personalissimo modo di sviluppare e creare giochi, così immensamente indipendente e, per tanti versi, slegato da logiche commerciali. Ogni videogame creato dal buon vecchio Tim è una piena manifestazione della sua personalità, un prodotto che sprizza autorialità da ogni poro.

Psychonauts 2, seguito diretto del primo indimenticato Psychonauts uscito nel lontanissimo 2005, e del ben più sfortunato Psychonauts in the Rhombus of Ruin, non fa eccezione. La speranza di molti giocatori, me compreso, è che la vagonata di dollari che solo gli Xbox Game Studios sanno garantire non porterà Double Fine a cambiare la sua natura, e che Microsoft intuisca la necessità di lasciare completa libertà di visione e azione ad un team composto da così tanti talenti. Sia ben chiaro, non siamo di fronte al più grande platform 3D di tutti i tempi o ad un prodotto perfetto, ma giocare Psychonauts 2 porta a vivere esperienze non sempre rintracciabili nel panorama videoludico odierno.

Psychonauts 2 ricchezza di dettagli
I livelli più ispirati di Psychonauts 2 garantiscono una ricchezza di dettagli incredibile.

Per chi fosse completamente a digiuno della serie, l’assurdo mondo di Psychonauts porta il giocatore letteralmente a viaggiare nel cervello di svariati personaggi. Razputin e i suoi comprimari sono in grado di materializzarsi nella psiche di altre persone sfruttando i loro immensi poteri mentali. Questo non è l’unico talento in dote agli Pisconauti i quali, questa volta, dovranno vedersela con una minaccia ancora più pericolosa di quelle affrontate finora.

Psychonauts 2 si apre con un filmato riguardante i precedenti capitoli, che riassume in maniera (anche troppo) dettagliata quanto accaduto precedentemente a Raz il quale, dopo essersi fatto le ossa nel campus per aspiranti Psiconauti, si sente finalmente pronto per fare il salto nelle gerarchie dell’organizzazione. Già nelle prime fasi di gioco si ha a che fare con svariate vecchie conoscenze come i professori del campus Milla e Sasha, la fidanzatina di Raz, Lili, e il Dottor Loboto, uno dei villain del primo titolo, folle dentista del quale si esplora quasi immediatamente il cervello come primo livello di gioco. Un quadro non adatto, come specificato nella schermata principale, agli affetti da odontofobia, nel quale denti, trapani e attrezzi per la cura orale sono al centro dell’attenzione e danno un assaggio di quanto immensamente creativa e disturbante sia l’incredibile ricerca estetica di Psychonauts 2.

psychonauts 2 poteri

In queste prime battute, che fungono soprattutto da tutorial, si ha la possibilità di familiarizzare con i poteri di Raz, mutuati in gran parte dal primo capitolo della serie. Sarà consentito, pertanto, prendere e lanciare con forza oggetti sfruttando la Telecinesi, effettuare balzi più controllati grazie alla Levitazione, bruciare nemici ed oggetti con la Pirocinesi e così via. Durante il corso dell’avventura si potranno, inoltre, potenziare i vari poteri psichici di Raz sfruttando i punti esperienza accumulati. Una meccanica che, sebbene non profonda e sviluppata come in un RPG, sa donare un pizzico di ricchezza ad un gameplay già di per sé vario.

C’è spazio anche per nuove abilità come la Connessione Mentale, che permette non solo di spostarsi velocemente tra nuvolette di pensiero sospese nell’aria, ma soprattutto di dare vita a inedite ed innovative situazioni di gioco, consentendo di cambiare la mentalità di un personaggio armeggiando con le sue idee. Un’introduzione estremamente interessante e potente; peccato non sia stata sfruttata di più nel corso della storia.

Psychonauts 2 connessioni mentali
Attraverso la Connessione Mentale si potrà cambiare il pensiero di un personaggio. Cosa potrà mai accadere mescolando le idee di denaro e rischio?

Ho particolarmente apprezzato la volontà di Schafer di non stravolgere un gameplay con ben più di 15 anni sulle spalle, bensì impreziosirlo, arricchirlo e aggiornarlo. Chi ha giocato il primo Psychonauts si troverà perfettamente a sua agio in questo nuovo capitolo, che può vantare molta più precisione nei comandi rispetto al passato. Ci sono di certo alcune forzature e diverse situazioni in cui avrei gradito controlli ancora più accurati, soprattutto nei doppi salti e nei volteggi, ma il risultato è senz’altro rimarchevole.

