La Bomba – L’incredibile storia vera della bomba atomica

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Voto:

“Adesso sono la morte, il distruttore dei mondi”, è così che un atomo di uranio descrive sé stesso da protagonista, dopo che tutto il suo potenziale è stato scoperto e sprigionato. Un potenziale che inizialmente languiva latente sulla Terra, per poi venire svelato poco a poco dai grandi scienziati della storia, passando dalla scoperta della radioattività fino alla scrittura di una delle pagine più nere della storia dell’umanità.

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Tutto cominciò con un’intuizione del professor Leò Szilàrd che, dopo aver letto il libro di H.G. Wells La liberazione del mondo, ebbe come una sorta di visione in cui, trovando un elemento fissile in grado di emettere due neutroni quando ne assorbe uno, è possibile innescare una reazione a catena capace di sprigionare energia in maniera incontrollata.

Ma un’idea da sola non basta, occorrono condivisione con altre menti brillanti, calcoli, esperimenti, fondi, materie prime e anche un contesto storico adatto. Quando tutti questi elementi si incontrano, in un mix letale fatto di coincidenze ed opportunità, ecco che l’idea pian piano prende forma.

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Nella graphic novel La Bomba, edita da L’Ippocampo, colpisce particolarmente la descrizione di tutto ciò che avvenne nel frattempo: aneddoti, spionaggi, sabotaggi, sprazzi di vita quotidiana… Gli avvenimenti si susseguono in modo incalzante, come se si stesse guardando un film ben fatto, e si viene talmente rapiti dalla storia che è difficile smettere di leggere.

La nascita del segretissimo progetto Manhattan qui viene presentata dando risalto alle vite dei singoli protagonisti che ne fecero parte: la storia del meno conosciuto ma determinante Szilàrd, la figura carismatica di Oppenheimer, la personalità di Enrico Fermi, ma non solo. Il tutto viene presentato sotti diversi punti di vista, da quello scientifico a quello militare, fino ad esplicitare le considerazioni politiche.

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Molto bella la rappresentazione delle due culture contrapposte: da un lato gli Alleati, con la supremazia bellica e scientifica, dall’altro il Giappone con il suo esercito di Kamikaze e di instancabili soldati, mossi soprattutto dal loro forte senso dell’onore. Viene dato particolare risalto anche alla mite quotidianità dei giapponesi, con le loro fragili case di legno e carta, dediti ad una vita civile ancora molto pacifica e rurale. Una vita distrutta completamente da un singolo ordigno.

Nonostante la fine della guerra fosse soltanto questione di giorni, data l’evidente supremazia degli Alleati, si decise comunque di utilizzare la prima bomba atomica su Hiroshima. E fu così che il 6 Agosto del 1945, in una normalissima mattina di vita quotidiana giapponese, venne sganciato il primo ordigno nucleare all’uranio (soprannominato Little Boy) da un B-29 con sopra la scritta Enola Gay, in memoria della madre del pilota. Due giorni dopo venne sganciato anche Fat Boy, un ordigno nucleare basato sul plutonio, che colpì il secondo obiettivo Nagasaki.

Gli effetti furono devastanti come previsto, le città furono rase al suolo e i morti “istantanei” furono 70.000 per Hiroshima e 40.000 per Nagasaki. Questi numeri raddoppiarono dopo soli 4 mesi e, dopo 5 anni, si parla di un totale di 200.000 morti solo ad Hiroshima. Leggendo il volume si fa fatica a ricordare che non si tratta di un racconto fantasy apocalittico, bensì di una realtà storica che, superando ogni fantasia, ha dato il via ad una nuova era per l’umanità.

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Alcante, L.F. Bollee (sceneggiatori) e Denis Rodier (illustratore) sono gli autori di un saggio narrativo a fumetti di 472 pagine che, attraverso i protagonisti politici (Roosevelt, Truman e i loro stretti collaboratori), militari (Groves) e scientifici (Einstein, Oppenheimer, Fermi, Szilàrd), descrive brillantemente tutto il contesto storico-politico dell’epoca in un’autentica inchiesta storica ricca di aneddoti.

I disegni sono bellissimi, lasciano immergere completamente il lettore nelle vicende narrate, e anche la rilegatura e la qualità delle pagine è curatissima. Dalle miniere di uranio del Katanga fino al Giappone, passando per la Germania, l’Inghilterra, la Norvegia, l’URSS e gli Stati Uniti, vengono documentati tutti gli avvenimenti che portarono dalla nascita della base a Los Alamos fino ai bombardieri nel Pacifico.

Si vede che alle spalle di quest’opera c’è un grande lavoro di ricerca storica, documentato da una ricca bibliografia che include libri, articoli, ma anche fumetti, siti internet e documentari.

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La Bomba è un’opera che tutti dovrebbero leggere, consigliabile anche come libro di testo nelle scuole, dato che fornisce un quadro storico preciso e completo di come si svolsero gli eventi che hanno lasciato una ferita indelebile alla storia del mondo.

Un ringraziamento speciale a L’Ippocampo Edizioni

Ingegnere, chitarrista, boardgamer, lettore, sportivo... perché chiudersi in una sola definizione? Mi piace spaziare in tutti i campi della cultura, allargare sempre i miei confini, viaggiare, conoscere e condividere.

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