Dopo un nono capitolo discretamente riuscito, KT Racing tenta il salto di qualità con WRC 10, titolo che fin dall’annuncio ha promesso miglioramenti sia dal punto di vista meramente tecnico che sul piano del gameplay. Lo studio di sviluppo francese sarà riuscito nell’impresa? Scopriamolo insieme.
WRC 10 come da tradizione presenta diverse modalità single-player che spaziano dalla carriera pilota alla partita rapida a singolo stage passando per la modalità stagione, dove potremo competere nel campionato bypassando completamente tutti i menù relativi alla gestione della scuderia. Una novità di questo capitolo è la “Modalità 50° anniversario“, una serie di rally che ripercorrono la storia della disciplina dagli anni ’70, partendo quindi dagli storici trionfi della Lancia Stratos fino ad arrivare alle recenti vittorie dei piloti di casa Toyota nel 2019 e 2020. Non mancano quindi contenuti che terranno incollati allo schermo noi piloti virtuali per decine e decine di ore.
La modalità carriera, perno centrale dell’esperienza di gioco, non si discosta troppo da quanto visto nelle iterazioni precedenti del brand ad opera di Kylotonn/KT Racing, con una riproposizione del calendario 2021 del campionato ufficiale WRC e l’ascesa del nostro pilota novizio dalla categoria Junior fino alla categoria massima della competizione off-road. La gestione della carriera pilota e della scuderia ricorda molto quanto visto negli ultimi episodi del gioco ufficiale dedicato alla Formula 1, con un’ampia sezione di ricerca e sviluppo della vettura e del team, un calendario dove organizzare degli eventi extra per aumentare prestigio e morale della scuderia, e tutta la parte di messa a punto del veicolo.
Avremo accesso a quest’ultima non solo all’interno del garage, ma anche nelle aree di servizio durante le competizioni, presenti ogni 2 o 3 stage di ciascun rally. Qui sarà possibile regolare, in base al percorso e al nostro stile di guida, svariati componenti della vettura quali sospensioni, differenziale, freni e trasmissione. Per ogni voce di modifica è presente poi un menù semplificato che può essere esteso in una variante più avanzata, in base alla dimestichezza del giocatore con i vari componenti dell’automobile. Nonostante ciò, il gioco non è estremamente approfondito da questo punto di vista, ponendosi come una buona via di mezzo tra l’immediatezza di un arcade e la complessità di un simulatore vero e proprio.
Correndo tra un tornante e l’altro questo aspetto emerge ulteriormente con una differenziazione tra i vari veicoli, soprattutto tra mezzi a trazione integrale e non, ma senza mai divenire punitivo come visto in Dirt Rally 2.0 e titoli analoghi. Se da un certo punto di vista questo aspetto potrebbe far storcere il naso ai puristi alla ricerca del simulatore di rally definitivo, d’altro canto tutto ciò rende il gioco decisamente più accessibile a quei giocatori che prediligono l’utilizzo del gamepad, con una curva d’apprendimento del sistema di guida decisamente più morbida, abbinata ad un livello di difficoltà perfettamente scalabile in base alla necessità del giocatore.
Non mancano ovviamente anche gli aiuti alla guida più disparati dall’ABS al controllo di trazione, fino alla partenza assistita. La caratterizzazione dei vari bolidi da rally è particolarmente evidente nel caso delle vetture storiche, in special modo con i mostri a quattro ruote del gruppo B, dotati di una potenza fuori dal comune e l’effetto turbo lag tipico delle vecchie auto sportive sovralimentate con turbo a geometria fissa, dove l’entrata posticipata del turbo rendeva la vettura particolarmente nervosa e imprevedibile. Il sistema di guida si pone quindi come un buon ibrido tra arcade e simulazione, ma purtroppo ancora lontano da titoli come Forza Horizon 4 o titoli rallystici più datati come i vecchi Dirt 2, 3 o 4 (distanti dalla formula espressamente arcade del quinto capitolo), che offrivano un’esperienza decisamente più appagante.
