Stargazing, di Jen Wang

stargazing jen wang recensione

Voto:

Dopo Il principe e la sarta, Bao Publishing ci propone una nuova opera scritta e illustrata dalla fumettista Jen Wang, ovvero Stargazing. Questa graphic novel ha un taglio decisamente più personale e intimo, ed è in parte ispirata alla sua esperienza di bambina nata in America da genitori immigrati da Taiwan.

La protagonista è Christine Hong, una ragazzina studiosa e diligente che esegue alla lettera tutto ciò che i suoi genitori si aspettano da lei, al punto che la sua vita ruota unicamente attorno alla scuola, dove ottiene buoni voti, e alle lezioni di musica e di cinese. La sua vita viene però stravolta dall’arrivo di Moon Lin, una coetanea che è tutto ciò che non è lei: sicura di sé, piena di talento, esuberante, impulsiva, vivace e, soprattutto, libera da tutte quelle costrizioni e aspettative in cui Christine si sente imprigionata.

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Venendo a conoscenza delle difficoltà economiche di Moon e sua madre, la signora Lin, i genitori di Christine decidono di aiutarle offrendogli in affitto a un prezzo molto vantaggioso la casetta sul retro, dove fino a pochi anni prima viveva il nonno di Christine, ormai scomparso.

In concomitanza con il trasloco di Moon, i disegni e in particolare i colori di Stargazing iniziano a vivacizzarsi, fondendosi perfettamente con l’immaginazione galoppante della ragazzina. Iniziamo così a scoprire su carta le forme e le creature fantasiose che Moon dice di riuscire a vedere, che da un lato rendono questo volume una piacevolissima esplosione di colori e dall’altro nascondono qualcosa di terribile, che stravolgerà le vite di tutti i protagonisti.

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L’amicizia fra le due ragazzine sboccia velocemente, ma non prima di un momento d’incertezza ed esitazione legato a ciò che si vocifera sul conto di Moon, ovvero che sia stata espulsa dalla scuola precedente per aver picchiato un bambino. Nonostante le dicerie, Moon conquista molto presto i cuori di tutti i bambini, grazie alla sua energia contagiosa e alle tante novità che fa conoscere ai compagni di scuola. Una delle prime “stranezze” che colpisce Christine è il fatto che la famiglia di Moon sia vegetariana. Quando una sera Christine cena a casa della signora Lin e di Moon, scopre con suo grande stupore che le pietanze vegetariane sono più gustose di quanto immaginasse.

Ma questa è solo una delle miriadi di novità che Moon farà scoprire a Christine: a partire dalla musica fino al ballo, la protagonista si scoprirà via via più libera dai numerosi limiti e divieti che la soffocano. Le due ragazzine condividono così alcuni piccoli segreti, come lo smalto sulle unghie dei piedi, qualcosa che i genitori di Christine non avrebbero mai approvato, e la preparazione di una coreografia per il talent show della scuola, naturalmente al ritmo di una canzone K-Pop, il genere preferito di Moon. Man mano che Christine scopre nuovi lati di sé, assaporando un senso di libertà del tutto nuovo, la sua amicizia viene minacciata dalla grande popolarità di Moon, e la conseguente gelosia avrà gravissime ripercussioni.

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In Stargazing, Jen Wang ci racconta con estrema onestà le difficoltà e la grande ricchezza che si intrecciano nell’identità di asioamericana di Christine, e lo fa scegliendo un momento delicato della vita come quello del passaggio all’adolescenza. Se i genitori della protagonista si sono lasciati alle spalle la propria famiglia di origine e il luogo in cui sono nati, è stato per assicurare un futuro migliore alle loro figlie. Questo grande atto d’amore ha però creato una rete invisibile fatta di pressioni e speranze, capace di soffocare la spensieratezza, le naturali sperimentazioni e i piccoli atti di ribellione che fanno parte della crescita.

Il doposcuola per assicurarsi ottimi voti, le lezioni di cinese per non dimenticare le proprie origini e le lezioni di musica mirate ad eccellere in uno strumento sono solo alcuni dei tasselli necessari a rendere felici e orgogliosi i propri genitori, e moltissimi lettori asioamericani potranno rispecchiarsi in questo pericoloso equilibrio che, ponendo sulla bilancia le aspettative e l’affetto, tramuta l’amore in mera ricompensa per i risultati ottenuti. Christine procede come un’equilibrista cercando di assecondare i genitori e risultare sempre impeccabile ai loro occhi, mentre finalmente si diverte e scopre nuovi lati di sé assieme a Moon, sperimentando e scegliendo autonomamente cosa vuole continuare a coltivare e cosa invece non le piace, finendo però per trascurare lo studio.

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Jen Wang riserva una grandissima cura all’espressività dei suoi personaggi e ci mostra senza filtri i tratti della rabbia e della gelosia, così come gli occhi sognanti di Moon quando è colta dalle sue visioni. Il tratto della Wang è semplice ma molto efficace, capace di veicolare le grandi emozioni provate dai personaggi, e i colori, curati da Lark Pien, si sposano perfettamente con l’energia e la fantasia che la storia sprigiona.

Stargazing è una storia di amicizia e di crescita dolce, divertente e commovente, capace di emozionare e far riflettere. Ve la consiglio sicuramente.

Un ringraziamento speciale a Bao Publishing

Melancoliae Articoli
Una traduttrice made in Italy appassionata di videogiochi (in particolare j-rpg), fumetti (Bonelli, americani e giapponesi), anime, letteratura fantasy e sci-fi e serie tv.

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