Glitchpunk – Un Early Access cyberpunk che richiama i primi GTA (PC)

glitchpunk early access speciale

Sulla carta Glitchpunk doveva funzionare davvero tanto e, per essere onesti, dopo aver visto i trailer di presentazione aveva ammaliato anche me. In fin dei conti, cosa sarebbe potuto andare storto mescolando la visuale e l’azione tipica dei primi GTA (vi ricordate? quelli con telecamera top-down) e una modaiola ma pur sempre affascinante ambientazione cyberpunk? Sulla carta niente, in pratica invece tutto, o quasi.

Glithcpunk ambientazione

Glitchpunk rappresenta uno di quei casi in cui gli sviluppatori non possono nascondersi dietro la scusa di aver lanciato un prodotto in accesso anticipato. Sì, la software house ha più volte dichiarato che il gioco finale sarà contenutisticamente molto più robusto di questa versione ma, al momento, ci sarebbe da sentirsi quasi presi in giro dopo aver speso del denaro per un videogame in questo stato. Mi è bastato davvero poco per intuire la ripetitività, la scarsa profondità e la pochezza di situazioni di gioco che Glitchpunk è in grado di offrire.

Il pretesto narrativo imbastito dal team di Dark Lord è alquanto interessante, sebbene raccontato attraverso noiose schermate testuali con dialoghi a volte eccessivamente stereotipati e sopra le righe. Per le strade di New Baltia, unica città presente al momento e alla quale si aggiungeranno altre 3 ambientazioni, regnano solo violenza, squallore e alienazione come in ogni opera Cyberpunk che si rispetti. Il nostro alter ego è un androide che baratta la propria esistenza (tutti gli androidi in New Baltia non hanno diritti) in cambio di favori da prestare alle gang locali.

Le attività che quindi ci porteranno a scorrazzare nelle desolate strade della città saranno sparare, guidare e… basta. Ciò che si sussegue sullo schermo è una noiosa trafila di contratti nei quali si porta il proprio personaggio dal punto A a punto B, si sparano un paio di proiettili e, variante sul tema, si prende un mezzo da portare al punto C. Il tutto reso frustrante dall’invincibilità e l’onnipresenza delle forze dell’ordine, da un sistema di guida scivoloso e impreciso e dall’assenza di checkpoint.

Glitchpunk testi

La mappa di gioco, richiamabile nel menù di pausa, è confusionaria e incapace di restituire la tridimensionalità del territorio. Pianificare un tragitto senza essere in grado di valutare la presenza di salite e cavalcavia diventa infatti velleitario. Girovagando per la città, inoltre, si riscontrano diverse difficoltà nel superare ostacoli resi invisibili dalla visuale (come ad esempio i recinti) o nel capire come accedere a porzioni di mappa sopraelevate. A peggiorare le cose concorrono una palette cromatica sul verdastro spalmata praticamente su ogni quartiere del nucleo urbano, che rende quasi irriconoscibili le varie zone, e soprattutto l’assenza quasi totale di veicoli su strada. In New Baltia sembra quasi di assistere ad un lockdown, come quelli che abbiamo tristemente vissuto nei mesi precedenti, e questo cozza enormemente con l’immaginario comune Cyberpunk che vuole città stratificate e caotiche come una metropoli del Sud-Est Asiatico.

Glitchpunk è sorprendentemente pesante da gestire, anche per macchine dotate di schede video di ultima generazione, pertanto palesa un’ottimizzazione da rivedere dalle fondamenta. Sono innumerevoli, inoltre, i bug in cui si può inciampare, anche nei primi minuti di gioco. Si va dall’incompatibilità parziale di alcuni gamepad alla scomparsa dell’obiettivo di gioco, fino a vistosissimi cali di frame rate e odiosi reset di gioco. L’assenza degli autosalvataggi rende il tutto quasi intollerabile, dato che per salvare i propri progressi bisogna visitare la propria safe house, azione che, come potete immaginare, porta a scontarsi con il terribile sistema di guida e la poca chiarezza della mappa di cui sopra.

Glitchpunk furto auto

Non tutto è perduto, ovviamente. Il team polacco ha chiaramente buttato al macero idee eccellenti che, probabilmente, sarà in grado di recuperare dopo aver raccolto i feedback dell’accesso anticipato. Il sistema di combattimento twin-stick, utilizzabile anche con mouse e tastiera, pur non essendo affatto innovativo funziona discretamente e può contare su un buon numero di armi. I moduli di hackeraggio installabili sull’androide, inoltre, possono modificare il gameplay in maniera sostanziale ed interessante. In ultimo, non posso non apprezzare la volontà di recuperare un sistema di gioco (quello dei primi GTA per intenderci) oramai dimenticato ma che, se sfruttato a dovere, potrebbe ancora risultare avvincente. Al momento, però, queste idee affogano in un mare di incompletezza, superficialità e pochezza tecnica rendendo l’acquisto di Glitchpunk, in accesso anticipato, un atto di fede verso lo studio Dark Lord piuttosto che un acquisto sensato.

Glitchpunk moduli

Pur partendo da presupposti eccellenti, Glitchpunk manifesta, sin dai primi minuti di gioco, la poca cura con cui è stato lanciato. Il titolo cyberpunk con visuale top-down di Dark Lord si fa ricordare, purtroppo, solo per i motivi sbagliati: sistema di guida fastidioso, gestione dei salvataggi folle, presenza di innumerevoli bug, scarsa chiarezza delle grafiche e, soprattutto, la vuotezza della città. Dispiace punire un team così piccolo, giovane e di belle speranze ma, allo stato attuale, sebbene sia in Early Access, Glitchpunk non è consigliabile neanche ai fan più sfegatati dei titoli action.

Special thanks to Daedalic Entertainment

Vivo nella costante speranza che venga finalmente costruita un'astronave per Namek. Nell'attesa, tra una tazza di caffè d'orzo e una pizza Hawaiiana, impiego il mio tempo videogiocando e discutendo di argomenti che non interessano a nessuno. Nelle ore diurne sono un architetto.

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