Da qualche anno a questa parte, l’esplosione del mercato dei manga in occidente, ma soprattutto in Europa, ha spinto molti giovani autori cresciuti a pane e fumetto orientale a cimentarsi nella realizzazione di opere fortemente ispirate a quel panorama artistico, andando a creare perfino una sottocategoria chiamata “euromanga“. Se l’etimologia della parola è di facile intuizione, era difficile prevedere il successo di questo tipo di opere, sospinto soprattutto da Radiant di Tony Valente, “manga” francese così tanto fedele ai canoni dello shonen da ricevere una pubblicazione ufficiale e perfino una trasposizione animata in Giappone. Che l’utilizzo di uno stile orientale sia solo una trovata di marketing o effettivamente uno stile coscienziosamente scelto dagli autori rimane sul filo del dibattito, quel che è certo è che l’influenza delle opere giapponesi, sia cartacee che animate, non può più essere trascurata nel bagaglio culturale di qualsiasi giovane artista delle nuove generazioni.
Luca Maffia è proprio uno di questi: classe 1998, diplomato all’Accademia Europea di Manga, ha scritto e disegnato la sua prima storia “shonen” (quanto questa nomenclatura targettizzante possa funzionare all’infuori del Giappone è un mistero) Aethernal, pubblicata dall’etichetta indipendente Upper Comics e raccolta in due volumi molto simili a dei tankobon. La storia si ambienta per l’appunto ad Aethernal, una delle ultime città rimaste in piedi dopo la Quarta Guerra Termonucleare del 24° secolo, che ha decimato il 99,7% della popolazione mondiale. La città si trova sotto il controllo egemonico dei Patriarchi, esseri biologici artificiali che, avendo trovato il modo di autoriprodursi e autosostentarsi, hanno preso il sopravvento sul genere umano. Quella che seguiamo noi è la storia di Weiss, un ragazzo di 15 anni rimasto orfano a causa della “purga” effettuata dai Patriarchi quando era ancora un bambino e che, nel bel mezzo di un attacco terroristico di stampo rivoluzionario, manifesta dei poteri particolari che userà per compiere la sua vendetta.
Se l’incipit non è nulla di particolarmente originale, ciò che eleva Aethernal rispetto a una normale storia “shonen” – e i topoi narrativi ci sono tutti, dal ragazzo con poteri ai personaggi sopra le righe o tenebrosi, fino al confronto per la libertà e la lotta tra fratelli – è lo stile grafico di Luca Maffia che, nonostante le imprecisioni e la struttura delle tavole spesso goffa e confusionaria, soprattutto nelle scene d’azione, riesce a colpire l’occhio del lettore e a rimanere impresso per molto tempo. Infatti, nonostante questa sia l’opera prima del giovane fumettista (18 anni all’epoca della prima concezione), il tratto ha una personalità molto forte e attinge a piene mani da stili sporchi e grezzi come quello di Q Hayashida (Dorohedoro) o Tsutomu Nihei (Blame!, Abara) per gli sfondi e le creature biologiche/meccaniche, trovando una forza in più anche nella poca precisione data all’impaginazione delle vignette, che mescolata a questo stile dà una sensazione quasi “psichedelica” molto interessante per un fumetto del genere. Tra le influenze dell’autore c’è da considerare anche Posuka Demizu, disegnatrice di The Promised Neverland, soprattutto per come vengono proposti il protagonista e gli altri personaggi umanoidi.
Essendo passati anni tra i due volumi della storia (il primo è uscito nel 2019, il secondo a giugno 2021) si nota la maturazione dell’autore, soprattutto per quanto riguarda le scene in movimento, con l’uso di vignette che riescono a dare il giusto senso dell’azione, ma anche un certo spaesamento, questa volta però consapevole. Le criticità per la storia emergono principalmente nel suo voler esser troppo vicina ai canoni giapponesi, che rende inevitabilmente dei cliché alcuni passaggi narrativi, oltre ad esaurirsi fin troppo in fretta a causa dei soli due volumi di lunghezza, lasciando solo accennati gli sviluppi di personaggi secondari potenzialmente interessanti.
Altra nota di demerito purtroppo va all’edizione Upper Comics, assolutamente poco curata e con alcune pagine, soprattutto nel secondo volume, stampate in bassa risoluzione e con i balloon e le tavole tagliate dai bordi delle pagine. Nel primo volume, invece, a livello editoriale il problema principale è il lettering dei dialoghi, con la punteggiatura che molto spesso non rende giustizia al pathos delle frasi. Anche lì, leggendo nel volume, l’editor si trovava alla sua prima esperienza lavorativa, quindi non si può essere troppo critici quanto invece si deve per la qualità complessiva di stampa e rilegatura.
Aethernal è un buon esperimento e una buona opera prima per Luca Maffia, che è riuscito nell’arduo compito di realizzare un euromanga dalla personalità riconoscibile, ma soprattutto con uno stile inconfondibile e già molto apprezzabile: nel primo volume soprattutto per gli sfondi ed il mechanical design, nel secondo anche per le anatomie. Possiamo comunque ritenerci soddisfatti di un lavoro molto al di sopra degli standard di questo genere, e non possiamo far altro che aspettare i prossimi lavori di un giovane autore che, se dovesse raggiungere anche la maturità narrativa e del mezzo in cui opera (il fumetto) potrebbe regalarci non poche sorprese.
Aethernal è disponibile per la lettura in formato digitale su Jundo. Iscrivendovi al sito potete leggere il primo capitolo gratuitamente.
Un ringraziamento speciale a Jundo e Upper Comics
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