Un grande sforzo è stato apportato anche nel rendere i combattimenti più avvincenti e vari e, in questo senso, aiuta moltissimo aver caratterizzato i nemici con diversi set di vulnerabilità. I censori, ad esempio, saranno immediatamente storditi se bombardati di oggetti attraverso la telecinesi, i dubbi, metaforicamente rappresentati da blob in grado di rallentare Raz attraverso la loro melma, sono invece sensibili al fuoco, gli umori negativi vanno sconfitti scoprendone la fonte attraverso l’utilizzo della Chiaroveggenza e così via.

Grazie al bilanciamento operato sugli avversari, Double Fine è riuscita quindi a far sì che tutti i poteri in dote a Raz vengano utilizzati nel corso dell’avventura. Permane senz’altro la spiccata utilità di alcuni di questi sulla maggioranza degli altri, ma è chiaro il miglioramento rispetto al primo titolo, nel quale si poteva fare davvero affidamento sempre sulle solite capacità. A margine va precisato che tutti i nemici, da quelli più deboli fino ai boss, sono rappresentazioni figurate dei problemi che possono quotidianamente affliggere la psiche di tutti noi.

Psychonauts 2 nemici
Ogni nemico va affrontato in modo differente in Psychonauts 2. Gli Attacchi di panico, ad esempio, sono così veloci da risultare imprendibili. Per fortuna potremo contare su…

È estremamente interessante notare il modo in cui problemi delicati come quelli delle malattie mentali siano stati trattati in Psychonauts 2. Noi appassionati di gaming non siamo nuovi a simili esperienze, basti pensare a grandi titoli come Hellblade e Celeste, ma l’ultima fatica di Double Fine riesce addirittura a donare un clima scanzonato a questi temi. Un ulteriore sforzo verso la normalizzazione di difficoltà con cui milioni di persone hanno a che fare tutti i giorni e che i videogiochi, a mio parere, devono avere il coraggio e la determinazione di trattare più spesso. In tal senso, inoltre, abbraccio con gioia l’impegno di aprirsi ancora di più verso l’inclusività e il rispetto di quanti più giocatori possibile.

Vanno segnalate anche le opzioni che consentono variazioni sostanziali sulla difficoltà di gioco. A fianco alla tanto discussa e già nota modalità invicibile, che permette a Raz di non subire ferite dagli attacchi nemici, si potrà azzerare il danno in caso di caduta da quote elevate o semplicemente rendere il gioco meno difficile depotenziando i nemici. Tutto ciò, pur cambiando radicalmente alcune situazioni di gioco, non snatura il gameplay e propone comunque un tasso di sfida adeguato nelle innumerevoli sezioni platform.

psychonauts 2 raz colori

Se poteri, combattimenti e platforming sono considerevolmente migliorati, pur non raggiungendo ancora la perfezione di altri capisaldi del genere, non si può negare che Psychonauts 2 dia il meglio di sé nell’esplorazione che, peraltro, rimane avvincente anche in post-game. Se siete dei malati di completismo, adorate girovagare per i livelli tentando di scovare ogni minimo segreto e trovate soddisfacente accumulare collezionabili, allora Psychonauts 2 è il gioco che fa per voi.

Siamo lontani dall’ampiezza dei quadri di Mario Odyssey, ma i mondi ideati da Schafer sono ricchissimi di scorciatoie e aree segrete. Saremo così chiamati a trovare bagagli emozionali, carte PSI utili a livellare Raz, frammenti di Psitanio da spendere nei distributori Otto-Matic e così via. Riuscire a scovare ogni mistero presente in un determinato livello dona un’enorme soddisfazione ai giocatori pazienti e minuziosi, ed è chiara la smisurata cura con cui ogni anfratto è stato caratterizzato. Per riuscire a raggiungere l’agognato livello 102 bisogna davvero spremersi le meningi, sapersi adattare per capire che capacità utilizzare in ogni contesto, e soprattutto esplorare scrupolosamente ogni quadro.

Psychonauts 2 modalità foto
Anche Psychonauts 2 può vantare una modalità foto che, malgrado non sia ricca di impostazioni, mi ha permesso di immortalare scenari fantastici come questo livello.

L’ultimo titolo pubblicato da Xbox Game Studios non può che lasciare soddisfatti, sebbene ci sia evidentemente ancora spazio per piccoli, ma comunque necessari, miglioramenti. Ciò che rende davvero unica l’esperienza proposta in ogni caso è l’incredibile comparto artistico. Ancora una volta mi trovo a tessere le lodi di Tim Schafer per la sua abilità nell’allestire e gestire un team che, tra gli altri, annovera talenti come lo sceneggiatore Erik Wolpaw (che può vantare nel suo portfolio titoli come Portal e Half-Life: Alyx), gli artisti Scott C. Peter Chan, ma soprattutto un grande attore come Jack Black, che tra le altre cose presta la sua voce a un personaggio tremendamente affascinante e riuscito. Una squadra che può contare su così tanti assi non poteva che sfornare un videogame artisticamente psichedelico, inusuale, a tratti anche spiazzante ma, in ogni circostanza, straordinariamente personale e mai banale.

