Il periodo di lockdown per la pandemia da Covid-19 è stato difficile per tutti, ma una categoria che ne è stata particolarmente colpita è quella degli artisti, i quali per lungo tempo non hanno potuto incontrare il pubblico dal vivo. I musicisti sono rimasti senza concerti, i teatranti senza teatri, i fumettisti senza fiere del fumetto, e ognuno si è ingegnato come ha potuto per portare avanti il proprio mestiere, spesso anche per necessità di incanalare in qualche modo le emozioni provate durante un momento storico così particolare.
Tra questi c’è anche Boban Pesov, che dall’inizio del lockdown italiano a marzo 2020 ha sfornato numerose vignette per raccontare, in chiave umoristica, la sua personale esperienza in quella situazione, senza dimenticare altri avvenimenti importanti che hanno caratterizzato l’infausta alba del nuovo decennio. Ora che siamo tornati a una parvenza di normalità, e sono ripartite anche le fiere, tutta questa produzione è stata raccolta in un unico volume dal titolo La Variante Pesov, pubblicato da Tora Edizioni.
Solitamente non amo la riproposizione su carta stampata di vignette pubblicate online, ma in questo caso almeno sono tutte accomunate da una stessa tematica, ed è interessante ripercorrere quanto avvenuto tra il 2020 e il 2021 attraverso gli occhi dell’autore, anche per chi lo segue abitualmente come il sottoscritto. Si va dalle missioni per fare la spesa al supermercato, neanche si trattasse di andare in guerra (anche se alle volte ci è mancato poco), fino all’agognato arrivo del vaccino, passando per i canti sui balconi, il movimento Black Lives Matter, l’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti e tanto altro. Un valore aggiunto del volume sta nel ricordarci quanto siano stati effettivamente densi di avvenimenti questi ultimi tempi, sebbene nel caos generale alcune cose possano sembrarci più distanti e sconnesse di quanto in realtà non sono.
Ho trovato particolarmente esilaranti le vignette in cui Boban, con il cervello ormai fritto dal lockdown, si lascia andare ad allucinazioni e deliri di ogni tipo, immaginando ad esempio la figlioletta Greta (altra protagonista indiscussa del volume) parlare di Giuseppe Conte e del 5G, o ritrovandosi a discutere con personaggi di fantasia come Vegeta o Jason Voorhees. Tuttavia ne La Variante Pesov non si ride soltanto, ma c’è spazio anche per momenti più riflessivi o di incredibile tenerezza, che intervallano piacevolmente la lettura; in tal senso la mia vignetta preferita è quella in cui Boban costruisce un Lucca Comics & Games fai-da-te per Greta, in mancanza della fiera reale alla quale aveva promesso di portarla. Molto simpatico anche il finale, in cui si fa un mix di citazioni tra Loki e Matrix.
In quanto ai disegni, qui l’autore si è servito completamente del digitale, con lo stile che adotta sempre per le vignette online o comunque per i lavori più umoristici, nel quale ritroviamo anche forti influenze dai manga (Dragon Ball su tutti). Penso, per citare una pubblicazione precedente, a NaziVegan Heidi, anche se qui per il tipo di fruizione pensato in origine chiaramente è tutto più grezzo (che comunque non significa sgradevole o povero di dettagli). Secondo me Boban dà davvero il meglio di sé quando lavora su carta con gli acquerelli, come in Frank, il fumetto scritto da Barbascura X, ma il suo stile in quei casi diventa molto più elaborato e di certo non è adatto a pubblicazioni più spensierate come questa.
Ciò che ho trovato deludente de La Variante Pesov purtroppo è il prodotto editoriale in sé, che soffre di una qualità della stampa altalenante, con talvolta una risoluzione così scarsa da affaticare la vista, e una quantità eccessiva di refusi, tra cui alcune vignette che riportano “2022” come data creando confusione. Al momento della pubblicazione sui social, la questione dei refusi è stata fatta spesso notare dagli utenti all’autore, che infatti ha anche realizzato appositamente delle vignette per ironizzarci su; ma se online ci si può scherzare chiudendo un occhio, in un prodotto destinato alla vendita occorre fare più attenzione. Qui una maggior cura nell’ottimizzazione della stampa e nella revisione dei testi avrebbe evitato queste note amare che tendono a svalorizzare il volume.
La Variante Pesov, per la sua natura molto personale, si rivolge principalmente ai fan dell’autore, che pur avendo già visto molte delle vignette presenti potranno così averle tutte raccolte in un unico posto, e aggiungere un volume sicuramente caratteristico alla propria collezione. Allo stesso tempo potranno apprezzarlo senza problemi anche i lettori che conoscono poco o nulla Boban Pesov, proprio perché le tematiche e le situazioni trattate sono familiari a chiunque. Peccato solo per i difetti più tecnici, ma a livello di contenuti è una raccolta molto divertente, il riassunto spensierato (ma non troppo) di un periodo che ha segnato profondamente la storia contemporanea.
Un ringraziamento speciale a Boban Pesov e Tora Edizioni
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