Contenutisticamente il titolo offre una selezione molto ampia di veicoli, lo stesso vale anche per i rally, con tutte le tappe del calendario ufficiale oltre a tutta una selezione di tracciati storici per il 50° anniversario del campionato WRC. Correre in Kenya, Svezia o Monte Carlo richiederà tre approcci molto diversi tra loro, vista la grande diversità di terreno dei vari stage, oltre ad una conformazione agli antipodi dei tracciati. Correre tra i grandi dossi del Kenya o della Finlandia richiederà uno stile di guida più veloce e meno attento, rispetto a quanto richiesto nei percorsi di montagna ricchi di tornanti del Giappone. Sempre nella grande selezione di contenuti single-player troviamo infine le sfide, particolari record da infrangere che si pongono come alternative alla classica modalità carriera.
Sul versante multiplayer troviamo le modalità più disparate. In primis i club, dove poter creare campionati personalizzati per competere con amici e non solo, poi c’è la modalità multiplayer online più classica dove correre nelle competizioni ufficiali contro avversari da tutto il mondo, infine una graditissima modalità split-screen per poter giocare assieme ad un amico sulla medesima console. Completano l’offerta multiplayer del gioco le classifiche dove poter confrontare i propri tempi nei vari stage contro amici e piloti virtuali a livello mondiale, e la modalità copilota, una particolare forma di gioco co-op dove ci si alternerà tra la guida dell’auto e la funzione di copilota assieme ad un altro giocatore online.
Arrivando alle note davvero dolenti di WRC 10, è necessario sicuramente parlare del suo comparto tecnico. Il gioco è mosso dal motore proprietario dello studio di produzione, il KT Engine, che sulla carta promette risultati estremamente positivi. All’atto pratico però, fatta eccezione per un sistema dei danni tutto sommato buono, la resa è sicuramente quella di un gioco rimasto alla precedente generazione di console. Illuminazione e modelli dei veicoli non fanno certamente gridare al miracolo tecnico, anzi, dopo aver visto in azione titoli come Dirt 5 o Dirt Rally Rally 2.0 negli anni passati ci si dovrebbe aspettare quantomeno una resa finale di livello equivalente, ma purtroppo non è così.
Ad aggravare ulteriormente la situazione contribuiscono poi episodio di pop-up estremamente evidenti su ombre e vegetazione, anche su Xbox Series X, una console che non dovrebbe presentare alcun problema nel gestire un titolo come WRC 10. Nonostante, quindi, una presentazione finale in 4K e 60 fotogrammi al secondo, quanto portato a schermo dal gioco non è assolutamente all’altezza delle produzioni odierne, e probabilmente sarà necessario un nuovo capitolo o un’importante patch correttiva per risolvere quanto visto in fase di recensione. In aggiunta a questo, devo segnalare inoltre un paio di crash avvenuti nel bel mezzo degli stage, che mi hanno purtroppo costretto a riavviare il gioco e a ricominciare le tappe da capo.
Per quanto concerne la componente sonora l’ultima fatica di KT Racing non mi ha esaltato particolarmente. La registrazione dei rombi dell’auto, pur essendo avvenuta sulla controparte reale dei vari mezzi, è purtroppo problematica e carente di corposità, segno che in fase di acquisizione e successivo mixaggio qualcosa è evidentemente andato storto. Discorso diverso invece per la traccia audio del copilota, che risulta sempre chiara e definita, mai sovrastata da altri suoni.
WRC 10 si presenta come un more of the same, che si trascina dietro gli storici problemi tecnici della serie, quest’anno ancora più evidenti visto il debutto su console next-gen. Il titolo di KT Racing si difende però grazie ad un’offerta di contenuti immensa, un modello di guida rifinito rispetto al passato, che si pone a metà strada tra simulazione e arcade, e infine la licenza ufficiale WRC che inevitabilmente è un notevole incentivo all’acquisto per gli appassionati della categoria. La vera novità di quest’anno è tutto ciò che riguarda il 50° anniversario del campionato ufficiale, con una selezione di auto e tracciati storici che faranno la felicità dei fan. Se siete alla ricerca di un titolo di rally accessibile, forte di una licenza ufficiale e soprattutto siete disposti a chiudere un occhio sull’arretratezza tecnica del gioco, WRC 10 è ciò che fa per voi.
Un ringraziamento speciale a Nacon
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