Raz affronterà livelli con temi estetici estremamente caratterizzanti, come il delirante ufficio postale nel quale si potranno testare le proprie abilità in classiche sezioni platform, o un bizzarro show televisivo di cucina in cui sarà possibile sfruttare i propri poteri per preparare piatti in un tempo prestabilito. Gli stessi boss, se guardati con un occhio più attento ai dettagli, oltre ad offrire spesso situazioni degne di quelle presenti in Crash Bandicoot 4: It’s About Time, rivelano l’attento lavoro allegorico imbastito dagli sviluppatori, percepibile, tra l’altro, anche nel level design. In tal senso vale la pena citare uno dei primi mondi di gioco, ambientato all’interno di un gigante e coloratissimo casinò, frutto dell’immaginazione di un personaggio affetto da ludopatia.

Psychonauts 2 sezioni 2D
Di tanto in tanto si avrà l’opportunità di cimentarsi in livelli a 2.5 dimensioni.

I mondi più riusciti sono in grado di avvolgere il giocatore in un tripudio di colori, di catturare con personaggi assurdi e ottimamente doppiati e di accompagnare le fasi di gioco con una colonna sonora ampiamente azzeccata. Non sono rare poi le situazioni in cui la telecamera svolge un ruolo fondamentale nel creare prospettive che esaltano la profondità e la struttura dei livelli, i quali si sviluppano, sapientemente, anche in verticale.

Durante la mia lunga prova il gioco ha girato fluidamente in 4K a 60fps su Xbox Series X, nonostante l’assenza delle patch correttive rilasciate quando ero già molto avanti nella storia. Puntualizzando che Psychonauts 2 è disponibile anche per console old-gen (PS4 e Xbox One) e PC, va sottolineato che chi vorrà godersi l’ultimo lavoro di Double Fine nella sua veste migliore dovrà procurarsi una Xbox Series X o S, dove il gioco può contare anche sull’implementazione dell’HDR e sulla possibilità di selezionare una modalità a 120 fps.

psychonauts 2 combattimenti

Tuttavia il comparto tecnico di Psychonauts 2, pur attestandosi sempre su livelli più che buoni, non fa gridare al miracolo, mettendo spesso in mostra la lunga e travagliata gestazione che il gioco ha avuto sin dal lancio della sua campagna di crowdfunding. Non sono mancate situazioni, ad esempio, in cui le texture hanno impiegato odiosamente più di qualche istante per caricarsi. L’ulteriore salto di qualità per Double Fine passa anche da qui e, in tal senso, sono sicuro che aiuterà tantissimo il supporto finanziario e tecnico che solo un gigante come Xbox Game Studios può garantire.

Sono diverse le circostanze in cui ho pensato che qualche mese di lavoro in più avrebbe portato a risultati ancora migliori. Basti pensare a quanto poco si sia puntato sulle missioni secondarie che, se in numero maggiore, avrebbero non solo impreziosito il gioco, ma soprattutto valorizzato il suo vasto mondo, un po’ come accade in Ori and the Will of the Wisps. Ho trovato, inoltre, alquanto confusionaria la narrazione delle vicende in diversi punti. Un gioco con una mole simile di personaggi e con così tanti rimandi a vicende accadute in un titolo di ben 16 anni fa, avrebbe giovato di maggiore attenzione su questo aspetto. Si sta parlando chiaramente di peccati veniali che scalfiscono a malapena un videogioco in larga parte esaltante, ma che non gli permettono di raggiungere una valutazione generale in linea con il suo sorprendente lato artistico.

Psychonauts 2 Brutal Legend
Psychonauts 2 è un gioco ovviamente pieno di citazioni, come da tradizione Schaferiana. Non può quindi mancare un rimando a quel capolavoro (sottovalutato) di Brutal Legend.

Finalmente, dopo una lunghissima attesa fatta di svariati ritardi e annunci, Double Fine è riuscita a portare su console e PC un platform 3D-action di gran qualità. Forte di un comparto artistico ineguagliabile, sezioni esplorative immersive e una grandissima varietà di situazioni di gioco, Psychonauts 2 è stato in grado di non deludere le mie altissime aspettative. Per quanto lontano dalla perfezione, il gioco si configura come un’ulteriore carta vincente nella sempre più vasta collezione targata Xbox Game Pass.

Un ringraziamento speciale a Microsoft

Vivo nella costante speranza che venga finalmente costruita un'astronave per Namek. Nell'attesa, tra una tazza di caffè d'orzo e una pizza Hawaiiana, impiego il mio tempo videogiocando e discutendo di argomenti che non interessano a nessuno. Nelle ore diurne sono un architetto.

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